Capitolo 53

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- Sei ancora arrabbiata? –

- No –

- Sicura –

- Non sono mai stata arrabbiata con te… -

- E com’eri? –

- Ferita - .

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 POV SARAH

Quando arriviamo a destinazione è ormai sera, lasciamo velocemente le valigie alla reception del hotel e senza nemmeno guardare il paesaggio verde e uggioso che abbiamo attorno Deborah mi trascina per mano verso il locale che ci hanno giurato essere in fondo alla strada.

Infatti eccolo, un’enorme insegna luminosa che riporta in grande la scritta ‘’Green Roses” , legno ovunque e una moltitudine di gente col naso rosso fuori.

- Siamo nel posto giusto! – le sorrido e quasi ci mettiamo a correre.

- Sto per rivedere il mio Harry! – ha gli occhi a cuore e le mani sudate, ma nemmeno io scherzo, non vedo l’ora di vedere le loro facce!

Sorridiamo al buttafuori e guardandoci intorno entriamo.

Di fronte a noi c’è un palco centrale rialzato attorno al quale la gente sta ballando, mentre sulla sinistra leggermente più basso del palco c’è un patio pieno di tavoli e sedie dove la gente è seduta a bere, sto per indicare a Deborah di guardare in quella direzione, quando io stessa mi imbatto in qualcosa alla quale non ero pronta.

Liam, birra alla mano e Sophia, sulle sue gambe.

Mi blocco e Deborah mi sorpassa di qualche passo ma io la prendo per un braccio e la guardo con occhi terrorizzati.

Lei alza un sopracciglio – Eh no Sarah! Cos’hai il radar? Non siamo nemmeno entrate, cosa c’è ora? – con la mano tremante le indico il patio.

Sono tutti lì, Harry, Lou, Noemi, Zayn e Mariah e loro due, ridono come matti, quasi fossero anche loro una coppia.

Sento la stessa sensazione di smarrimento e claustrofobia che ho provato al Funky quella sera.

- Allora è un deficiente e vuole essere preso a calci! – la voce avvelenata di Deborah mi fa tornare alla realtà.

- Io esco, ho bisogno d’aria! Scusa! –

- No! Cazzo Sarah, No! – prova a tirarmi per un braccio ma io mi divincolo e stavolta non trovo la resistenza della folla, siamo molto più vicino all’ingresso, così in un attimo sono fuori.

- SARAH! – sto correndo quando sento una voce urlare il mio nome e mi arresto, appoggiandomi con la mano sulla rete di metallo che circonda lo spazio circostante al locale, mi tengo il petto con una mano e cerco di riprendere fiato.

Ripete il mio nome un’altra volta e quando mi giro so che non è Deb, è Niall.

Lo vedo con la faccia rossa di chi ha bevuto più del dovuto che mi guarda con gli occhi lucidi dell’alcool e io sento che vorrei corrergli incontro e scoppiare in lacrime, invece alzo la testa e fisso la luce del lampione sopra di noi, cercando di rimandarle indietro.

Tutta Colpa Di Liam [in Revisione]Where stories live. Discover now