Volevamo libertà

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Forse aggiorno anche giovedì, che dite?


La pistola viene inserita nei pantaloni di Samantha, in modo da renderle facile la presa qualora servisse. La ragazza copre l'arma abbassandosi la canotta e chiudendosi poco la giacca grigia.

Lauro le passa, senza dire nulla, un casco, aiutandola poi a salire sulla moto:

"Tieniti ben stretta a me e non fare cazzate di alcun tipo." La istruisce, severamente, sistemandosi anche lui il casco, abbassandosi la visiera sugli occhi e prendendo tra le mani il manubrio, pronto a partire:

"Lauro..." Lo richiama uno dei suoi uomini: "Vuoi lasciare a me la ragazza? Ti potrebbe essere solo d'intralcio e non sei abituato, se vuoi la tengo io"

"Non dire stronzate. Seguite me e Seco, ok? Se ci perdete di vista per una qualunque ragione, non perdete tempo a cercarci, basta evitare di venire presi. Ci ritroviamo qua tra massimo due ore.
Per i contatti con l'auto e il camion, contattate Mattia o mio fratello, io non ne so un cazzo, ok?"

L'uomo annuisce, spaventato da quel tono e Lauro fa un respiro profondo prima di accendere la moto:

"Ok, ascoltami bene perché non te lo ripeterò: stringimi forte e dammi le indicazioni giuste, non puoi permetterti di sbagliare o andiamo nei casini. Mantieni la calma e non pensare a ciò che stiamo facendo. Ho pieno controllo del mezzo, so guidarlo perfettamente, quindi fidati di me; se dovessi fare qualche mossa azzardata, non ti preoccupare, so perfettamente che sto facendo.
Te devi solo darmi le indicazioni che devo seguire, non dirmi nient'altro o mi distrai e potrebbe saltare tutto.

Hai capito?"

"Sì." Dice, semplicemente, facendo annuire Lauro che allunga un braccio:

"Dammi la mano" Non appena l'afferra, si va a circondare il fianco con il suo braccio, stringendola: "Così strette le devi tenere, chiaro? Sono veloce in moto, non deve succederti qualcosa, devi essere pronta. Forza!"

La invita a fare lo stesso con l'altra mano e, una volta convinto che sia ben stretta a lui, fa cenno agli altri, partendo in strada prima di loro e ascoltando Samantha che gli grida le indicazioni per raggiungere la banca.

Samantha tenta di non pensare che stanno per andare a rapinare una banca all'orario di chiusura e tenta di non sentire la pistola che le preme sulla pancia e che Lauro le ha consigliato di usare laddove dovessero provare a fermarla o a ostacolarla.

Non è la prima volta che compie una rapina e sa come muoversi, ma l'ansia di tutto si fa sempre sentire come fosse la prima volta.

Lauro accosta non molto distante dalla banca, analizzando bene il luogo attorno a sé e scambiando un gesto con la mano coi suoi complici in moto e con l'uomo sul camion che servirà come diversivo.

Samantha è immobile a fissare il ragazzo davanti a sé che osserva la banca, fermo, come se si chiedesse se è davvero la scelta giusta, per poi scuotere la testa e scendere dal mezzo:

"Resta qua. Ci metteremo poco, piuttosto inizia a rielaborare le scorciatoie di cui ti ho parlato prima. Da quando inizieremo a minacciare le persone avremo esattamente quindici minuti per rubare più soldi possibili e altri cinque prima che la polizia possa arrivare ad intralciarci. Dovrai essere pronta, ok?"

Samantha annuisce e Lauro le riserva un ultimo sguardo, fermandosi per qualche secondo a guardarla, per poi scuotere la testa e attraversare la strada, facendo cenno agli altri di imitarlo.

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now