Tutta Colpa Di Liam [in Revisione]

Capitolo 1

Hi Everyoneee!

Io sono Sara

Ho iniziato a scrivere questa fanfiction perchè amo follemente Liam Payne e non riuscivo a trovare niente di simile da leggere, qualcosa che mi facesse veramente sognare. Così sotto consiglio della mia migliore amica ho deciso di crearmi da me il mio piccolo mondo sognante su di lui!

E' un po' come intraprendere un viaggio per me, decidere di scrivere questa ff, perchè so che dal momento che mi imbarcherò in tutto questo, sarò persa per sempre! Non so dove arriverò, ma sarei felice se decideste di perdervi con me.

Se dedicedete di fermarvi e leggere, Grazie!
Spero vi piaccia!

Buona Lettura!

SARA

NON TI HO SCELTO. 

TI HO APPENA GUARDATO, E Lì, 

NON POTEVO PIU' TORNARE INDIETRO.

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POV SARAH

Sto camminando per una strada che non conosco, in un quartiere che non conosco, in un paese che non conosco, in uno stato che dista ore e ore di volo dal mio.

Come ho potuto essere così stupida da fidarmi di lui, Donny.

È proprio uno stronzo, portarmi in America per i mie ventun anni, ed abbandonarmi qui, con troppo alcool in circolo, per intrattenersi con una appena conosciuta?

L'avrei dovuto sbattere contro un muro, fargli un occhio nero, spaccargli tutti denti, avrei... avrei...

Chi sto prendendo in giro?

Mi sono sentita così ferita a guardarlo palpare il sedere a quella bionda rifatta, lei gli infilava la lingua nell'orecchio ed io sono solo riuscita a scappare via.

Ho iniziato a correre senza rendermene conto, e ora sono qui, chissà dove, i piedi quasi mi sanguinano a causa di questi dannati tacchi messi solo per lui.

Sto camminando a piedi scalzi, sull'asfalto caldo, sporco e caldo, le scarpe ora penzolano dalle mie mani; dispersa non so dove, senza meta, l'unica cosa che mi solleva è sapere di avere il suo portafoglio, le chiavi della macchina a noleggio e le chiavi del hotel; rido fra me – ben gli sta! – ma una lacrima mi scende senza che io me ne renda conto, lungo la guancia.

- Ehi bellezza, cosa ci fai tutta sola qui? Se vuoi posso portarti a casa mia, conosco dei giochetti niente male che potremmo fare insieme – un tipo ubriaco fradicio mi viene incontro seguito da altri tre o quattro individui.

- Passo – non ho voglia di queste merdate.

Avrei voglia, avrei voglia... poi qualcosa cattura la mia attenzione, alzo gli occhi e un'insegna luminosa lampeggia sopra la mia testa.

Un bar.

Come ho fatto a non pensarci prima? È uno dei motivi per cui siamo venuti fin qui io e quel verme, questa settimana ho compiuto ventun anni, e lui mi ha dissuaso a festeggiare in modo alternativo, l'America, una bella bevuta, mille bevute, sesso fantastico e shopping sfrenato.