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Jungkook's pov

Quella mattina, come concordato con gli altri avevo mandato dei messaggi a V. Ero andato a scuola e dopo aver salutato un dormiente Jimin, avevo deciso di seguire attentamente le lezioni senza pensare per nulla al cellulare.
"Devo impegnarmi quest'anno se non voglio rimanere indietro per gli esami di mid-term"
Pensai, mentre camminavo per i corridoi con la mia classe per dirigermi nella palestra scoperta. Quella era un'ora condivisa anche col corso di Hobi, quindi avremmo potuto scambiare qualche parola, anche perché il professore non era poi così severo e si allontanava spesso lasciandoci la possibilità di svagarci.

« Allora Kookie, come sta procedendo il nostro piano? » mi chiese come sempre sorridente il ragazzo dai capelli arancioni.
« Ora che mi ci fai pensare non accendo il cellulare da stamattina. » e così dicendo lo tirai fuori dalla mia tasca per controllare se avesse risposto.

V aveva risposto giusto qualche minuto prima che io prendessi il cellulare per replicare

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V aveva risposto giusto qualche minuto prima che io prendessi il cellulare per replicare.
« Mi raccomando, Jungkook, non fare commenti troppo fuori dalle righe perché lui deve credere che tu sia gay. Modera le parole e assecondalo, anche se questo significa mentire non fa nulla. » disse poi lo hyung, sibilando le ultime parole « Deve pagare per quello che ha fatto a Nam e Jin... »
Sospirai e notai che il mio interlocutore aveva visualizzato il mio messaggio da cinque minuti ormai, e non mi aveva risposto.
« Oggi mi vedo con Yoongi. » ad un certo punto Jimin interruppe la nostra conversazione.
« Che felicità, almeno non dovrò più sentirti sclerare dietro di lui! » risi dandogli una pacca sulla spalla, notando la sua espressione. « Cosa c'è Jiminie? Sembri preoccupato... Finalmente è la tua occasione per conoscerlo, dovresti essere super eccitato adesso, no? » continuai.
« Sì è solo che ho paura del suo giudizio. Sapete come sono... E se lui fosse come una di quelle vecchie ajumma intolleranti? ».

Effettivamente, soprattutto negli ultimi tempi la Corea del Sud era diventata invivibile ogni qualvolta c'era un Pride: proteste, persone barricate letteralmente per le strade per porre fine allo "scempio", persone di tutte le età, ma soprattutto anziane, ad urlare e dimenarsi contro quelle persone secondo loro "contro natura".

« Chim, non conosco Yoongi ma posso assicurarti che non lo sembra, almeno da come ti scrive. E poi tu sei apertamente gay, penso lo sappia... Se non avesse voluto avere nulla a che fare con te, non avrebbe accettato la vostra collaborazione. » cercai di confortare il biondo passandogli piano una mano sulla schiena, ritmicamente.

« Comunque ragazzi, visto che tra poco è il mio compleanno stavo pensando di dare una festa a casa mia. Voi ci sareste? Avrei bisogno di una mano ad organizzare tutto visto che i miei genitori non ci saranno, ed eventualmente potreste anche dormire da me. » ci informò il ragazzo dai capelli arancioni, mettendo le sue due braccia attorno ai nostri colli, con fare amichevole e scherzoso.
« Questo vuol dire che dovremmo fermarci anche a pulire dopo immagino... » dissi con una espressione poco felice, al solo pensiero di dover riordinare una casa immensa come quella di Hoseok mi veniva un mal di testa assurdo. Ma non potevo di certo lasciarlo da solo, così lanciai una occhiata a Jimin, che parlò per me « Ci stiamo... MA! Ci devi offrire la cena il giorno dopo. »
Hoseok ci abbracciò fortissimo cacciando un urletto contento « Tutto per i due miei piccolini! »
La voce del nostro professore di sport mi riportò alla realtà, e purtroppo la nostra lezione era ormai giunta al termine. Io e Jimin salutammo il nostro amico e tornammo alla nostra classe.

time skip - afternoon, ore 16.00

Jimin's pov

Avevo optato per un abbigliamento abbastanza sobrio. Non avevo assolutamente la minima intenzione di apparire come uno che sprizzava omosessualità da tutti i pori (anche se in realtà lo ero, circa), almeno per i nostri primi incontri. Avevo dei pantaloni neri molto attillati e una maglietta a righe bianche e nere orizzontali.
Yoongi mi aveva mandato subito dopo pranzo il suo indirizzo ed alle 16 in punto ero davanti alla porta di casa sua, in legno scuro. Abitava in un condominio nemmeno tanto distante da casa mia. Suonai il citofono e il ragazzo mi fece entrare.

Il suo appartamento era davvero carino, dovevo ammetterlo: mobili di legno e pareti bianche, divani neri che davano al tutto un tocco di classe.
« Ti va bene se saliamo al mio studio? Lì ho tutti gli attrezzi per registrare già pronti, così almeno non spostiamo tutto! » mi chiede il ragazzo e io annuisco prontamente. Ha indosso dei pantaloni di tuta larghi ed una felpa della "mastermind" nera, anch'essa molto larga.

È davvero figo.

« Nessun problema Yoongi. Casa tua è davvero bella! » dico poi affrettandomi a seguirlo mentre sale le scale. Lui accenna un 'mh' soffuso e mi apre la porta del suo studio.
Come avevo già potuto immaginare vi era un grande computer, delle casse altrettanto grandi, vari microfoni e una videocamera su di un tavolo puntata su di un telo nero morbido.
Posso percepire un po' di imbarazzo fra di noi, ma è normale, alla fine è la seconda volta che ci vediamo - anzi, direi la prima, visto che alla festa di Eddie ci siamo scambiati giusto qualche parola.

« Yoongi sei proprio sicuro di volerlo fare? Guarda che non c'è problema, se hai cambiato idea possiamo registr-» non finisco di parlare che subito mi interrompe guardandomi dritto negli occhi.
« Jimin sono sicuro. Voglio farlo. »

Angolo autrice!
Yey finalmente aggiorno anche di qua! Sinceramente sono super contenta che questa storia abbia superato le 100 views ma ho notato che negli ultimi capitoli stanno calando sigh TaT che vi succede?
Also, spero non vi sia dispiaciuto questo focus sulla Yoonmin 😏😜

Ⅴ stands for... | VKook  [BTS Fanfic] Where stories live. Discover now