Tutta Colpa Di Liam [in Revisione]

Capitolo 16

Canzoni: More than this
                 Little things

COMBINERO' DEI CASINI

MA TU DEVI PERDONARMI

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POV SARA

Apro gli occhi e mi giro nella direzione di Niall, ma lui non c'è.

Mi alzo e vado verso il soggiorno. Non è nemmeno qui.

- Niall? – chiamo senza ricevere risposta.

Mi avvicino al bancone della cucina e sotto un plettro dai colori della bandiera irlandese, c'è un biglietto.

* Il tuo supereroe di fiducia aveva delle commissione da sbrigare. 

Sentiti libera di pulire tutto quello che vuoi XP

PS -> stasera ci sono le prove, mi piacerebbe tu venissi comunque, ti aspetto alle 5 lì fuori. *

Vuole veramente che io vada alle prove? È matto.

Non ci andrò.

Prendo del succo di frutta dal frigorifero e mi tiro su le maniche mentre guardo il caos che fa da padrone ovunque i miei occhi riescano ad appoggiarsi, decidendo da dove partire.

Trovo rilassante riordinare quando ho la mente invasa dalla confusione, mi tranquillizza, lo faccio solo per questo motivo, e non perché devo a Niall mille milioni di grazie.

Rido fra me e inizio l'impresa impossibile.

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Dopo qualche ora tutto splende e profuma di pulito, sento il mio telefono squillare e corro in camera a rispondere.

- Ehi! – mi saluta Deb.

- State tornando? – chiedo.

- Ehm, in realtà no, è proprio di questo che volevo parlarti. Harry vuole presentarmi anche suo padre, pare abbia una casa bellissima, e una depandace nel giardino... - ridacchia.

- Vai avanti – non voglio sapere i particolari.

- Beh insomma, ci fermiamo per qualche altro giorno, quindi Harry ha parlato con Niall ha saputo che andrai alle prove questo pomeriggio. Si è offerto anche di accompagnarti e venirti a prendere a lavoro. Giusto per non rischiare tu faccia incontri del terzo tipo – spiega.

- Non ho intenzione di andare alle prove. Poi che prove sono se non c'è Harry? –

- Ehm... - la sento bisbigliare qualcosa lontano dal ricevitore – comunque io sono una pasticcera non una musicista, non so come possono essere le prove senza Harry. Sta di fatto che tu devi andare, non voglio assolutamente perdere qualche altro anno di vita sapendoti da sola in giro. Cosa ti costa? – perché tutta questa insistenza?

- Posso chiamare Michele, non c'è bisogno Niall mi faccia da baby-sitter –

- Saraaaah! Puoi ascoltarmi e andare in quella benedetta sala prove? – gracchia stizzita.

- Dimmi perché? – chiedo sospettosa.

- Perché? Hai il coraggio di chiedermi perché? Da quanto ne so hai la faccia a pois, il cuore in mille pezzi e una non fissa dimora. Dal momento che io sono lontana ore da te, preferirei sapere esattamente dopo ti trovi e con chi, sono troppo giovane e bisognosa di sesso per morire! – non si smentisce mai.