Capitolo 3

2K 75 13
                                    


E' DIFFICILE DECIDERE DI VOLTERE PAGINA

QUANDO TI SEMBRA DI NON AVERE 


 > > > > > 

POV SARAH


Quando esco dall'hotel, sprofondo di nuovo nella mia viltà, mi sento persa e vuota.

Mi tocco leggermente le labbra, ricordo ancora il tocco di quelle di Liam poco fa, prima di uscire mi sono sporta timidamente facendo sfiorare le nostre bocche. Non so cosa mi sia preso, non lo conosco e non lo vedrò mai più. È stato un impulso, un bisogno che mi ha smosso, lui non ha detto nulla, ma non ha opposto resistenza, ha ricambiato quel piccolo gesto ed è arrossito girando poi la testa dall'altro lato.

Mi ritrovo a camminare di nuovo per un marciapiede, le scarpe questa volta nei piedi e una mano a frugare nella borsa. Trovo il portafogli di Donny e controllo il contenuto, rimangono ben duecentocinquanta dollari, così li prendo, li faccio scivolare nella tasca interna della borsa e senza troppi risentimenti, lo getto nel bidone.

Non mi interessa dentro ci siano i suoi documenti, non mi lascio sopraffare dalla consapevolezza e dal senso di colpa del mio gesto, lo so, se lo faccio lui sarà intrappolato in America, ma se lo merita. Magari imparerà a non fare il cazzone con me la prossima volta, sempre se ce ne sarà una prossima.

L'ho amato tanto, troppo, quasi disperatamente, ma ora basta, non voglio amarlo più.

Un taxi mi vede e si ferma, gli dico l'indirizzo e partiamo.

Una parte di me cerca di non pensare a Donny, l'altra non può fare a meno di pensare alla notte appena trascorsa, al senso di libertà e benessere provato, per questo non posso fare a meno di girarmi verso il portone dove ho passato la notte ed è in così che credo di vedere Liam con una valigia in mano, indossa una camicia a quadretti rossa e nera e una berretta grigia. Ho più ricordi di lui senza vestiti, non posso essere certa sia lui o se si tratti della mia voglia di rivederlo un'ultima volta.

Avrei dovuto chiedergli il numero di telefono, anche se pensandoci, lui vive qui in America e io tornerò a Londra, a casa, non avrebbe avuto comunque molto senso.

È stata solo una notte.

Sono diventata anche io una ragazza da una sola notte.

Era tutto quello che non volevo per me.

Pensandoci bene, sono stata costretta ad essere cose ben peggiori per colpa di Donny, è stata una bella notte e io dovrei proprio smetterla di preoccuparmi. Quel che è fatto è fatto.

Scendo dal taxi e lascio una gran bella mancia all'uomo. Chissenefrega se sono troppi, non sono soldi miei. L'uomo mi sorride e mi augura buona giornata, magari ha dei figli a casa, magari oggi porterà loro un regalo e saranno felici.

Mi piace pensare che a volte commettiamo azioni casuali, rendendo felice qualcun altro senza nemmeno esserne consapevoli.

Sì, sono una stupida... ma cosa importa?

- Salve Signorina Layne, gia in piedi? – mi chiede l'uomo all'ingresso dell'hotel.

- In realtà sto rientrando ora – sorrido fintamente e mi avvio verso l'ascensore.

Guardo i numeri sopra la mia testa lampeggiare uno dopo l'altro decrescendo ed appena le porte si aprono una mano bollente mi trattiene stringendo forte il mio polso.

Tutta Colpa Di Liam [in Revisione]Where stories live. Discover now