Capitolo 8 - parte 8

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La mattina, nel risvegliarmi, sento qualcuno ai piedi del mio letto.
Mi alzo di scatto e riconosco la piccola figura di Lorie, seduta a gambe incrociate sul letto.
Sono delusa. Se doveva esserci qualcuno sul mio letto, avrei preferito fosse Peter!
Sarebbe stato decisamente più piacevole!

La bambina mi osserva con i suoi grandi occhi chiari, e so già che la mattinata non sarà facile.
(Puoi dimenticarti di riposare, Grace. Non è nel programma di oggi).

Lorie:" Stamattina possiamo iniziare a giocare a quel gioco che piace a te. Va bene?"

(Ho davvero scelta?)
Brontolo, seppellendo la testa sotto le coperte. Non voglio alzarmi.

Grace:" Che gioco?"
Lorie:" Quello che ti fa trasformare i miei peluche. In ogni caso, non hai scelta. Altrimenti..."

(Che dicevo?)

Grace:" Altrimenti... cosa?"
Lorie:" Altrimenti ti farò fare colazione a modo mio: sottaceti in una ciotola di latte che sarai costretta a ingoiare."

La sento avvicinarsi.
Improvvisamente il morbido lenzuolo che mi tiene al caldo inizia a scivolare ai piedi del mio letto.
Lorie scoppia a ridere, orgogliosa del suo scherzetto.
Le sue risate riempiono la stanza, ma io non trovo la situazione divertente.
Questo genere di risveglio non è l'ideale per iniziare la giornata.
Non mi muovo, nonostante ora mi sia impossibile tornare a dormire.
Pur di non dargliela vinta, chiudo gli occhi e fingo di dormire.
Ma Lorie inizia a saltare sul letto, scuotendomi.

Lorie:" Forza! Alzati, pigrona!"

Costretta ad alzarmi, inizio a prepararmi con fatica.
La mia faccia la dice lunga sul mio umore, cosa che fa ridere Lorie.

Lorie:" Che faccia! Sembri uno zombie."
Grace:" Grazie. Molto gentile."

Lorie non mi presta attenzione e continua a saltellare sul posto, felice.
(Da dove prende tutta questa energia, di mattina presto?)

Lorie:" Ho un'idea! A ogni pupazzo cucito, ti dirò un segreto su Peter. Come l'altra volta."

Nonostante non mi senta entusiasta quanto l'ultima volta, accetto comunque di seguirla nella sua stanza, come una sonnambula.
Da quando Peter ha deciso di aprirsi e far luce sul suo passato, non sono certa che questo giochino valga la candela.
Ma sono al maniero per occuparmi di Lorie, quindi ogni tanto devo giocare con lei.

Lorie:" Dai, svegliati! Ci divertiremo!"

Lorie mi lancia il suo unicorno rosa sulla faccia, poi spinge verso di me la scatola da cucito.

Lorie:" Fallo il più spaventoso possibile!"

Lorie ride istericamente all'idea che il suo pupazzo sarà finalmente in armonia con la sua fantasia.
Prendo un pó di filo e un ago e mi metto a lavoro.
Una volta finito, le restituisco il gioco, così che possa ammirare il risultato.
Lorie lo afferra e lo esamina da ogni angolo.

Lorie:" Grande! Adesso potrebbe far paura anche ai morti!"

(Sembra che la mattina non stia partendo malissimo. Almeno, non per Lorie!)

Lorie:" Il duro lavoro merita una ricompensa. Ecco la prima informazione: Peter nasconde delle sacche di sangue nel suo armadio."

Inarco le sopracciglia.
Sacche di sangue? Ci credo poco ma, dopotutto, non ho mai aperto l'armadio di Peter.

Grace:" Cosa? Davvero, Lorie..."
Lorie:" Ma sì! È vero..."

Mi lancia immediatamente un secondo pupazzo.
Lo prendo al volo.

Per tutta la mattinata ho cucito una dozzina di toppe sui suoi vari pupazzi, cercando di renderli tutti il più spaventosi possibile.
Nel frattempo ci siamo spostate nella sua cabina armadio, dove lei si è divertita a vestire le sue bambole, mentre io le trasfiguravo.
In cambio, ho scoperto che Peter aveva un cane di nome Crucifix, che dorme con le calze e che in un'altra vita era una donna.
E io continuo a stare al gioco, giusto per accontentare la bambina.
Un pó infastidita, applico un quadrato di stoffa sull'occhio dell'ennesimo pupazzo, dandogli un'aria da pirata, per poi mostrarlo a Lorie.

Lorie:" Non male... Ecco un'altra informazione: Peter sta scrivendo una grande sinfonia che si chiamerà Lizabeth."

Una sorda angoscia si impadronisce di me. Una sorta di malessere si espande tra le mie vene, e ho la sensazione di crollare.
Se per gli altri "segreti" ero certa non ci fosse nulla di vero, in questo caso non ne sono poi tanto sicura, e mi fa male pensare che potrebbe essere vero.
Lorie scoppia a ridere.

Lorie:" Hai creduto a tutto quello che ti ho detto? Vedessi la tua faccia!"

Certo che no, non ho creduto a nulla. Almeno finora...

Lorie:" Dai, un ultimo pupazzo e stavolta ti dirò qualcosa di vero. Promesso!"

Guardo Lorie, un pó sospettosa.
Non è tipa da mantenere le promesse. Ancora meno con me...
Di malavoglia, prendo il pupazzo e gli faccio subire lo stesso trattamento degli altri, anche se non riesco più a metterci il cuore.
Finora il gioco di Lorie è stato piuttosto divertente, ma ora mi sento invadere dalla tristezza...
Passo il peluche a Lorie, perché lo esamini.

Lorie:" Non è buono come gli altri, ma può andare."

Faccio un profondo sospiro, cercando di mantenere la calma, cosa non sempre facile con Lorie.

Lorie:" Ti meriti questo segreto.
Da quando sei diventata la mia tata, Peter ha ritrovato qualcosa che aveva perso da tanto tempo..."
Grace:" Cos'ha ritrovato?"
Lorie:" Qualcosa di molto importante! Il suo sorriso. E io sono contenta che l'abbia riavuto."

Le rivolgo un sorriso, commossa.
Stavolta sono sicura che mi abbia dato un'informazione vera.
Anche se Lorie si è divertita a prendermi in giro per tutta la mattina, quest'ultima informazione mi dà un raggio di speranza.

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