Capitolo 11 - parte 5 "Andare via"

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Ieri notte mi sono addormentata, teneramente accoccolata tra le braccia di Peter.
Nonostante i recenti avvenimenti, Peter è quasi riuscito a farmi dimenticare tutto. Mi sentivo tranquilla.
Sto tornando al campus. Non posso permettermi di saltare troppe lezioni, se non voglio perdere l'anno.
Peter voleva accompagnarmi, ma non ha lezioni oggi, ed è ancora un po' debole. Preferisco che recuperi le forze.
Sono un'adulta. Posso cavarmela da sola.

Non appena arrivo all'edificio principale, mi sento subito in allerta. Non posso fare a meno di guardare con ansia tutti gli altri studenti.
E se questa o quell'altra persona fossero Discendenti dei Templari?
Alcuni mi guardano stranamente, un altro sorride un po' troppo e un gruppetto di tre persone sta confabulando in un angolo.
(Sto diventando paranoica!)
La mia percezione è cambiata...
Anche se prima la città presentava una serenità di facciata, ne percepivo il mistero.
(Comunque non devo cedere alla paura!)
La paura è cattiva consigliera, non farebbe altro che confondermi.
La mia curiosità raddoppia nel vedere Loan scendere le scale e dirigersi verso di me.

Loan:" Ciao, Grace!"

Mi fermo e lascio che si avvicini senza manifestare la minima emozione. Non gli darò quella soddisfazione.
Lo saluto con un movimento impercettibile del capo.

Loan:" Non mi saluti? Stai bene?"

Mi blocco di fronte al suo corpo scolpito.

Grace:" Perché? Dovrei stare male?"

Inarco un sopracciglio.
Se è qui, fresco come una rosa, significa che non faceva parte del gruppo di ieri notte...
Ma chiaramente sa qualcosa.

Loan:" Sono solo preoccupato per te..."

(A che gioco sta giocando?)
Lo osservo attentamente: il suo atteggiamento ambiguo lascia spazio a tante domande.
Dovrebbe stare dalla parte del gruppo che mi ha attaccata ieri notte, e ora si preoccupa per me?
A meno che non sia informato di tutto. Potrebbero esserci dei gradi, o qualcosa del genere, in questo tipo di organizzazione...
Si sta sicuramente prendendo gioco di me!
Come osa venirmi a provocare, dopo quello che i suoi "amici" mi hanno fatto subire?!
Sarebbe molto meno sicuro di sè, se Drogo e Peter fossero qui!

Grace:" Sto bene, grazie. Ora, se vuoi scusarmi, ho di meglio da fare."
Loan:" Spero tu non sia rimasta troppo traumatizzata..."

Su queste parole, il mio cuore salta un battito. Che cazzo di faccia tosta!
Faccio fatica a nascondere il mio odio per lui, ma cerco di mostrarmi indifferente.
Nicolae ha manipolato le menti dei suoi amici, ma non quella di Loan. Non devo agitare le acque.

Grace:" Non so di cosa stai parlando. La sola cosa che mi ha traumatizzata, da quando sono venuta qui, siete tu e quella pazza della tua biondina!"

(E un po' anche Dorothy).

Grace:" Hai altro da dirmi o hai finito?"

Non dice nulla, allora faccio segno di andar via dandogli una spallata.

Loan:" Aspetta. Lo so."
Grace:" Sai cosa?"
Loan:" So tutto! Quello che è successo... ieri sera."
Grace:" Cosa sai? Non capisco..."

Se vuole andare per questa strada, cercherò di farlo parlare il più possibile.
Fa roteare i muscoli delle sue spalle.

Loan:" So che non hai passato una bella serata."

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