Capitolo 6 - parte 2 "Sono tornato per te"

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Nella camera di Peter, ci osserviamo senza dire una parola.
Con un ghigno sulle labbra, Drogo ha riportato la valigia nella mia stanza. Non ho proprio avuto il tempo di reagire, è stato un fulmine.
Peter mi ha chiesto di stargli vicino, così l'ho seguito di sopra.
E ora eccoci qui: Peter è tornato, e io non me ne andrò più.

G:" Dov'eri?"
P:" Mi spiace averti fatta preoccupare... Vorrei poter cambiare, sai? Ma, a volte, il passato torna a tormentarmi. E devo liberarmene."
G:" Che passato...? Racconta."
P:" Fammi riprendere, prima. Per favore, Grace."

Mi stringe tra le sue braccia. Dolcemente e bruscamente allo stesso tempo. Come se si aggrappasse a una roccia.
Mi si serra la gola.
Nel suo malessere, sembra che io sia indispensabile perché riesca a ritrovare l'equilibrio.
Mi conduce al suo letto.
Cosa vuole davvero?

P:" Avvicinati, Grace."

Mi stringe contro di sé.
Sento che vuole colmare il divario che si è creato tra noi negli ultimi giorni, a qualsiasi costo.
Mi bacia sotto l'orecchio, per poi tempestarmi la gola di dolcissimi baci.

P:" Sono... così... felice... di... essere... di nuovo... con... te, mio... splendore..."

Con queste parole mi guida verso il suo letto, dove ci sediamo.
Mi bacia ancora, facendomi stendere sul piumone.

P:" Se sono tornato è per te, Grace! Mentre ero via, non facevo che pensare a te. Mi hai riportato verso la luce."

Sorrido, colpita dalle sue parole.

G:" Sono felice che tu sia tornato!"
P:" Non riuscirò più ad allontanarmi da te, Grace."

Viene a stendersi sul letto, al mio fianco, portando con sé un profumo di bosco che mi fa volare.
Ci mangiamo di baci, come se avessimo fame l'uno dell'altra, fame di un amore incondizionato. Vorrei che questo momento durasse per sempre.
Mi sento bene con lui!
Il solo fatto di vedergli riprendere le forze mi scalda...

P:" Non ti ho mai trovata così bella... Non lo sopporterei se lasciassi il maniero. Se lasciassi me!"
G:" Mi stavo dirigendo al campus, per riflettere su dove andare a vivere e come trovare un lavoro. Qui, senza di te, non aveva senso."

Fa una risata beffarda, insolita da parte sua.

P:" Devo punirti... Leviamo questa camicetta."

Arrossisco di colpo.
Non sono abituata a un Peter così intraprendente!
Ridacchia divertito, come un furfante pronto a fare una stupidaggine.
Mi piace vederlo così, sul punto di lasciarsi finalmente andare.
La situazione si sta facendo seria: mi sbottona la camicetta bianca, prolungando la tortura.
Bottone per bottone, con calcolata lentezza.
È così bello scoprire questo lato di Peter. Per una volta ci lasciamo andare alla spensieratezza dei giochi.
Questa fusione tra noi è così forte che riesco a trattenere a malapena un gemito di piacere...
Le labbra di Peter scendono lungo il mio collo, fin sopra al petto.
Mi si mozza il fiato.
Sono così impaziente per il seguito...
Un fuoco ruggisce nel mio ventre. La sua bocca sarà pure fredda, ma la sento bruciare contro la mia pelle.
Non ho mai visto Peter tanto affamato di passione, di desiderio. È pronto a tutto. E io con lui.
Mi abbandono tra le braccia del mio bel vampiro, che sembra custodire tesori di tenerezza e sensualità...
Durante le nostre carezze, improvvisamente percepiamo una presenza all'altro capo della stanza. Un movimento insicuro.
(Vado nel panico!)
Ho davvero la sensazione che ci sia qualcuno che ci spia nella stanza, rendendoci ancora più colpevoli.
E certamente non è una presenza umana, visto il cappotto di Peter che striscia per terra!
Ci drizziamo sul letto.
Per riflesso, mi richiudo la camicetta sul petto.
Abbandonato per terra, il cappotto di Peter continua a muoversi per la stanza!
Ho anche l'impressione di sentire un canto melodioso, un cinguettio innocente, come appena uscito da una favola...
Il becco di un passero spunta fuori da una delle tasche esterne. Esce e vola per la stanza.

G:" Oh!"

Mi volto verso Peter.
Non sembra sorpreso, ma quasi dispiaciuto.

G:" Che succede?"
P:" L'ho catturato nella foresta per nutrirmi... Ma il modo di volare tranquillo di questo esserino, così libero e innocente... Mi ha fatto pensare a noi, alla nostra relazione, al nostro amore...
Allora me lo sono messo in tasca. Non potevo mangiarlo. Sarebbe stato come divorare il nostro amore. Preferisco sia l'amore a divorare noi."

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Is it love? PeterOnde histórias criam vida. Descubra agora