Capitolo 4 - parte 7 "Distanza"

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L:" Ti posso parlare, Grace?"

Comunque, se non accetto non smetterà mai di scocciarmi, causando problemi di fronte a tutti... Preferirei evitare di attirare l'attenzione, ma ne ho avuto davvero abbastanza di lui!

G:" Va bene, ma che sia breve. Ho altre cose da fare! Andiamo verso uno degli scaffali della biblioteca, così non potrai fare nulla di sospetto."
L:" Non ne ho intenzione..."
G:" Ah no? Che novità!"

Sospira e mi indica la strada, la sua grande schiena a guidarmi fra gli scaffali di questa bellissima biblioteca.
Si ferma solo quando siamo da soli per poi voltarsi verso di me, l'aria decisa.

L:" Mi spiace per quello che è successo l'altra volta."
G:" Sei specializzato nelle scuse, eh? Perché la prossima volta non eviti semplicemente di fare questo genere di cose?"
L:" Non volevo farti del male. In realtà, volevo proteggerti!"
G:" Credi davvero che ci cascherò?"
L:" Ma è la verità! Non posso lasciarti sola ad affrontare quelle... bestie!"

La smetterà mai?!
Non sopporto più di ascoltare certi insulti verso le persone che ormai considero parte della mia famiglia!

G:" Mi hai chiesto di parlare solo per insultare i miei amici? Sto davvero perdendo il mio tempo..."

Proprio quando sto per andarmene, mi afferra per il braccio.

G:" Se cercherai di impedirmi di andarmene, giuro che mi metterò a gridare."
L:" Non sarà necessario. Non ti seguirò più, Grace. Ma sappi che, se avrai bisogno di me, ci sarò."

Beh, questo è il colmo!
Ora mi offre il suo aiuto?

G:" Quante volte dovrò ripetertelo, Loan? Non sono in pericolo!
Sto bene, i fratelli Bartholy sono brave persone. Come faccio a farti capire che non sono dei mostri?"

Sospira e si appoggia contro uno degli scaffali.
Sembra davvero esausto.
Perché insiste in questo modo?

L:" Non c'è nulla che tu possa fare, Grace. Mi spiace davvero che ti sia ritrovata in mezzo a tutto questo... Ma se ti rifiuti di andartene, finirai per farti male..."

Sto sognando o è una minaccia?

L:" Se rimani con loro di tua spontanea volontà, significa che sei come loro... E, in tal caso, non potrò fare niente per te."
G:" Sai cosa, Loan? Vai al diavolo!"

Mentre mi allontano, mi accorgo di Peter.
Il suo sguardo è fisso su di me e sembra davvero turbato.
Ha i pugni serrati e le sopracciglia aggrottate.
Ha sentito tutto?

Prima che abbia il tempo di raggiungerlo, Peter lascia la biblioteca senza una parola.
Che gli è preso?
Loan è alle mie spalle. Continua a fissarmi.
Mi siedo a un tavolo, decisa a ignorarlo.
Non riesco a concentrarmi, turbata dalla reazione di Peter.
Perché se n'è andato in quel modo? Forse non voleva confrontarsi con Loan?
Anche se il suo comportamento è strano, Peter non agisce mai senza un motivo. Sono certa ci sia un'ottima spiegazione.

Is it love? PeterWhere stories live. Discover now