9-the power of being the hyung

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Suonò la sveglia alle 07:00

Era mattina che due coglioni, non mi volevo alzare. Scesi dal letto e mi misi la vestaglia, si trovava vicino al mobile, appesa.

Andai in bagno, pisciai e mi sciacquai la faccia e dopo essermi asciugato andai di sotto. Avevo finito di scendere le scale che ogni mattina mi sembravano immense ed infinite.

''Buongiorno nonna, latte e biscotti?'' le domandai gentilmente e ancora assonnato. Lei mi sorrise ed annuì con il capo.

Amavo questa donna ogni giorno di più. Feci colazione parlando con lei che intanto stava facendo dei cruciverba e poi mi alzai.

La salutai e me ne tornai di sopra per prepararmi. Mi lavai per bene e poi mi vestii. Avevo messo dei jeans chiari e una felpa nera con scritto negative vibes, una fascia bianca con dei pallini disegnati e le scarpe nere con le calze blu e col bordo grigio.

Scesi di sotto, saluto mia nonna con un caldo bacio sulla guancia ed uscii dalla porta, ogni mattina quando varcavo l'ingresso del cancello per uscire dalla nostra bellissima dimora-ero poetico si.- mi sembrava una missione suicida.

Odiavo la scuola.

Arrivai a scuola e vidi i miei amici che parlavano con un ragazzo, doveva essere quel Soobin di cui Hobi parlava tanto.

''Ei ragazzi.'' dissi io.

Mi salutarono in coro e il ragazzo nuovo si presentò, sembrava simpatico ma qualcosa non mi convinceva, forse i capelli.

Rimanemmo un po' fuori e poi entrammo in classe, Hobi non aveva fatto i compiti, li chiese a me ma neanche io li avevo fatti pensando di copiarli da lui.

Eravamo nella merda.

La prof ritirò i compiti e subito si incazzò sapendo che non li avevamo fatti come se fosse una cosa frequente.

Li odiavo tutti tranne il preside. Le ore non passavano mai che palle. Andai in bagno e mentre camminavo per i corridoi trovai Kookie che come me si dirigeva verso il bagno.

''Ei zuccherino.'' si voltò verso di me.

''Potresti smetterla con sto soprannome, sai che non ha senso..." gli dissi scazzato.

''Non sono io che ci ho messo vent'anni ad imparare a dire zucchero in inglese.'' disse lui convinto scuotendo la testa per poi sbuffare.

Quando ero piccolo c'era questa canzone in inglese che ascoltavamo, la parola principale era ''Sugar'', ovvero zucchero in inglese e a me veniva Suga perchè non riuscivo a dire-tutt'ora-bene la R. Da quel giorno Kook mi ha sempre chiamato zuccherino dando il nomignolo a Sugar. E sapeva benissimo che lo odiavo, lo faceva per farmi incazzare, poi tirava sempre fuori il 'si ma calmati' ma sapevo che mi prendeva in giro per questo.

Parlammo due minuti e poi tornammo in classe, giusto in tempo per la campanella che suonò,
fra altre tre ore saremo stati finalmente fuori.
Avevamo due ore di chimica e una di motoria.

Le due ore di chimica passavano veloci, avevamo fatto degli esperimenti a squadre o a coppiette. Io e Hobi ci eravamo divertiti parlando e facendo casini con le sostanze degli esperimenti.

L'ultima ora, motoria.

Amavo motoria perchè giocavamo a basket, vincevo sempre io.

Era finita anche l'ultima lezione e tutti e tre andammo a casa. Eravamo stati tutto il giorno sui compiti, sui video giochi, avevamo fatto un gioco inventato da noi: Copia le passioni dell'altro .

Era un nome di merda l'ho sempre saputo, però era efficace visto che capivano tutti al volo ció che bisognava fare, l'ultima volta per spiegare un gioco a carte ad Hobi ci avevamo messo mezza vita e mi stavo già stufando, tanto che volevo mandarlo a calci fuori di casa.

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