Capitolo 1 - parte 12 "So di non meritarla..."

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Nell'entrare nell'edificio, assistiamo a una strana scena.
Loan è in piedi di fronte a Peter, che tiene un libro in mano.
Le sue mani sono facilmente riconoscibili, così delicate e ben modellate.
Peter è appoggiato a uno degli enormi scaffali.
Loan, i pugni serrati, è in piedi di fronte a lui.
Il volto di Peter è impassibile.
Che sta succedendo?
Sarah e io manteniamo le distanze, solo per cercare di capire cosa stia accadendo.
L:" Ti conviene non immischiarti in affari che non ti riguardano, secchione, altrimenti te la vedrai con me! "
Peter lo osserva per un attimo, un sopracciglio sollevato, mostrandosi completamente disinteressato a ciò che sta accadendo.
Sospira dolcemente e si passa una mano fra i suoi capelli d'ebano, profondamente annoiato.
P:" Sei incredibile! Se pensi di farmi paura, ti sbagli..."
La voce di Peter è calma e misurata.
È la prima volta che lo vedo rispondere a una provocazione.
Non sembra minimamente impressionato dalla montagna di muscoli di fronte a lui.
(Fossi in te, Loan, sceglierei con più attenzione chi infastidire...)
L:" Credi che non sappia cosa siete? Vi troveremo e vi faremo a pezzi uno a uno."
(Di che diavolo sta parlando? È follia!)
Loan si avvicina, minaccioso, e afferra il maglione di Peter.
L:" E se credi che una ragazza come Grace possa essere interessata a qualcuno come te, sei più stupido di quanto pensassi! "
Stanno parlando di me?
Loan sta davvero esagerando...
Sto per intervenire, quando sento Peter sussurrare qualcosa.
P:" So di non meritarla..."
Con una semplice spinta della mano, Peter fa volare via Loan, che si ritrova steso sul pavimento della biblioteca.
Tutti gli sguardi si girano verso di loro.
P:" Non voglio battermi contro di te. Non tentare la fortuna."
Su queste parole si gira, pronto ad andarsene, quando vede me e Sarah.
Il suo sguardo esprime sorpresa, poi rimorso.
Di cosa si dispiace esattamente?
Ci oltrepassa senza una parola, lasciandomi completamente confusa.
S:" Beh possiamo tranquillamente dire che sei una vera rubacuori..."
Prima che abbia il tempo di rispondere, Loan si alza e si pulisce furiosamente la giacca.

G:" Che diavolo ti prende, Loan? Credevo fossi dispiaciuto! "
L:" Lo sono... Per quello che ho fatto a te... Ma non ho detto che avrei lasciato perdere quello che ha fatto quel pazzo furioso! "
G:" Mi stava difendendo! Da adesso farai meglio a stare alla larga da lui... e da me, già che ci siamo! "
Mi volto furiosa, prendendo Sarah per la mano, per poi uscire dalla biblioteca.
Mi volto verso di lei, ancora arrabbiata.
Sarah sembra un pó a disagio.
Poggia dolcemente una mano sulla mia spalla, cercando di calmarmi.
S:" Calmati, Grace. Capitano sempre cose del genere in questa università..."
G:" E la cosa dovrebbe rassicurarmi? "
Lei si limita a sorridere e stringere le spalle, come a dire che dovrò farmene una ragione.
G:" Che facciamo allora? "
Sarah rimane un attimo pensierosa, poi mi fa un gran sorriso.
Il suo volto è raggiante. Sembra davvero un raggio di sole.
S:" Vuoi venire da me? Ho un sacco di libri di magia, magari ci troveremo qualcosa di interessante! "

Non tornare al maniero, cambiare un pó l'aria, conoscere meglio Sarah e, soprattutto, scoprire un pó di più su di me!
Beh la reputo un'ottima idea!
Lei non aspetta neanche la mia risposta, mi afferra per il braccio e mi tira verso l'uscita della facoltà.
S:" In più eviterai di imbatterti in Peter o Loan, per oggi. Il che sarà un bene! "
Mi fa l'occhiolino. Credo abbia ragione, ho davvero bisogno di un pó d'aria fresca.
Attraversiamo la città e, per una volta, c'è bel tempo.
Mi sento già un pó meglio.
È così raro che Mystery Spell sia soleggiata!
(Non per niente ci sono i vampiri...)
Vorrei approfittare della situazione per farle alcune domande sul suo rapporto con i Bartholy. E sulla sua inclinazione al sovrannaturale!
(Forse anche lei ha dei poteri)
Mi renderebbe così felice incontrare qualcuno come me...
Non appena di fronte a casa sua, Sarah si ferma e tende la mano verso l'edificio:
"Benvenuta nella mia umile dimora!"
La sua casa è impressionante. Più piccola di quella dei Bartholy, ma comunque di grandezza considerevole.
È in uno stile moderno, con qualche tocco antico qui e lì.
È davvero carina.
Senza perdere altro tempo, Sarah mi afferra la mano e mi guida all'interno.
Non incontriamo nessuno durante il tragitto verso la sua stanza.
La stanza è come un bozzolo caldo e luminoso, adatto alla sua personalità.
I drappeggi che incorniciano il suo grande letto donano al luogo un aspetto sia intimo che rilassante.
Al soffitto è appesa una piccola poltrona a forma di uovo.
Mi fa venir voglia di andare a rifugiarmici, lontano dal mondo e dai suoi pericoli.

Is it love? PeterWhere stories live. Discover now