Capitolo 4 - parte 2 " Non hai nulla da temere"

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Mi mordo le labbra, preoccupata.
Nicolae, Drogo e Peter entrano nella stanza. Li guardo un pò a bocca aperta a causa dell'aura che emanano quando si trovano assieme. È come se fluttuassero in aria.
Visto che non cercano più di fingersi umani di fronte a me, a volte rimango scioccata dalla loro presenza e sicurezza.

Si sistemano sui divani.
Peter si siede accanto a me.
Mi lancia uno sguardo incoraggiante, ma non mi sento affatto rassicurata.

N:" Grace, Peter ci ha appena informati del vostro alterco con Loan. Pare ti seguisse. Puoi dirmi di più?"

Mi sento davvero a disagio.
Anche Drogo, che di solito è il primo a scherzare su tutto, appare preoccupato.

G:" Sarei dovuta rientrare a casa con Sarah, ma abbiamo litigato, così sono tornata da sola."
N:" Magari la cosa non ci riguarda, ma potresti dirci la ragione della vostra disputa?"

Le mie guance si fanno rosse.
L'argomento è abbastanza... imbarazzante.
Non posso dir loro che Sarah e io abbiamo litigato per via dei miei sentimenti per Peter!
Ma preferisco dire la verità.

G:" Si trattava di nostre questioni romantiche..."
Nicolae sorride ma non fa alcun commento. Fortunatamente!
N:" E in seguito?"
G:" Poi me ne sono andata e ho iniziato a tornare a casa, a piedi. Mi sono resa subito conto di qualcuno che mi seguiva, ma non riuscivo a capire di chi si trattasse. Ho avuto un pó di paura. Ma per fortuna è arrivato Peter ed è intervenuto. Si trattava di Loan. Vi crede dei mostri, e pensa che forse anch'io stia nascondendo qualcosa."

Per un pó, nessuno dei tre fratelli dice una parola.
Il silenzio è davvero pesante.

N:" Questa situazione è davvero... delicata."

Non ho mai dovuto affrontare problemi del genere.
Una gang di cacciatori del paranormale? No, grazie!
I tre fratelli si guardano l'un l'altro in silenzio, come se potessero comunicare in questo modo.
Poi, si voltano verso di me.
Cosa decideranno nei miei riguardi?

N:" A partire da ora, Grace, tornerai tutti i giorni assieme a Peter o Drogo. Non possiamo rischiare che cose del genere capitino di nuovo. Hai accennato a Sarah dei Discendenti?"
G:" Si, sta cercando di trovare informazioni anche lei."
N:" Molto bene. Non siamo andati d'accordo con le Osborne, ma sembra avremo un nemico in comune, stavolta..."

Parla con un tono di voce calmo e autorevole.
Mi viene improvvisamente un'idea.

G:" E vostro padre? Ho sentito che è molto influente in città. Non può fare nulla per aiutarci?"
I tre fratelli si guardano visibilmente a disagio.
Ho detto qualcosa di male?
N:" Preferiamo non mettere al corrente nostro padre. Non farebbe che peggiorare le cose. Diciamo che è meno... pacifico di noi."

Rabbrividisco.
Questo padre che non ho mai visto sembra essere l'unica persona che i fratelli Bartholy temono realmente.
L'ombra del loro potente padre mi spaventa. Spero di non incrociare mai la sua strada...

G:" Quindi siamo da soli?"
D:" Non preoccuparti, cosina. Abbiamo più di una freccia al nostro arco!"
Gli sorrido debolmente.
Cosa possiamo fare, noi quattro, quando l'intera città cospira contro di noi?
P:" Grace, non hai nulla da temere. Non importa ciò che accadrà, ti proteggeremo. Te l'abbiamo promesso, e noi manteniamo le nostre promesse."
Le sue parole mi toccano e confortano. Sembrano tutti molto fiduciosi, la loro sicurezza mi tranquillizza.
N:" Ci dispiace di averti trascinata in tutta questa storia ma, ormai, sarai più al sicuro con noi che lontano da noi."

Annuisco.
Anche se fuggissi, i Discendenti potrebbero comunque ritrovarmi, e io sarei indifesa.
Soprattutto dato che, anch'io, possiedo poteri sovrannaturali...
È deciso, non permetteró a questo gruppo di fanatici di rovinare la mia nuova vita!
Farò del mio meglio per apparire il più normale e umana possibile.
Sarò una comunissima studentessa universitaria!
Determinata a non lasciarmi abbattere, rivolgo il mio miglior sorriso ai tre fratelli, che sembrano ancora preoccupati.

G:" Mi fido di voi, so che riusciremo a farli ragionare. Non fate quelle espressioni tetre!"

I tre mi fissano sconvolti dal mio ritrovato entusiasmo.
Mi rivolgono tutti un sorriso caloroso.

D:" Siamo vampiri, è normale sembrare appena usciti dalla bara!"
G:" Affascinante... Bel modo di alleggerire l'atmosfera!"
Rido divertita, e Drogo mi fa un occhiolino.
Nicolae e Peter si guardano, ancora sorpresi dalla nostra aria allegra.
In effetti sono stata pedinata giusto qualche minuto fa...
Nonostante la situazione sia preoccupante, bisogna sempre guardare avanti.
Lascio i brutti ricordi alle spalle.
Cerco di cambiare argomento, non ho voglia di continuare a frignare...

G:" Comunque, ragazzi, voi parteciperete al festival della facoltà?"
Si guardano l'un l'altro, gli occhi spalancati.
Non smetterò mai di sorprenderli?!
Peter ha l'aria un pó imbarazzata. È perché ha accettato di suonare il piano in pubblico, su richiesta di Dorothy?
Gli pongo la domanda.
G:" Ho sentito che suonerai il piano, Peter. È vero?"
Mi guarda, visibilmente imbarazzato, e si passa una mano fra i capelli corvini.
P:" Si, è vero. Dorothy mi ha chiesto di suonare una melodia del nostro paese d'origine, e io ho accettato."

I suoi fratelli lo fissano, apparentemente sorpresi quanto me.
Incrocio le braccia al petto, contenta della sua partecipazione e infastidita per il fatto che lo stia facendo su richiesta di Dorothy.

D:" Peter? Suonare di fronte a tutti? Che mi venga un colpo! Sono finito in un universo parallelo o cosa?"
P" Oh, andiamo, non è così incredibile! Ho suonato davanti a molte più persone."

Il suo passato, di cui conosco davvero poco, mi incuriosisce tantissimo.
Vorrei davvero sapere tutto su di lui, ma è così riservato.

N:" Cosa ti ha fatto cambiare idea, Peter? Ti sei sempre rifiutato categoricamente di suonare di fronte a un pubblico, ed è passato così tanto tempo..."

Peter ha un'aria davvero imbarazzata e mi lancia uno sguardo profondo, in cui si mischiano imbarazzo e... qualcos'altro?

P:" Ho le mie ragioni..."

Sono contenta lo faccia.
Peter si sta aprendo al mondo, poco a poco, e ne sono contenta.
Anche se lo sta facendo per Dorothy...
Ha accettato solo per far piacere a Dorothy?
Mi mordo le labbra, preoccupata.

N:" Bene, Grace, puoi andare a riposare nella tua stanza ora. Finché rimarrai con noi, non avrai nulla da temere."

Annuisco e mi appresto ad alzarmi, quando sento lo sguardo bruciante di Peter su di me.
A volte vorrei davvero sapere cosa gli frulla per la testa...

Nel dirigermi nella mia stanza, mi rendo conto di essere veramente stanca... devo riposarmi, soprattutto perché domani finiremo i preparativi per il festival!




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