Capitolo 3 - parte 3 "Rock"

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Sono nella mia stanza, seduta sul letto, a riflettere...
I giorni passano e Peter è sempre distante. Sento che ha paura di coinvolgermi ulteriormente, di avvicinarsi troppo a me.
È troppo tardi per cercare di proteggermi.
Vivo con loro, e Drogo ha chiaramente riconosciuto il mio nuovo legame con la famiglia Bartholy...
Vorrei potermi confidare, chiedere consiglio a Sarah, ma so che è qualcosa di cui non posso parlare con lei.
Quindi eccomi qui, seduta tutta sola nella mia stanza.
Non posso fare a meno di pensare a lui, non sapendo come fare ad avvicinarmi.
Peter è come una cassaforte in acciaio, fredda e segreta, colma di tesori nascosti.
Devo solo trovare la chiave...
Più facile a dirsi che a farsi.

Improvvisamente mi viene un'idea.
E se lo invitassi a un concerto?
Dopotutto, ama la musica più di qualunque altra cosa.
Gli potrei dire che nessuno vuole venire con me, e che ho paura ad andare da sola.
Non potrà rifiutare!
Devo almeno provare a convincerlo.
Ma che concerto potrei proporgli?
Vorrei farlo uscire dalla sua zona di comfort e portarlo a un concerto rock.
Ci rifletto per un momento, pensando i pro e i contro.
È deciso, andremo a un concerto rock! C'è un gruppo abbastanza conosciuto che suonerà a Mystery Spell questo week-end.
È la mia opportunità!
A mio avviso, è il miglior compromesso tra quello che ascolta abitualmente e quello che ho voglia di ascoltare io.
E poi, gli farà bene sentire qualcosa di diverso dalla musica classica!

Mi dirigo verso la sua stanza con passo deciso. Busso alla sua porta.
Lui apre immediatamente.
Rimango impressionata dalla sua bellezza e dalla sua aura misteriosa.
Nel vedermi, i suoi occhi si addolciscono.
P:" Grace... Che posso fare per te?"
G:" Vorrei chiederti una cosa... Per favore, prima di dire di no, fammi finire..."
Solleva un sopracciglio, in attesa che continui. Almeno ho la sua attenzione.
G:" Ok. C'è un concerto a cui vorrei andare, ma non ho nessuno che mi accompagni... Siccome ho paura ad andare da sola, e visto che a te piace la musica, che ne diresti di venire con me?"

Ecco, l'ho detto! Lo guardo, un pó ansiosa. Sembra rifletterci.
(Dì di si, dì di si...)
P:" Sembra che non sia proprio in grado di rifiutarti nulla... Ok, andiamo a questo concerto. Ma di che si tratta, esattamente?"
G:"...Rock."
Peter mi guarda, visibilmente sorpreso, poi un sorrisetto malizioso appare sulle sue labbra.
P:" Rock? Vuoi proprio mettermi alla prova, vero?"
G:" Sono sicura ti piacerà! Il gruppo è veramente grandioso!"
P:" Ne dubito..."
Tiro fuori la lingua e lui si mette a ridere. Sono così felice che abbia accettato!

G:" Appuntamento a sabato alle 18. Andiamo insieme?"
P:" Non ti lascerei andare da sola. Prenderemo la macchina di Drogo."
G:" Grande! Non vedo l'ora!"

Il mio entusiasmo sembra divertirlo, e non riesco a trattenere un sorriso. È così raro vedere Peter felice che mi godo il momento, incapace di distogliere lo sguardo.
P:" Volevi dirmi qualcos'altro?"
Arrossisco. Forse l'ho fissato troppo a lungo...
G:" No, spero solo che ti piaccia. Ora mi preoccupo..."
P:" Non preoccuparti. Sono certo che anche un concerto rock sarà piacevole, in tua compagnia."

Non posso impedirmi di arrossire. Ha appena ammesso che gli piace passare il tempo con me?

G:" Ci vediamo, allora..."
Mi fa un sorriso mozzafiato, gli occhi verdi brillanti di complicità, per poi chiudere la porta della sua camera.
Mi appoggio contro il muro del corridoio, la mano sul cuore.
Sta battendo selvaggiamente!
Devo davvero smettere di trovarmi sull'orlo della tachicardia ogni volta che lo vedo...
Non deve fare troppo bene alla mia salute!

Torno nella mia camera, tutta eccitata.
Si può dire sia un appuntamento, no?
Mi chiedo se dovrei chiamare Sarah. Credo che dirle che andrò a un concerto, da sola con Peter, la infastidirebbe e basta.
Meglio non dirle niente...
Lancio un'occhiata al telefono.
Mi sento un pó in colpa.
Spero solo che non lo venga a sapere da altri...
Sospiro. Mi spiace non andare con lei, ma, allo stesso tempo, potrebbe essere la mia unica occasione per avvicinarmi a Peter.
Sento che non riuscirò ad addormentarmi.
Sono troppo eccitata!

Improvvisamente, il dolce suono di un piano si addentra nella mia stanza e delizia le mie orecchie.
La melodia è soave e allegra, diversa da quelle che Peter suona abitualmente.
Sembra essere felice, e io lo sono con lui.
Vorrei che, da adesso, suonasse sempre questo tipo di musica: calma, serena e gioiosa.
Forse sta suonando per me?
Non dovrei farmi troppi film...
Ascolto, felice, e poco a poco, senza rendermene conto, mi addormento. 

Is it love? PeterWhere stories live. Discover now