Capitolo 1 - parte 14 "Partita di basket"

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Oggi sono tornata in facoltà con Sarah.
Abbiamo un corso sportivo: più precisamente di basket.
Sono un pó altrove... Ho avuto una lunga discussione con Nicolae circa il loro segreto.
Non c'è nulla di mostruoso in loro.
Cercano il più possibile di vivere pacificamente tra gli umani.
Si nutrono prevalentemente di animali selvatici, durante le loro <cacce>.
Peter non ha più parlato con me dalla nostra... discussione, nella sua stanza.
Con cuore pesante, mi guardo in giro. Alcuni studenti sono già qui, a scaldarsi.
Noto la presenza di Samantha, vestita da cheerleader.
(Grande! Proprio ciò che mancava per rovinarmi la giornata...)
Cerco di ignorarla ma, com'era prevedibile, lei mi nota immediatamente.
Non potrebbe lasciarmi in pace?
Sam:" Ah, fate largo alle sfigate! Avete deciso di fare sport per rendervi presentabili? Temo sia troppo tardi."

G:" Non siamo tutti ossessionati dall'aspetto, Samantha. Non pensare che tutti siano come te."
Mi guarda dall'alto in basso, poi raggiunge le sue amiche, le altre cheerleaders.
Formano un gruppetto insopportabile: ridacchiano  continuamente e lanciano commenti malevoli.
Più stanno alla larga da me, meglio sarà.
Mentre Sarah e io iniziamo a scaldarci, qualcun altro entra in palestra, scatenando risatine isteriche da parte di tutte le ragazze.
È Loan, accompagnato da tutti i suoi amici.
Camminano come se il mondo intero appartenesse a loro.
(Davvero insopportabili...)
Loan si guarda intorno, poi i suoi occhi si fermano su di me.
Si acciglia per un momento, poi mi fa un sorriso affascinante.
Se pensa che abbia dimenticato il modo in cui si è comportato,
si sbaglia!
Gli do le spalle, senza rispondere al suo sorriso.
Può andare al diavolo, se si aspetta un caldo benvenuto da me!
L'insegnante arriva e ci chiede di raccogliere i palloni.
Divide tutti in due squadre e, quando sta per terminare, vedo Peter entrare in palestra con disinvoltura, tenendo le mani in tasca.
Il cuore mi salta immediatamente nel petto!
Vederlo qui mi dà una piccola speranza...
L'insegnante non si disturba nenche a redarguirlo e gli dice di unirsi a una squadra.
Ci chiede di formare due squadre di ragazze e due di ragazzi.
Le ragazze giocheranno le une contro le altre, e così i ragazzi.
Sono molto contenta di non dover affrontare Loan o Peter.
Peter fissa Loan per un attimo, per poi scegliere ovviamente la squadra rivale.
Temo un pó ciò che sta per accadere, soprattutto perché non si levano gli occhi di dosso, entrambi pronti ad attaccare.
L'insegnante decide che le ragazze giocheranno per prime.
Mi piazzo sul campo da basket, un pó preoccupata per i ragazzi.

Anche se non sono una vampira, o una stella della facoltà, me la cavo sul campo da basket, e intendo dimostrarlo!
Samantha si è rifiutata di giocare, fingendo di essere stanca a seguito dell'allenamento delle cheerleader.
Raggiunge Loan sulle tribune e si attacca al suo braccio.

Mi dispiace per lei.
Sembra essere davvero innamorata di Loan, anche se lui non sembra proprio notarla.
Non dev'essere facile per lei...

Il coach fischia e noi ci mettiamo in posizione.
Giochiamo per un pó.
Sembro essere abbastanza abile.
A un certo punto, Sarah cerca di passarmi la palla, ma tutto ciò che vedo è la sua scollatura, scoperta per il movimento.

Perdo di vista la palla.
Mi volto in tutte le direzioni, un po' disorientata.
Finalmente trovo la palla... Quando mi colpisce dritta in testa!
Sarah si precipita verso di me per aiutarmi ad alzarmi.
Mi sento un pó in imbarazzo.
S:" Stai bene, Grace? "
Mentre mi aiuta a rimettermi in piedi, sento la risata cattiva di Samantha nelle tribune.
Infastidita, mi volto verso di lei.
Mi rendo conto che Loan sembra preoccupato per me.
Giro le spalle, decisa a ignorarla, e non riesco a fare a meno di cercare Peter.
Anche lui mi sta guardando.
I suoi freddi occhi verdi fermi sul mio corpo sudato.
Arrossisco di colpo.
Il gomito appoggiato sul bracciolo del sedile, mi guarda, visibilmente a suo agio, senza mai staccarmi gli occhi di dosso.
(Sono io o mi sta fissando?)

