Capitolo 56

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Canzone consigliata : James Arthur - Impossible

  

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GUARDA. FUORI PIOVE.

SENTI. DENTRO ANCHE.

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POV NIALL

Io non sono mai stato uno che si affeziona, fin da bambino sono sempre stato quello che fa baccano, che ride, ride fino allo sfinimento, fino a che tutti quelli che avevo attorno potevano solo ridere con me.

Non è che non abbia mai amato, ho amato anche io, ma poi sono cresciuto e a parte la musica e la mia chitarra, e beh sì, i miei ragazzi, non ho mai amato nessun altro.

Ho sempre preferito perdermi in mille occhi diversi, farmi cullare da tante braccia di ragazze desiderose di avermi nel proprio letto, mi piace quella sensazione eccitante che precede una prima volta, quando ancora è tutto nuovo, inesplorato, quando non sai cosa piace e cosa no, adoro poter essere chi voglio, quando voglio e con chi voglio.

Molti criticano questo mio status, conoscere una ragazza nuova ogni giorno, averne una nuova nel letto ogni notte.

Diciamoci la verità, voglio vivere di musica, non voglio una casa, una bella moglie e una famiglia, voglio girare il mondo, voglio suonare la mia chitarra e cantare affiancato da quelli che oramai sono i miei fratelli.

Eppure quest’anno qualcosa è cambiato, è entrata nella mia vita una persona che mi ha fatto sentire la voglia di fermarmi, e l’ho fatto, mi sono fermato, ho un cuore da cui tornare tutte le sere, e posso dire che non è così male, so che forse è sbagliato, perché non so se è il cuore che voglio per il resto della vita, ma è un grande passo per me.

Mi sveglio perché ogni parte del mio corpo urla dal dolore, ho le gambe indolenzite, le braccia addormentate e il collo che sembra avere mille agi conficcati al suo interno, apro un occhio e poi l’altro, cercando di mettere a fuoco l’orologio vicino alla porta, è mattina inoltrata e il mio cellulare lampeggia con tutti i colori possibili.

Cerco di afferrarlo senza infastidire Sarah che sta ancora dormendo, ha gli occhi gonfi e il trucco tutto colato, eppure è bellissima, sembra così fragile e indifesa, e l’unica cosa che riesco a fare è stringerla ancora un po’ più forte, tornando ad accarezzarle i capelli, guardarla dormire.

Dopo qualche minuto apre gli occhi e mi guarda come se per un attimo avesse dimenticato perché si trova sdraiata sulle mie gambe, mi sorride un secondo e poi tutto torna indietro a ieri sera, i suoi occhi si spengono, il sorriso svanisce e lei si tira su, avvolgendosi le gambe con le braccia.

- Ehi, come ti senti? – è una domanda stupida, ma cosa si domanda ad una persona che ha il cuore spezzato? Quanto stia male? Odio non essermi mai applicato nelle relazioni con il prossimo, non sono capace di confortare lei in un momento del genere.

Si limita a scuotere la testa.

- Puoi dirmi cos’è successo? Eravamo tutti preoccupati per te! Perché hai spento il telefono, volevi farmi morire di spavento? Deborah è impazzita, tu non puoi farci questo – gira lentamente la testa verso di me e mi guarda, mi fissa con gli occhi che si riempiono di lacrime.

Tutta Colpa Di Liam [in Revisione]Where stories live. Discover now