Tutta Colpa Di Liam [in Revisione]

Capitolo 10

Consiglio la lettura di questo capitolo con la canzone Fix You dei Coldplay

LA REALTA' E' MOLTO PIU INTERESSANTE 

DEL VISSERO PER SEMPRE FELICE E CONTENTI

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POV SARAH

Mi manca il fiato, un minuto fa stavo aprendo la porta di casa cercando di raccogliere i pezzi di me stessa, di essere forte, di non piangere ogni dannata volta che lui entra nella mia vita, con la sola voglia di buttarmi a letto e dormire, dormire e basta, ed ora ho le mani di Liam addosso e sono schiacciata contro il muro del pianerottolo.

I suoi occhi mi stanno guardando.

I suoi occhi ardono.

Per me.

Ha solo sussurrato: non va bene, ora come ora non so esattamente cosa intenda, ma non ho proprio voglia di pensarci.

Lui continua a guardarmi, mi fissa e basta, come se non credesse nemmeno lui di averlo appena fatto, a cosa sta facendo o farà.

Questo dovrebbe essere il momento in cui mi bacia brutalmente e perdiamo ogni controllo, l'uno nell'altra?

Non lo so. Solo non c'è abbastanza ossigeno, e nessuno mi ha mai guardata così, non Donny almeno, ma Liam sta diventando la cosa più lontana a un nessuno, lui è solo Liam ormai.

Qualunque cosa possa significare.

Apre la bocca per parlare, dischiude le labbra leggermente, ma non emette nessun suono. Fisso quelle labbra, Dio quelle labbra, così perfette, marcate, carnose e sempre leggermente imbronciate.

Il mio ragazzo imbronciato!

In realtà non è mio, ma è qui per me, e questo vorrà pur significare qualcosa!?

Indugio con lo sguardo sul suo viso, sto pregando silenziosamente faccia qualcosa, qualsiasi cosa, perché se rimarrà in silenzio un solo minuto in più, impazzirò.

Porta la mano sul mio viso e con il pollice mi accarezza il labbro inferiore, un tocco così leggero, che però mi manda a fuoco.

- Lasciami restare con te stanotte – sussurra avvicinando la bocca al mio orecchio, mentre con la mano libera prende la mia e la porta all'altezza dei nostri visi, intrecciando le sue dita con le mie.

Sorrido.

Milioni di scosse elettriche mi attraversano quando torna a guardarmi, arde, arde letteralmente per me, ed io sto facendo lo stesso, nel suo ardere però c'è qualcosa di dolce, di tenero, e forse è questo il motivo per cui non mi è ancora saltato addosso. Perché l'abbiamo ripetuto milioni di volte da quando ci siamo incontrati, noi non siamo quei tipi di persona.

Annuisco.

Le sue ganciotte piene si arrotondano per via di un sorriso sghembo che compare su quelle labbra e sto pregando mi bacino.

Stringo più forte la sua mano e lo guido per le scale.

Non sono quel tipo di persona, ma so esattamente quello che voglio.