Sostengo il suo sguardo.

Mi esamina da ogni angolo.
Tanto vale che lo faccia anch'io!
(Che abbia capito di avermi turbata?)
Raccolgo tutte le mie forze per impedirgli di notare il mio disagio.
Non voglio che sappia quanto sia facilmente impressionabile.
Continuiamo a giocare ancora un pó, ma il ricordo dello sguardo di Peter mi impedisce di concentrarmi.
Sono ancora turbata dall'intensitá del suo sguardo, che sembrava analizzare ogni parte del mio corpo.
Il coach fischia la fine del match.
La nostra squadra ha vinto!
Batto le mani con le mie compagne, felice del risultato.
Sarah corre verso di me e mi abbraccia, visibilmente felice per la nostra vittoria.
La lascio fare, contenta di vederla tanto entusiasta.

Mi scosto rapidamente.
Siamo ricoperte di sudore, non è molto piacevole!
Quando mi offre un pó d'acqua, accetto con piacere.
Ho molta sete!
Mentre bevo, noto nuovamente lo sguardo di Peter.
Mi sta fissando come se volesse divorarmi.
Quasi mi va l'acqua di traverso e restituisco la bottiglia a Sarah.
Non ho il coraggio di voltarmi verso di lui.
Solo un altro sguardo, e finirò per sciogliermi letteralmente di fronte a tutti.
L'insegnante chiama i ragazzi.
È il loro turno di giocare.
Ci sediamo sulle tribune, io e Sarah, e ci godiamo questo piccolo momento di respiro.
I ragazzi si guardano l'un l'altro con ostilità.
Ancora prima dell'inizio della partita, Loan si mette di fronte a Peter, cercando di deconcentrarlo.
L:" Allora, secchione, pensi di essere in grado di giocare a basket? Sai ci vuole un più di energia del rimanere seduti tutto il giorno in biblioteca..."
I suoi amici ridono alle sue spalle.
Peter non lo degna neanche di risposta. Si sistema con noncuranza di fronte a lui, in attesa che l'insegnante fischi.
Non appena sento il suono acuto del fischietto, trattengo il fiato.

Ho una brutta sensazione.
Sento che finirà male, perché nessuno dei due sembra volersi calmare...
Le cose accadono molto in fretta.
A quanto pare, Loan e i suoi amici hanno deciso di coalizzarsi contro Peter.
Credendo sarà una facile vittima...
Si sbagliano.
Peter corre incredibilmente veloce e, anche se sta chiaramente cercando di sembrare umano, nessuno può stare al suo passo.
Prende la palla e segna con facilità, muovendosi per tutto il campo con tale agilità che anche la sua squadra sembra sconvolta.
Lui si limita ad alzare le spalle, come fosse normale.
Loan si fa sempre più arrabbiato.
Si lancia letteralmente su Peter, come fosse una partita di rugby.
Lui lo schiva con facilità, infastidendo ancora di più Loan.
L:" Non sei capace di affrontarmi da uomo, Peter? "
P:" Hai bisogno di dimostrare la tua virilità di fronte alle ragazze, Loan?"

Loan lancia un grido di rabbia e si butta nuovamente addosso a Peter.
Questa volta, lui non lo schiva.
Loan lo guarda, sconvolto da quello che è appena accaduto.
Lo sento mormorare qualcosa.
L:" Ma..."

Attiro la sua attenzione.

Non so cos'abbia in mente Peter, ma sembra aver dimenticato come recitare il ruolo di debole e fragile umano.
Temo che la cosa gli si ritorcerá contro.
G:" Hey, Loan. Ti decidi a segnare un canestro? "
Loan porta i suoi occhi blu su di me.
Sembra tornare in sé e riportare l'attenzione sulla palla, concentrandosi sulla partita.
S:" È la prima volta che gli vedo perdere il controllo in questo modo... Di solito, non reagisce, lasciando che gli altri lo prendano in giro..."

Peter posa i suoi occhi di giada su di me.
Anche lui sembra sorpreso dal suo stesso comportamento.
Senza dire una parola, si allontana ed esce dalla palestra, lasciando l'insegnante e gli altri studenti completamente sconvolti.
Decido di seguirlo, senza davvero sapere perché.
Con lui é sempre così, non ho mai il controllo delle mie azioni.
Sento Sarah gridare il mio nome, ma non m'importa.
Arrivo in corridoio, la testa poggiata a un armadietto.
Mi avvicino esitante.
Perché l'ho seguito?
So che ha percepito la mia presenza ancora prima che posi  gli occhi su di me.




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