Capitolo 4 - parte 1 "Perché mi seguivi?"

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Stavolta ne sono sicura, qualcuno si nasconde nell'ombra alle mie spalle. Sono terrorizzata.
Sono troppo spaventata per cercare di seminare la persona che mi segue.
Mi dirigo velocemente al maniero.  Do un'occhiata alle mie spalle.
Mi segue ancora!
Cosa devo fare?
È la prima volta che mi trovo in una situazione del genere.
Mi sembra di essere in un film.
Dovrei sbrigarmi, ma mi tremano le gambe...
Chi porrebbe mai seguirmi in questo modo? E se fosse uno dei Discendenti mandato a uccidermi? O per seguirmi al maniero e liberarsi dei Bartholy?

Improvvisamente un'ombra appare accanto a me: alta, capelli neri, due occhi verdi incastonati in un volto magnifico... Peter!

Mi guarda senza dire una parola e si precipita verso il mio inseguitore.
La mascella serrata, lo sguardo duro, l'espressione fredda e determinata.
Si avvicina rapidamente alla sua preda. Io lo seguo, senza sapere bene cosa fare.
Ora che Peter è qui mi sento molto meglio. Nonostante la sua espressione sia parecchio terrificante, so di non aver nulla da temere.
Con una velocità impressionante, afferra l'uomo nascosto nell'ombra e lo spinge violentemente contro il muro.
Sembra fare un grande sforzo per mantenere la sua apparenza umana.
Gli giro intorno per vedere di chi si tratti.
Quando riconosco la persona, la mia mascella quasi cade a terra.
Loan!

P:" Basta giocare, Loan! Che problema hai?"
Tiene il quarterback premuto contro il muro, sollevandolo senza sforzo con una mano sola.
Loan lo fissa, imprecando a denti stretti. È davvero in una pessima situazione, e la cosa non gli piace.

L:" Levami le mani di dosso, mostro!"
Peter ignora il suo commento e schiva con facilità i tentativi di Loan di colpirlo.
P:" Ti lascerò quando avrai risposto alla mia domanda. Perché seguivi Grace?"
L:" Non ti riguarda, ok?"
P:" Al contrario, mi riguarda eccome."
Preme violentemente Loan contro il muro. La sua testa sbatte contro i mattoni.
Intervengo. Non voglio che Peter gli faccia del male, potrebbe ritorcerglisi contro.

G:" Peter, lascialo. La violenza non porta a nulla..."
Peter si volta, visibilmente sorpreso dal mio intervento.
Per un attimo i suoi occhi brillano di rosso.
Si calma a poco a poco, e i suoi occhi riprendono un colore normale. Mi ignora.
P:" Mi vuoi rispondere?! Perché la stavi seguendo?"

La voce é glaciale, fredda come il vento d'inverno.
Anche se sta dalla mia parte, non posso fare a meno di rabbrividire.
Di solito Peter è molto calmo, controlla la sua rabbia...
Questo suo lato più cupo e violento mi affascina e spaventa al tempo stesso.
L'espressione che Loan ha sul volto è di puro disgusto.
Sono certa di una cosa: è convinto che Peter non sia umano.

Mi avvicino ai due.
Voglio anch'io delle risposte.
Dopotutto sono la prima interessata in questa storia!
Determinata, pianto i miei occhi in quelli di Loan.
Lui distoglie lo sguardo da Peter e mi osserva per un momento.
Vedo un sentimento diverso passare nei suoi occhi.
Che stia iniziando a dubitare anche di me?

G:" Loan, mi hai messo davvero paura! Per favore, rispondi alla domanda di Peter..."
Le mie parole sembrano toccarlo, leggo del dubbio nei suoi occhi blu.
G:" Perché mi seguivi?"
Mi osserva un attimo senza dire nulla, poi chiude gli occhi, come ad abdicare.
L:" Ti ho seguita perché so che nascondete qualcosa. Sembri la meno pericolosa del gruppo."
Lo guardo, sorpresa, forse anche un pó ferita.
Così sarei la preda facile?

