Solo ad essere cattivi

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Scusate per il capitolo lungo, ma volevo far agire un po' Lauro almeno in questo capitolo, mi sembrava ora 💔


Samantha attraversa una strada a Tufello in compagnia dei due ragazzi, diretta, a passo sicuro, verso il parco Sannazzaro dove dovrebbe avvenire questo famoso incontro con questo ragazzo.

Si ritene fortunata ad avere Alex vicino a lei, non per la sua presenza che potrebbe allontanare malintenzionati, considerando il fisico e la figura che ha, ma perché tace, non l'ha sgridata o le ha detto che è un'irresponsabile. L'ha salutata come sempre e ora le cammina a fianco con un paio di cuffie e le mani in tasca.
Lisa, al contrario, è più timorosa, anche se non lo vuole mostrare alla ragazza, che, però comprende il suo stato d'animo, evitando di commentare altre parole che ha sentito da parte sua dette al ragazzo sulla famiglia di questo "L" del quale, ancora, ignora l'effettivo nome.

Samantha stringe tra le mani la recinzione, scavalcandola con un salto deciso e cadendo dall'altra parte, guardando i due amici:

"Restate qua o venite con me?"

E spera che i due rifiutino: non vuole mandarli nei casini più di quanto già lo siano:

"Non potevi entrare dall'entrata abituale?"

Domanda Lisa scuotendo la testa con aria di rimprovero, davanti al sorriso provocatorio di Samantha, pronta a risponderle, ma una voce la precede:

"Non siamo soliti rispettare le regole, vedo"

Esclama divertita una voce alle spalle della ragazza che la fa girare di colpo, facendola appiattire contro la recinzione, sentendo Lisa sussultare e la mano di Alex afferrare la rete e tirarla verso di lui, pronto a scattare:

"Mi piaci sui tempi, sei pure in anticipo"

Sorride il ragazzo, guardando l'orologio e ghignando alla ragazza, osservandola da sotto il cappuccio che lascia vedere a malapena due piccoli occhi che la scrutano, per poi guardare gli altri due e tornare serio:

"Non sei da sola, vedo..." Li analizza, senza cambiare espressione: "Raggiungeteci. Almeno ascolterete il tutto in un luogo più tranquillo, che non dia sulla strada e non sia così pubblico, no?"

Domanda retorico e ovvio, mettendosi le mani nelle tasche e sbuffando, facendo un cenno provocatorio verso Alex che, al contrario di ciò che si aspetta Samantha, allontana le mani e invita Lisa a farsi aiutare per saltare le recinzione, per poi imitarla.

Il silenzio del ragazzo rende leggermente ansiosa Samantha, che si obbliga a mantenere un respiro regolare e tranquillo, per non fargli notare nulla.
Non appena inizia a camminare, la ragazza lo segue, restandone a debita distanza, cercando di coglierne più particolari possibili in quei pochi secondi.

Una delle maggiori cose che nota è che il ragazzo zoppica leggermente sulla gamba sinistra, la muove con più difficoltà rispetto alla destra, come se facesse più fatica.
Anche il suo braccio sinistro sembra abbia più difetti rispetto al destro: lo tiene per tutto il tempo in tasca, facendo ogni movimento con il destro, dal sistemarsi i capelli sotto il cappuccio, allo stirarsi la felpa e i pantaloni.

Si ferma davanti ad un gazebo di legno. Alza lo sguardo, sorridendo maliziosamente:

"Diciamo che non sei solo te a chiamare qualcuno in tua difesa"

La deride, mordendosi la lingua e schioccandola poi sul palato, voltando poco la testa verso Samantha, che lo guarda interrogativa, socchiudendo gli occhi, per poi sbarrarli quando vede tre ragazzi apparire davanti a loro.

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now