In fondo tu sei come me

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"Non mi interessa ciò che
la gente pensa di me, la
massa. Perché la massa
fra non pensa e basta"
- "Untitled", Marracash


"Oh, bentornata!" Urla Daniele, aprendo la porta a Samantha, che lo guarda sorridendo di risposta e salutandolo con un cenno, entrando: "Ti stavamo dando per morta. La tua amica viene qua praticamente sempre a lavorare, mentre te sei sempre assente"

"Lavoro sempre, solo che non vengo più qua. Sto lavorando un attimo meno, sto trovando lavori part time, sono incasinata"

Si giustifica, pulendosi le mani sulla canotta larga che indossa e aprendo lo zaino che porta sulle spalle, lasciando tra le mani di Daniele un sacchetto:

"Te l'ha lasciato Lauro? Si fida così a tal punto?"

"No, ma va." Scuote la testa Samantha: "Ho incrociato Federico qua fuori, a pochi metri di distanza dalla porta, me l'ha lasciata, dicendo di portarvela, ma mi sembrava agitato"

"Ah." Ritorna serio Daniele, guardando il contenuto ed annuendo, passandolo ad un ragazzino e intimandogli di portarlo a chi sa: "Oggi giorno libero?"

Samantha annuisce: "Sono venuta a trovarvi e a portarvi un giornale da leggere per le notizie. Ho notato che non li leggete mai, vi farebbe bene mettere la testa fuori dal buco, anche per eventuali rapine, movimenti e alibi"

Dice con una semplicità disarmante che mette a disagio persino Daniele che però fa un cenno di consenso, prendendo i due giornali tra le mani:

"Piuttosto: Lauro è qua? Avrei bisogno di parlargli"

"No, Sam, Lauro non viene qua da una settimana"

"Una settimana?" Si stupisce lei, ma Daniele scuote la testa:

"No, in realtà un po' di più. Ha fatto un salto qua lunedì mattina scorso a prendere delle cose e poi ha detto che sarebbe tornato mercoledì, ma così non è stato. Suo fratello è arrivato martedì mattina, chiedendoci dove fosse, perché aveva un appuntamento, ma è andato lui e da allora anche Federico non si è più visto, pur confermandoci di stare entrambi bene"

Samantha resta a guardarlo, senza far trasparire emozioni, ma rimanendo senza parole: Lauro non si fa vedere da quando si sono salutati. Da quel giorno nessuno dei suoi amici l'ha più rivisto fisicamente, forse neanche sentito per telefono:

"Ma torna?"

"Per forza deve tornare" Scrolla le spalle Daniele, senza dare importanza alla cosa, mentre Samantha, non sa perché, ma si sente abbastanza preoccupata per il ragazzo:

"Va bene. Io vado allora, se avete bisogno chiamatemi"

Daniele annuisce, tentato di trattenerla, ma lasciandola poi andare, vista la fretta che le è presa di colpo.
Non appena esce, la mano di Samantha afferra il telefono, cercando il numero di Lauro, tentennando sulla chiamata, ma il suo dito scorre, quasi automatico, facendo partire la chiamata.

Si porta il telefono all'orecchio, iniziando a camminare:

"Oh?" Le risponde la voce fredda e stanca del biondo, dall'altro capo del telefono:

"Sono Samantha"

"Sì, lo so, che vuoi?" Domanda, infastidito, sbuffando:

"Nulla." Torna seria anche la ragazza, in parte dispiaciuta per quell'antipatia nei suoi confronti: "Volevo sapere se fossi vivo"

"Aspetta." Lauro fa una pausa, muovendosi tra ciò che Samantha riconosce essere coperte, per poi avvicinare nuovamente il telefono all'orecchio: "Il mio petto si muove, quindi ipotizzo di essere ancora vivo. Posso attaccare?"

Di Nuovo Maggio | Achille LauroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora