Speciale 50k

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Che dire... Ragazzi io sono davvero senza parole.
Quando ho cominciato a scrivere questa storia, avevo bisogno di una sorta di piccolo mondo in cui scappare perché stavo passando un periodo poco felice. La scrittura mi ha sempre regalato delle vie di fuga, anche solo per un periodo di tempo molto limitato, e sono davvero felice di poter condividere i miei scleri e scempi con voi.
Vi ringrazio tantissimo per aver commentato questa storia, per aver lasciato una stellina e soprattutto per avermi fatta sorridere di puro cuore grazie alle vostre parole dolci e gentili ❤️ Purtroppo questa storia non potrà durare per sempre e molto presto finirà, ma la ricorderò per sempre e avrà di sicuro un posticino nel mio cuore! Continuerò a scrivere, spero che voi possiate dare lo stesso affetto che avete dato a questa creatura anche alle prossime storie!

Vi lascio alla lettura di questo speciale molto hot 🔥🔥🔥 (anche in occasione del compleanno del nostro Jinnie, mio bias ❤️❤️❤️) inutile che vi dica che c'è un alto contenuto di smut!! Siete avvisati!

생일 축하! 축하해~

Jin era alle prese con il suo amatissimo ma allo stesso tempo odiato libro di Anatomia 2. La sessione invernale era vicina, e in meno di un mese avrebbe dovuto sostenere due degli esami più grossi della sua carriera da aspirante medico, e ciò lo terrorizzava non poco. Così, passava quelle tristi giornate invernali incollato ad una sedia, chino sui libri e costantemente assorto nel mondo di vasi sanguigni, tendini e tanto altro ancora.

L'ennesimo sospiro disperato lasciò le labbra carnose e rosee di Jin, prima di stiracchiarsi sulla sedia, cercando un po' di sollievo da quella posizione statica e stancante. Era quasi una settimana che non vedeva Namjoon, il suo fidanzato, la maggior parte delle volte restava fino a notte inoltrata al lavoro al pub per ricevere qualche soldo in più, e d'altro canto Jin crollava nel mondo dei sogni già alle 23. Si erano scambiati giusto qualche bacio lascivo all'università, con la promessa di chiamarsi nel pomeriggio e parlare un po' prima che il minore iniziasse il suo turno di lavoro.
Così Jin trascorreva il giorno prima del suo compleanno, 4 dicembre: con la testa fra i libri e la mente rivolta a Namjoon, il suo bellissimo e perfetto ragazzo. Chissà cosa stava combinando quella sera a lavoro. Ogni giorno gli capitava una cosa nuova e il minore non vedeva l'ora di raccontarla il giorno seguente a Seokjin.
Il ragazzo dai capelli rosati gettò un occhio al suo cellulare, notando che si erano già fatte le 22.53. Fortunatamente aveva avuto la decenza di cenare, una ciotola di riso e un uovo sbattuto avevano presto saputo soddisfare il senso di fame dello studente, che si era poi rimesso diligentemente sui libri.

Sbadigliando, richiuse allora i tomi voluminosi e si diresse con passo cadenzato e lento verso il suo comodo letto, cosparso di coperte e cuscini caldi. Gli occhi gli si stavano chiudendo tanta era la stanchezza accumulata in quella giornata.
Scostò il piumone per infilarvici poi più veloce di un fulmine, sentendo già il dolce torpore delle coperte avvolgerlo. Chiuse gli occhi, mugolando di piacere, finalmente avrebbe potuto dormire.

O almeno era quello che pensava.

