Capitolo 74

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ALCUNI ADDII NON SONO PER SEMPRE.

NON SONO LA FINE. SEMPLICEMENTE

SIGNIFICANO: “MI MANCHERAI FINCHE’

NON CI INCONTREREMO DI NUOVO

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POV SARAH 

- Che ci fai qui? – cosa posso rispondere, qui di fronte a lui? Posso forse dirgli scusa, ma i miei piedi, la mia testa e scommetto il mio cuore mi hanno guidato qui senza che me né accorgessi?

Gli basterebbe?

Per com’è fatto lui scommetto di sì, ma a me basta?

Mi sentirei a posto con questa semplice spiegazione?

- Io… - rimango sulla porta e ci provo, ci provo con tutta me stessa, mentre stringo i pugni lungo i fianchi e ripeto fra me: “ fa che stai facendo la cosa giusta, fa che stia facendo la cosa giusta!”

- Non hai scelto vero? – i suoi occhi vagano per il mio viso in cerca di una risposta, ed è in questo momento che capisco che non basterebbe nemmeno a lui la mia risposta, perché va dove ti porta il cuore non è che valga poi molto se non accompagnato da qualcosa di concreto, come una scelta.

Ma io mi sento ancora spaccata a metà, nonostante io sia qui…

Quindi ha ragione, non ho scelto, non ancora, ma sono qui…

- No, stai zitta… - alza una mano per bloccarmi, come se mi fosse possibile dirgli veramente qualcosa – Ti ho promesso che comunque vada io ci sarò, quindi vieni… - si scosta dalla porta e mi fa segno di entrare, ha gli occhi tristi, ma un accenno di sorriso sulle labbra.

Lo seguo in silenzio dentro l’appartamento, dentro questa casa che né ha viste così tante di noi. 

- P-posso stare sul divano se.. io… non sarebbe giusto per te… - balbetto.

- Ti prego lascia decidere a me cosa credo sia giusto! E’ il primo giorno dell’anno ed è da ieri pomeriggio che credevo sarei tornato a casa da solo, invece sei qui, quindi se vuoi fare la cosa giusta… - allunga la mano verso di me con il palmo all’insù in attesa, guardo quella mano, che ha sfiorato ogni centimetro di me e d’istinto appoggio la mia sulla sua, lui le guarda e sorride – Vedi? Questo è giusto! –

Lo seguo in silenzio, con il respiro corto, la camera nella semi oscurità, illuminata solamente dalle mie lucine, questa visione mi fa sussultare, mi sarei aspettata tutto, ma non questo.

- Non guardarle così, non sono un povero disperato! Ma ormai fanno parte di questa casa e di me, come lo sei tu! – la bocca mi si spalanca leggermente e sento il cuore stringersi per poi dilatarsi quasi a scoppiare, è una delle cose più dolci che mi abbiano mai detto.

Restiamo per qualche minuto a fissare i piedi del letto, le mani intrecciate ed il solo rumore dei nostri respiri a muovere l’aria della stanza.

Essere o non essere, era questo il dilemma Shakespeariano per eccellenza.

Non essere consapevoli delle proprie scelte, ma essere sicuri di trovarsi esattamente nel posto dove si dovrebbe essere.

Ci infiliamo sotto le coperte in silenzio, rimanendo distanti.

Tutta Colpa Di Liam [in Revisione]Where stories live. Discover now