Capitolo 3 - parte 10 "A riposo"

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Devo ammettere di essere piuttosto contenta di essere tornata a casa. Preferisco rimanere nella mia bellissima camera, piuttosto che in un letto d'ospedale...

Mi metto il pigiama e mi infilo tra le lenzuola morbide e setose, sospirando di piacere.
Mi spiace lasciare Sarah a occuparsi della festa da sola. Ma devo riposare, se voglio rimettermi velocemente in piedi.
Per di più, i fratelli Bartholy non mi hanno lasciato scelta!
Oggi rimarrò a casa, perché si sono rifiutati categoricamente di farmi uscire.
Da quando sono svenuta, mi stanno trattando come fossi fatta di cristallo.
Peter si è anche offerto di portarmi nella mia stanza!
(Non sono una principessa indifesa!)
Ok, forse un pó... Ho dei poteri, e so come occuparmene. Ma vedere delle anime perdute non aiuta le mie abilità di difesa.
Soprattutto rispetto a dei vampiri!

Rimango un pó a letto, senza fare nulla, lo sguardo vuoto.
Sento che mi annoierò velocemente...

Improvvisamente sento battere alla finestra.
Mi alzo in fretta, cercando di capire di che si tratti.
Sorrido felice nel vedere la mia adorabile civetta.
Bussa alla finestra con il suo becco. Mi alzo per aprirla, contenta per questa visita inattesa.

G:" Allora, Piuma, qual buon vento ti porta? Non ti vedo da un pó. Mi sei mancata!"
Percependo il mio entusiasmo, la civetta si avvicina e strofina la testa contro la mia.
La morbidezza delle sue piume è incredibile!
La civetta si posa sul bordo del mio letto. Ne approfitto per accarezzarle dolcemente la testa.
G:" Sai, oggi non mi sento troppo bene... Sono svenuta, ti rendi conto?"
Forse me lo starò immaginando, ma ho l'impressione che la mia amica piumata sia preoccupata.
G:" Non preoccuparti troppo, sono solo un pó stanca. Non è facile vedere fantasmi tutto il tempo!"

Come per divertirmi, inizia a volare per la stanza facendo piroette.
Non posso impedirmi di ridere.
È proprio in questo momento che Peter entra nella stanza, tenendo in mano un vassoio con del the e della torta.
I suoi occhi si spalancano alla vista della civetta.
Lei smette di volare in giro e ridiscende sulla finestra, pronta ad andarsene.

P:" Cosa... che cos'è?"
G:" Peter, lascia che ti presenti Piuma. Siamo amiche da parecchio tempo."
P:" Sei amica di... una civetta?"

Su queste parole, la civetta vola attraverso la finestra e scompare in cielo.
Sono un pó delusa dal fatto che se ne sia andata così in fretta, ma sospetto non le piacciano gli sconosciuti.
Peter si passa una mano fra i capelli, mentre un sorriso si forma sul suo bel viso.
Mi guarda e inizia a ridere leggermente.
P:" Non finirai mai di sorprendermi, Grace..."

Poggia il vassoio sul comodino e si avvicina.
Sento già il mio cuore accelerare.
Mi passa dolcemente una mano sulla guancia, poi sulla fronte.
Il contatto con la sua pelle fredda è tanto piacevole da farmi chiudere gli occhi per un istante...
P:" Sei ancora un calda. Non dovresti alzarti dal letto..."

Come un automa, mi dirigo verso il letto e mi stendo. Non voglio farlo preoccupare ancora di più.

P:" Grazie, Grace. Riposati, per favore... Ci hai davvero fatti preoccupare."
Il mio cuore si scalda al pensiero che fosse tanto preoccupato per me.
Gli sorrido calorosamente.
G:" Credo che ciò che è accaduto alla casa abbandonata mi abbia sfinita..."
P:" Si, l'ho pensato anch'io. Cos'è successo esattamente in quella casa...?"

Is it love? PeterOù les histoires vivent. Découvrez maintenant