Capitolo 71

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SOLO PERCHE’ NON STAREMO INSIEME,

NON SIGNIFICA CHE NON TI AMERO’

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POV LIAM

Entro in casa con un sospiro, mi guardo attorno ed è un casino, tutto è un casino ultimamente, ho fatto una scelta sbagliata dopo l’altra, e non so come uscirne.

La casa è in ordine, la coperta ripiegata sul bracciolo del divano, le porte sono chiuse, non ci sono tazze sporche nel lavandino, l’albero è spento, c’è silenzio.

Sono solo.

E’ tanto che non sono così solo, lascio la valigia accanto alla porta e vado in cucina, apro quell’ultimo cassetto e tiro fuori il pacchetto rosso e la scatola dei cereali, li tengo entrambi fra le mani e li guardo.

Vorrei che lei fosse qui.

Non so se tornerà mai in questa casa, non so se la stringerò mai più fra le mie braccia, non so nemmeno se sono pronto alla sera di Capodanno, quando probabilmente, anzi sicuramente, i suoi grandi occhi rotondi, punteranno in un'unica direzione, che non sarà la mia.

Sento un vuoto in mezzo al petto che non posso nemmeno spiegare, vorrei scriverle una canzone, ma so già che non basterebbe mai, non puoi distruggere il cuore di una persona e poi sperare che basti qualche nota e una voce a cancellare tutto il male commesso.

Abbandono i cereali sul tavolo e mi avvicino all’albero, appoggio con delicatezza il pacchetto sotto i rami e vado verso la porta della camera degli ospiti.

Non sono pronto a quello che mi aspetta lì dentro, ma prendo un respiro e lo faccio, entro.

Ovviamente non c’è nessun rumore di phon, non c’è nessuna valigia aperta, e nessuna Sarah che mi sorride seduta sulla moquette.

C’è solo la scatola delle sue cose vicino all’armadio, quella scatola in cui ho chiuso la nostra storia e che Deborah chissà perché non ha preso.

Mi siedo e la apro, la nostra foto, la maglietta di Batman, elastici, pennarelli e mille foglietti, e poi loro, quelle lucine che parlano di lei.

Mi porto le dita agli occhi, bruciano, vorrei piangere.

Fra poco sarà un grande giorno, uno dei più importanti delle nostre vite, ed io non riesco a pensare ad altro che a Sarah. Sarah. Sarah.

Smanio, il respiro va veloce, come il battito del mio cuore e senza rendermene conto prendo la scatola fra le mani e la rovescio, fissando il contenuto spargersi per terra.

Un profumo di vaniglia si sparge per la stanza, sento qualcosa bagnarmi i calzini, guardo in basso e tra i miei piedi vedo una boccetta di essenza alla vaniglia rovesciata, una macchia scura allargarsi sulla moquette, non impreco nemmeno, inspiro con forza e lascio tutto lì, afferro le lucine, cerco la presa e infilo la spina, le tengo strette in mano e mi butto sul letto.

Tutta Colpa Di Liam [in Revisione]Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum