18-my bipolarity has no faults

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Dopo aver visto quel ragazzo tornai dentro, disse il nome di Jungkook.

Andai vicino a Jin che mi mise una mano sulla spalla, speravo un qualcosa di amichevole e non un altro dei suoi stupidi tentativi di tenermi a bada come un cane.

I due amici si abbracciarono, c'era anche un'altro ragazzo con loro due, si facevano un sacco di domande a cui peró non risposero subito.

Ad un momento abbassarono i toni di voce e si dissero qualcosa all'orecchio, Jungkook lanciò un occhiata facendo capire a tutti che stava parlando di me.

''Ei ma che cazzo hai fatto a Kookie!'' mi urlò contro, che cazzo era un biscotto-mi veniva da ridere-.

''Cos'è un biscotto?'' iniziai a ridere pigliando per il culo il soprannome.

Avanzò e mi tirò uno schiaffo, cazzo che male.
Rialzai la testa e lo guardai negli occhi facendogli capire che ero io ad avere i fulmini qua, cercai di tirargli un pugno.

Il mio polso venne bloccato da qualcuno, mi girai e come sempre era Jin. "Jin lasciami stare!'' gli dissi urlando, porca troia mi sto incazzando, c'era un miscuglio di emozioni dentro di me-cosa che andava avanti da giorni, ma nessuno sapeva-.

''Mi sono stufato di vederti sempre litigare con tutti, non ce la fai proprio a farti stare simpatico qualcuno cazzo!? Fatti una vita Jimin!'' mi urlò contro.

Non sapeva davvero che cazzo volesse dire essere me. Me ne andai velocemente, uscii dalla locanda e corsi più veloce che mai, non sapevano davvero che cazzo volesse dire essere me.

È vero me la prendevo sempre con tutti ma non avevano mai pensato di capire il motivo, sapevano benissimo perchè avevo questi comportamenti, non avevo la gestione della rabbia o meglio delle mie emozioni.

Da quando Chaewon se n'era andata non riuscivo proprio più a controllarmi, si era la veritá cazzo, gestivo le mie emozioni grazie a lei e porca puttana quanto mi mancava.

Sentivo che la testa potesse esplodermi da un momento all'altro.

Lei era l'unica che riuscisse a rendermi come gli altri nonostante la mia bipolarità.

Non avevo nulla contro quel ragazzo, ero solo come un bambino perchè volevo divertirmi ma ce l'avevo con lui perchè l'ultima persona che ci aveva fatto visita era Chaewon, la mia migliore amica, la mia confidente, un altro a cui mancava terribilmente era V e proprio per questo non riuscivo a sfogarmi neanche con lui, non volevo stesse male per colpa mia, perciò stavo male da solo senza nessuno.

Iniziai a piangere, poi riso e mi bloccai per terra, mi passai veloce la mano nei capelli urlando istericamente, poi sorrisi guardando l'erba, la lacrima che scese e la mia testa avvolta di rabbia.

La cosa che mi faceva incazzare era che nessuno si rendeva conto di ció, pensavano tutti che io fossi il provocatore che aveva sempre voglia di giocare o fare qualcosa agli altri.

Prima non ero così, dentro non ero questo, ero il solito ragazzo di sempre che amava ballare e che rideva e si divertiva anche solo cadendo per terra.

In più c'era quel ragazzo che mi ricordava tanto lei, con quel suo viso paffuto, si, quello che mi aveva tirato uno schiaffo, gli assomigliava un botto.

Volevo dimenticare tutto ma allo stesso momento no, volevo che qualcuno mi aiutasse e volevo riuscire di nuovo a confidarmi.

Volevo essere quello che ero una volta, il Chim sempre sorridente di una volta, nonostante la mia irrefrenabile voglia di giocare in modi non belli-lo ammisi-.

Non ero me stesso.

Passò il tempo e vidi il trio, mi avvicinai e li sentii parlare, dopo un po' di conversazione dove mi confusero dissero il suo nome.

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