Capitolo 6 - parte 4 "Si chiamava Lizabeth"

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Ho passato una buona nottata, cullata dalle melodie di Peter che hanno infestato tutti i miei sogni.
Temevo di non riuscire a dormire a causa della mia caviglia.
Ma, contrariamente a quel che pensavo, non mi ha neanche fatto male.
La melodia di Peter ha agito come un balsamo sulla mia caviglia, ed è riuscita ad alleviare il dolore.
Stamattina, all'alba, sento la porta aprirsi e vedo Peter fare silenziosamente capolino per controllarmi.
Si avvicina lentamente per baciarmi con dolcezza.
Rispondo con piacere, anche se ancora mezza addormentata.

Peter:" Devo andare alla facoltà, ma non potevo uscire senza controllare come stessi."
Grace:" Ho dormito bene. Le tue melodie mi hanno accompagnata nel sonno."
Peter:" Sono contento di averti aiutata a dormire. Sfortunatamente oggi non posso restare a casa. Ho una lezione di piano che non posso saltare.
Prenditi cura di te. Fai attenzione."

Nella penombra, si china verso di me e mi dà un ultimo bacio sulle labbra, per poi uscire dalla stanza. Il suo profumo di bosco permane nella stanza.
Non posso dimenticare i suoi occhi verdi scintillanti, mentre rimango stesa nella mia camera buia. Vorrei tanto restasse con me, per prendersi cura di me come ieri sera.
Sono ancora turbata dai suoi baci, quando sento qualcuno bussare alla porta.
(Che Peter abbia cambiato idea?)

Drogo:" Buongiorno, cosina!"

(Oh no, purtroppo è solo Drogo).

Drogo:" So che non stai dormendo: ho visto Peter uscire dalla tua stanza. Preferisci the o caffè, per colazione?"

Ma che piacevole sorpresa.
Non mi aspettavo che Drogo si sarebbe occupato della mia colazione. Sono decisamente sconvolta!

Grace:" Un the sarebbe perfetto. Grazie."
Drogo:" È Peter che devi ringraziare."

Lo sento sospirare mentre esce.
Mi pareva strano che Drogo facesse qualcosa per me.
Sembra proprio che Peter non gli abbia lasciato scelta...
Mi sembra di essere trattata come una principessa nel suo reame.
Non sono abituata a farmi servire, ma devo ammettere che è piuttosto piacevole.
Potrei abituarmi velocemente.
Sogno a occhi aperti... quando sento bussare di nuovo.
(Questi Bartholy sono decisamente troppo veloci!)
La porta si apre su Lorie, che tiene in mano un vassoio con dei muffin e tè di ogni tipo.
È strano, sembra un angelo.

Lorie:" Mi è stato detto di portarti questo."

Mi siedo sul letto, cercando di non far male alla mia caviglia.

Grace:" Grazie, Lorie!"
Lorie:" È normale. Ti fa male la caviglia. Fortunatamente tutti i miei giocattoli sono a questo piano!"

Metto un freno al suo entusiasmo.
Immagino già i pensieri di Lorie e il programma folle che avrà elaborato nella sua testolina.

Grace:" Si, ma devo anche riposare. Ordini del dottore."

Lei tira le tende e la luce del giorno invade la stanza.
È troppo forte per i miei occhi, ancora abituati alla penombra.
I suoi occhioni mi fissano mentre mangio i muffin e sorseggio il mio tè. Sembra trovare tutto questo molto misterioso.
A meno che non ci sia dell'altro...

Lorie:" Mangi troppo lentamente... I miei peluche si annoiano nella mia stanza."

(Almeno è stata chiara!)

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