40-taehyung

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Little warning: ehi questo è un capitolo ambientato nel mondo reale, serve a capire alcune cose e anche a vedere cosa succede mentre loro non ci sono

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Little warning: ehi questo è un capitolo ambientato nel mondo reale, serve a capire alcune cose e anche a vedere cosa succede mentre loro non ci sono.
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Not Pov.
Era il decimo giorno senza i tre ragazzi: Min Yoongi, Jung Hoseok e Jeon Jungkook a Seoul.
Volendo essere precisi non per Hoseok e Yoongi, dieci notti e già erano definiti scomparsi da qualcuno, a Seoul erano passati molti più giorni, il tempo passava più veloce o forse il contrario, in realtà non si sapeva.

Dipendeva cosa voleva fare la voce.

Erano giorni che Soobin bussava alla porta della signora Min, senza mai ricevere una risposta.

Ogni mattina il telefono di Hobi restava con
20, 30, 40 o addirittura 50 messaggi. Doveva proprio mancargli, come ogni giorno Soobin andò a bussare alla porta dell'anziana signora.

''Salve signora, volevo sapere se Hoseok, Yoongi e Jungkook sono tornati.'' la signora aveva parlato molto bene di entrambi al ragazzo.

Chaewon non sapeva più che scusa trovare, era a corto di idee. È in vacanza, È a passeggiare, ha rotto il telefono, è con i suoi genitori, è ad una festa.

Sempre le solite, Soobin addirittura pensò che Hoseok non lo volesse più vedere e che tutto questo fosse solo una scusa, in parte aveva ragione.

Erano tutte quante scuse.
Tutte cazzate.
Fottutissime cazzate.

Ma non si avrebbe potuto dire ad un ragazzo del 2000: 'ehi, mio nipote e i suoi amici, compreso il ragazzo che ti piace sono in un mondo parallelo.' Sarebbe risultato assai strano.

Troppo strano.

Perfino per la persona più strana al mondo. La verità era che la gente si faceva domande, c'erano un sacco di firme e anche i genitori si chiedevano cosa fosse successo.

Chaewon finalmente si decise a fare una cosa che avrebbe dovuto fare da tempo.
Provare.

Si ricordò della casa, era qua a Seoul. Scommetteva che era ancora disabitata e al suo interno era sicuramente ricoperta ancora dalle macerie.

Macerie create da un semplice accendino, un vero peccato per i ricordi che custodiva.

Passarono due ore prima che-fra una cosa e l'altra-la donna arrivasse a destinazione. "Me la ricordavo esattamente così.'' sospirò fra sé e sé.

Entrò dentro con una torcia, c'erano un sacco di ragnatele e sporcizia, per fortuna nessun senzatetto che veniva disturbato o persone armate di coltellino o che vendevano droga. O peggio ancora, che assumevano droga.

La dentro c'erano delle siringhe, quindi qualcuno ci era stato. Cautamente decise di andare di sopra nella stanza della signora che 73 anni prima le aveva dato tutto.

Si appoggiò al legno del letto e con una mano afferrò la scatola, la aprì e notò che c'era ancora tutto. C'erano anche dei ricordi di Chaewon, quella donna aveva previsto tutto.

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