Namjoon si era preso la sera libera, quel giorno, perché stava preparando qualcosa di davvero speciale per Jin. Aveva deciso di aspettare che il maggiore fosse andato a letto per sgattaiolare con passo felpato dentro all'appartamento di cui possedeva una copia delle chiavi per attuare il suo piano malefico.
Erano le 23.35 quando Namjoon si richiuse la porta di ingresso alle spalle, facendo scattare la serratura automatica. Lentamente, con una busta in mano, si recò fino alla camera da letto del suo ragazzo, trovandolo già nel mondo dei sogni: Jin aveva un sonno pesante ed era difficile svegliarlo con dei rumori, ma Namjoon si preoccupò comunque di essere silenzioso.
Si tolse i vestiti, rimanendo solo con dei jeans larghi addosso e una T-shirt con una stampa sopra e sollevò di poco le coperte, giusto il necessario per potervici infilare. Si avvicinò al maggiore, cingendogli un fianco e cominciando a lasciare dei baci umidi sulla sua nuca, accarezzandogli piano l'anca.
«Jinnie... Svegliati principessa...» sussurrò il ragazzo dai capelli castani, continuando a lasciare una scia di baci interrotta solo da qualche morso leggero qua e là. Sentii il maggiore sotto di sé cominciare a muoversi, segno che si stesse svegliando a poco a poco: così Namjoon continuò con la sua piccola tortura, ora baciando il lato del suo collo e passando una mano sotto la maglia del pigiama di Jin.
«Mhmmn... Joon... Sei tornato presto... » mugolò il maggiore, stropicciandosi gli occhi impastati dal sonno, guardando poi con un sorriso sghembo sulle labbra.
«Solo per te, amore mio» Namjoon gli lasciò un bacio profondo sulle labbra, facendolo sospirare di piacere: fu un attimo e lo sovrastò completamente, facendosi spazio fra le sue gambe esili coperte dal largo pigiama.
Jin approfondí il bacio, facendo scontrare le loro lingue calde e scivolose, creando allo stesso tempo frizione con il bacino, strusciandosi contro quello dell'altro. Namjoon cominciò a sentirsi eccitato, già prefigurando quello che sarebbe accaduto dopo. Aprí un occhio per controllare l'orario sull'orologio digitale posto sul comodino: le 23.49. Ancora dieci minuti e sarebbe scattato il giorno nuovo, 4 dicembre.

I due continuarono a baciarsi, sentendosi caldi ed affannati decisero di togliersi lentamente i vestiti, facendoli volare letteralmente per la camera. Namjoon aprí di nuovo un occhio, prima di avventarsi sul suo ragazzo con voracità e constatò che il tempo fosse passato in un batter di ciglia. Le 00.03.
Si staccò dal bacio, per poi sorridere a Jin e cominciare a canticchiare a bassa voce
«Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri mio caro Jin, tanti auguri a te» il tutto mentre tirava fuori dalla busta un vassoio con delle fragole fresche e due coppette, una ripiena di panna montata e una di cioccolato fondente fuso.
Quando il ragazzo dai capelli rosati Vide quello che teneva fra le mani il suo fidanzato quasi non pianse dalla gioia: anche se erano entrambi nudi, il suo unico pensiero adesso non era quello di saltare addosso all'altro, bensí di avventarsi su quelle prelibatezze.

Il cibo prima di tutto.

