15-the new arrived

12 3 1
                                    

''Dai ragazzino raccontaci di te, o hai per caso qualcosa da nasconderci? Sei venuto per ucciderci tutti? Uuuu!'' Chaeyoung continuava a prenderlo per il culo facendogli domande, portava la mano destra con una curva a sinistra facendo la stessa cosa con l'altra ma dal lato opposto e faceva il verso di un fantasma.

''Sentite io non so davvero chi siate e che cosa ci faccio io qui, non vi ho fatto nulla e nonostante ció continuate a fare così." disse acido e arrabbiato.

Intanto io stavo tenendo la mano a Jin. "Amore andiamo?'' mi avvicinai al suo orecchio per dirglielo.

Provai a tirarlo su ma sembrava non muoversi, pensai volesse restare per controllare che Jimin non desse fastidio al nuovo arrivato.

''Ei c'è V, stai tranquillo.'' cercai di rassicurarlo. "Mh... va bene.'' mi sussurrò lui e si alzò. Li salutammo e andammo via, vidi Jimin fare un espressione maliziosa e contenta del fatto che io e Jin ce ne stavamo andando ma non dissi nulla al mio fidanzato.

Andammo verso l'uscita sempre tenendoci per mano e camminammo per le stradine fatte di pietre.

Raccolsi un fiore da terra e glielo diedi.

''Guarda, un Delphinium..." il blu era il suo colore preferito. Lo prese e lo annusò, mi sorrise.

Continuammo a camminare e iniziò a piovere, mi piaceva la pioggia ma odiavo che arrivasse sempre nel momento in cui decidevamo di farci una passeggiata, conoscevamo queste foreste a memoria ma nonostante ció ci piacevano sempre allo stesso modo.

Scoprivamo sempre nuovi particolari mai visti.

Iniziammo a correre tenendoci per mano, ridemmo e urlammo delle parole dei 'ti amo' o dei 'sei il mio per sempre.' Questo ragazzo mi rendeva felice e lo avrei ripetuto fino alla morte.

Iniziò a piovere a dirotto, eravamo tutti bagnati, io avevo una camicia bianca con una giacchetta di seta marrone beige e i pantaloni strappati alla fine e grigi.

Jinnie invece aveva una maglia a maniche corte bianca e i pantaloni larghi neri. Una collana, quella che gli avevo regalato io,
erano due lettere N e S .

Lui iniziò ad avere freddo, mi sedetti su una grande pietra con erba e terra bagnata vicino che mi sporcò tutto e lo feci sedere in braccio a me, mentre lo abbracciavo lo coprivo con la mia giacca.

Era il mio bambinone.

Dopo un po' che eravamo lì iniziammo a pensare se Jimin avesse lasciato in pace il povero Jungkook.

Jin aveva smesso di tremare per fortuna, gli diedi la pallosa notizia che dovevamo alzarci e correre fino a casa nostra.

''Dobbiamo alzarci Jin, ricorda che sta sera mangiamo alla locanda con gli altri..." gli dissi ridendo vicino al suo orecchio.

''Che palle Nam!'' portò la testa indietro lamentandosi della notizia. "Dai su bellezza.''

E ci alzammo.

-

Avevamo appena finito la scuola, stavamo andando a casa mia per aiutare mia nonna a scoprire qualcosa su come tirare Kook fuori da quel posto.

Finalmente arrivammo davanti a casa, aprii con le chiavi ed entrammo, mia nonna aveva fatto da mangiare. Mangiammo velocemente chiacchierando un po' e raccontandole cosa avevamo fatto a scuola e poi salimmo su.

Iniziammo a fare un piano sulla lavagnetta, se non potevamo farlo uscire saremo entrati noi.

Mia nonna prese dei fogli dove avrebbe disegnato le varie cose del villaggio e del posto, così che avremmo avuto la possibilità di impararle.

Page 1995. || TaekookWhere stories live. Discover now