Capitolo 9 - parte 1 "Certezza"

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Non riesco a lasciare gli spartiti.
Mi restano incollati alle mani, come se non volessero tornare nella borsa di Dorothy.
Mille domande mi frullano per la mente. L'albero genealogico di Dorothy diventa improvvisamente di vitale importanza.
Se suo nonno le ha dedicato questo spartito ("alla mia nipotina adorata..."), Dorothy è una discendente di Stelian.
Non c'è alcun dubbio, ne ho la prova inconfutabile di fronte a me: Peter e quella snob appartengono alla stessa famiglia!
Sento di essere incappata su una bomba, qualcosa che potrebbe cambiare tutto.
Faccio un profondo sospiro e decido di mettere via i fogli ma, all'ultimo momento, ne tengo uno e lo infilo nella mia borsa.
Potrebbe sempre tornarmi utile.
Non si sa mai...

Sto per andarmene, quando sento le voci di Peter e Dorothy avvicinarsi alla porta.
Torno indietro, impotente e in preda al panico, e corro a nascondermi dietro una delle prime gradinate.
Non ho la minima intenzione di farmi trovare qui!
La porta si apre, lasciandoli entrare.
(Eccoci di nuovo! Sempre a ritrovarmi in situazioni che preferirei lasciare ad altri!)

Dorothy:" Una piccola pausa caffè è l'ideale per rimettersi al lavoro!"

Mi piego al massimo per non farmi notare.
Sono furiosa. Proprio la mia fortuna.
Ritrovarmi qui con Peter e la sua amica. Me ne sarei dovuta andare prima!
Bel lavoro! Ora sono bloccata qui e non so neanche per quanto...

Dorothy:" Mi domando perché tu non beva mai caffè! Come fai a essere sempre così pieno di energie?"
Peter:" A ognuno il suo... Io attingo la mia forza dal profondo del mio essere."
Dorothy:" Abbiamo lavorato bene oggi. Credi che sia stata all'altezza al nostro concerto, venerdì scorso?"
Peter:" Hai suonato perfettamente!
Intonata, a ritmo. Continui a fare sempre più progressi, davvero."

La banalità dei complimenti di Peter mi fa venire voglia di vomitare, anche se ovviamente mi trattengo.
Sollevo leggermente la testa per osservarli.
Dorothy lo sta fissando a bocca aperta, colpita dalle sue parole.
Che spettacolo orrendo!
Decisamente il peggiore a cui abbia mai assistito!

Peter:" Ripetiamo l'ultimo pezzo?"

Dorothy annuisce e posa nuovamente le dita sulla tastiera.
Mentre suonano a quattro mani, io sono piegata a quattro zampe!
(Quanta armonia fra noi!)
Non riesco a levare lo sguardo dallo spartito, gli occhi fissi sul nome di Stelian Rakoczy.
Come se potesse aiutarmi a trovare una soluzione a questo enigma!
Si può dire che sia stato lui a mettermi in questa situazione, anche se riconosco che me la sono andata a cercare.
Sarei venuta qui anche senza di lui.
Di sicuro mi farà male la schiena, ma mi sono imbattuta in una miniera d'oro.
Si tratta di un'informazione di importanza fondamentale, anche se dovrò fare qualche ricerca per essere sicura.
Ma per questo avrò bisogno di aiuto.
Dovrei parlarne con Peter.
Dopotutto il mio vampiro è nella posizione migliore per chiarire questo mistero, poiché riguarda suo fratello e la sua amica.
Ma temo sia un pò occupato, al momento!

La musica si ferma. Finalmente!
Apro la borsa per mettere via lo spartito, pronta ad andarmene e contenta di abbandonare questa posizione scomoda.
Ma, nella fretta, faccio cadere il contenuto della borsa con un tonfo sordo, rovesciando per terra i miei quaderni e i miei trucchi.

Dorothy:" Cos'è stato? C'è qualcuno?"

Sono fritta!

Peter:" Non lo so. Veniva da laggiù."

Non mi resta altro che manifestarmi: sembrerei ancora più stupida nel farmi trovare raggomitolata a terra.
E io che credevo di essere un'ottima detective...

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