G:" Perché ti ostini, Loan? Non ti abbiamo fatto nulla di male!"
Non pare del mio stesso avviso.
Sposta nuovamente lo sguardo su Peter, e il rancore pervade i suoi occhi.
L:" Sei stata raggirata, Grace. Se credi che queste creature non ti faranno nulla di male, è perché ti stanno manipolando."
G:" Queste creature?"

Non mi piacciono i suoi termini.
Peter non è una "creatura"...

P:" E che intenzioni avremmo, secondo te? Che 'creature' saremmo, esattamente?"
L:" È ciò che scoprirò."

Trattengo il fiato.
Quindi era tutto vero...
Gli esseri sovrannaturali di questa città sono in pericolo.
Perché Loan ha deciso di partecipare a questa guerra?
Perché odiare in questo modo i Bartholy?

G:" Ma chi ti ha messo quest'idea in testa, Loan? Lo sai che non ha alcun senso..."
Si volta verso di me, ringhiando.
L:" Ti ho già seguita l'altra volta, alla casa abbandonata a ovest della città. Ho visto cos'è successo. Non vorrai farmi credere che tutto questo è normale?!"

Mi ha seguita?! Cos'ha visto, esattamente? Ha visto i fantasmi, o solo la mia reazione a loro?

L:" Credevo tu fossi umana, Grace. Ora ho dei grossi dubbi anche su di te. Altrimenti perché accettare di vivere con loro. Tutti sanno che non sono normali..."
G:" Hai davvero visto troppi film, Loan! Nulla di ciò che dici ha senso..."
L:" Continua a prenderti gioco di me, non cambierà nulla!"
G:" Ma perché te la prendi con noi? Si può sapere che ti abbiamo fatto?"

La mia voce è debole.
Sono davvero sorpresa dalla sua aggressività nei confronti miei e di Peter.
Mi guarda un attimo senza dire nulla, ma vedo che i suoi occhi si sono addolciti.

L:" Non ti voglio fare alcun male, Grace. Voglio solo proteggere la gente della mia città e conoscere la verità."
P:" La verità, Loan, è che non facciamo nulla di male."
Peter lo lascia e lo riposa al suolo, in un silenzio mortale.
Si allontana un pó e si piazza tra Loan e me, a proteggermi.
P:" Loan, smetti di seguire Grace. Potrai anche avere un problema con me e i miei fratelli, ma lei lasciala fuori."
Loan fa ruotare i muscoli delle sue spalle, come a darsi un pó di contegno dopo il trattamento subito da Peter.
L:" Farò ciò che è necessario per proteggere questa città da ciò che potrebbe minacciarla."

Crede di essere il supereroe di un cartone animato incaricato di liberare il mondo dai cattivi?
Dio! Loan è davvero stupido...

P:" Ti credi una specie di supereroe? Cresci un , Loan... Non siamo tuoi nemici. Non vogliamo fare del male a nessuno. Magari non ti piacciamo, ma lasciamo le cose così."

Peter mi si avvicina e mi passa un braccio attorno alle spalle.
Mi rendo conto che sto tremando un pó.
Il suo profumo mi avvolge immediatamente, rassicurandomi.
Mi sento a casa con lui.

Ci allontaniamo senza voltarci, ma in fondo a me so che questa storia sfortunatamente è appena cominciata...
Durante il tragitto Peter non dice una parola.
Ma ho mille domande che mi frullano per la testa.
Che ci faceva lì, pronto a soccorrermi? Cosa pensa di tutto questo? Cosa dobbiamo fare?

G:" Peter, sono un pó preoccupata per tutto questo..."
P:" Ne parleremo in presenza di Nicolae. La questione riguarda tutti."

Arriviamo rapidamente a casa.
Peter si ferma e mi guarda, preoccupato.
P:" Vado a riunire gli altri. Dobbiamo dir loro cos'è successo. Loan ci sta mettendo tutti in pericolo..."
G:" Certo capisco."
P:" Ci ritroviamo in soggiorno."

Annuisco, entro in casa e vado dritta in soggiorno.
Mi sento in ansia.
Come reagiranno gli altri?
Vorranno cacciarmi?



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