«Namjoon! Quanto posso amarti?» esclamò felice, allungando una mano per pizzicare una guancia dell'altro. Joon in risposta si sporse per prendere una fragola e immergerla nel cioccolato, portandola poi alle labbra così fottutamente eccitanti e perfette del suo ragazzo.
Jin la morse, assaporando appieno quei sapori così dolci e poi ripeté il gesto che aveva precedentemente fatto il minore con lui.
Presto le fragole finirono, e le due coppette rimasero semi piene di cioccolata e panna.
«Jin sto per fare una cosa molto stupida.» sorrise Namjoon, prima di intingere un dito nella panna e spalmarla sui capezzoli di Jin, che scoppiò in una fragorosa risata non appena poi andò a leccarla via, sporcandosi le labbra.
«Sei uno scemo, Joonie» rise ancora il maggiore, ritrovandosi a prendere la panna restante su di un dito per mangiarla tutta.
«Non si spreca il cibo» ribatté serio Namjoon, sporgendosi per prendere la coppetta di cioccolato. «Scommetto che questo cioccolato sarà buonissimo. Ma sai come sarà ancora più buono?»
«Come?» domandò innocentemente Jin.
«Così » disse Namjoon, cominciando a far colare il contenuto della coppetta sul corpo nudo del suo ragazzo, sporcandogli il petto e l'intimità. All'inizio Jin tirò un urlo sorpreso per la strana sensazione che quel liquido gli aveva procurato a contatto con la sua pelle; poi, quando si fu abituato, cominciò a guardare con occhi pieni di lussuria il suo ragazzo, chinatosi su di lui per ripulirlo.
Namjoon succhiò con avidità i suoi capezzoli, lasciò dei baci volgari e sonori sul suo addome ripulendolo completamente fino ad arrivare alla sua intimità, eretta e pulsante. La prese in bocca, gustandosi il sapore peculiare di Jin mischiato alla dolcezza del cioccolato, cominciando a succhiare con veemenza, facendo gemere il suo partner.
«Cazzo, amore, sei così bravo.» deglutí Jin, passandosi le mani sul basso ventre, su cui c'erano ancora delle tracce di cioccolato. Le raccolse con le dita e fece segno a Namjoon di spostarsi dalla sua intimità, che subito obbedí.
«J-Jin che vuoi fare...» chiese il minore, guardando incuriosito il suo ragazzo, che di rimando ghignò malefico.
Prontamente, Jin avvicinò quelle stesse due dita al suo orifizio e si penetrò, allargando le gambe davanti agli occhi increduli di Namjoon, che subito se lo sentí diventare di marmo.
«Merda Jin, come fai ad essere così eccitante...» si morse un labbro prima di continuare «Ti posso riprendere baby?» e l'altro annuí senza pensarci due volte, concentrandosi solo sul piacere che stava provando in quel momento.

Namjoon afferrò il telefono nella tasca dei suoi pantaloni e in men che non si dica cominciò a riprendere il suo fidanzato intento a masturbarsi. Jin gemeva oscenamente sotto le sue stesse dita, sentendosi quasi esplodere quando aggiunse una quarta falange. I suoi mugolii erano più acuti del solito, forse perché voleva far eccitare ancora di più Namjoon, che si stava letteralmente trattenendo dal saltare addosso all'altro e dal divorare il suo prezioso culo.
«Oppa... Ti prego.. Non ce la faccio più...» Seokjin lo guardò con occhi bisognosi, sapendo cosa suscitasse quel nomignolo nel suo ragazzo.
Come si aspettava, Namjoon non se lo fece ripetere due volte e fermò la registrazione, gettando poi il telefono alla rinfusa sulle coperte. Ogni volta che udiva Jin chiamarlo così, perdeva le staffe.

Fu un attimo e Joon era già dentro Seokjin, a spingersi con forza nel suo culo perfetto e sodo. «Mhhh oppa! Di più!» gemette ancora Jin, ora girato a pancia in giù, con il sedere rivolto verso l'alto, spalmato lungo il basso ventre di Namjoon.
Il minore aumentò il ritmo delle spinte, sentendo le pareti calde di Jin stringersi attorno al suo cazzo in una maniera più che divina. Grugní in modo animalesco prima di cominciare letteralmente a sfondare il sedere del suo hyung preferito, facendo scoccare le loro pelli, creando una oscena sinfonia.

Ansiti, gemiti ed imprecazioni colorarono l'aria di quella notte, la notte del 4 Dicembre. Jin non avrebbe dimenticato facilmente quel compleanno, poiché Namjoon aveva saputo unire due delle sue cose preferite: il cibo e il sesso.
Cosa chiedeva in più alla vita?
Nulla.
Gli andava tutto bene così com'era.

HO BISOGNO DI ACQUA SANTA.

Ⅴ stands for... | VKook  [BTS Fanfic] Where stories live. Discover now