Capitolo 20

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COS'E' LA FELICITA'?

UNA CASA, CON DENTRO LE PERSONE CHE AMI

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POV LIAM

Guido verso casa di Sarah e mi sento sempre più agitato.

Non credo che quel tale abbia la faccia tosta di appostarsi davanti a casa ad aspettarla, o quantomeno spero abbia visto Harry e questo gli sia bastato per desistere dall'idea di aspettarla. Non voglio essere costretto a fare a botte, non sono il tipo che fa a botte, e non voglio che una lotta fra me e lui causi problemi a lei. Non voglio più vederla come questa notte, così disperata, la preferisco nella versione mattutina in cui mi sorride mentre mi perdo  in lei sotto la doccia.

Il pranzo è stato carino, l'ho guardata mentre mangiava tranquilla quella sottospecie di pasto che avevo improvvisato, non si è lamentata per l'indubbio sapore che aveva, né del colore o dell'odore, non sono bravo ai fornelli, spesso sostituisco i pasti con quegli orribili beveroni multiproteici per la palestra, e se sto con i ragazzi mangiamo spesso in giro, per questo credo che questa avventura pomeridiana sarà molto tragicomica e divertente, io, Harry e una cucina, non finirà bene, ma lei è così entusiasta, e io ho un desiderio assurdo di vederla nel suo habitat naturale, tutte le cose che mi ha raccontato ieri notte non sono abbastanza, devo testare con mano.

- Stavo pensando che potresti prendere un po' delle tue cose e portarle da me... - butto lì con non curanza, la guardo con la coda dell'occhio, lei è persa con lo sguardo fuori del finestrino, e quando parlo si gira verso di me come risvegliandosi, chissà a cosa stava pensando.

- Scusa? –

- Dicevo... - ripeterlo mi fa sentire un cretino assoluto, le sto chiedendo di stare da me, nemmeno Sophia lasciava mai le sue cose da me. – cioè.. finché le acque non si saranno un po' calmate, potresti portare un po' della tua roba da me... - lei mi guarda titubante, poi si apre in un sorriso timido e arrossisce.

- Oh, sì... certo che sì. – dice piano. – Mi stai chiedendo di stare da te? – vedo le sue mani giocherellare con i bottoni della camicia che indossa.

- No! O meglio... sì. Avevi già portato un po' di roba da Niall, ho solo pensato che... ti avrebbe fatto comodo un posto fisso dove tornare, provvisoriamente... - da una parte è assurdo che io provi il desiderio di saperla vivere sotto il mio stesso tetto, dall'altra non ci riesco a vedere nulla di male.

- Ti pagherò l'affitto! –

- Ma non c'è né bisogno, lo faccio con piacere. – Le sorrido. In questo momento sono troppo curioso di sapere come sarà vivere con lei, averla per casa, condividere lo stesso letto, viverla.

Mentre la guardo avvampa, sembra che voglia dire qualcosa ma poi si arresta, distoglie lo sguardo da me e parla in velocità, come se stesse dicendo una cosa che non direbbe mai, ma la dice a me..

- Ti ripagherò in natura... - e la mano vola subito a spostare il suo ciuffo di capelli indietro.

Scoppio a ridere. – Spero che in il mio "in natura" sia diverso dal compenso che ha avuto Niall. – scherzo ma lo spero davvero.

Tutta Colpa Di Liam [in Revisione]Where stories live. Discover now