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Nota autrice: se volete vedere come sono vestiti i nostri baldi giovini, allora scorrete sotto! Ho messo delle foto per aiutarvi a capire come me li sono immaginati :3 also, questo "capitolo" sarà suddiviso in 4 parti, questa è la prima e tratta il punto di vista di JK, così come il prossimo e i successivi due avranno dei punti di vista diversi! Non vi dico quali però eheh

Jungkook's pov

Continuavo a fare respiri profondi per non sbraitare in faccia a Jimin. Mi sentivo così tremendamente a disagio, conciato così. Il mio migliore amico mi aveva portato dei suoi vestiti, in particolare una maglia che a lui stava larga, semi trasparente e brillantinata e un harness in pelle da mettere in vita. Sopra ci aveva abbinato una giacca in taffetà e dei pantaloni neri semplici, che mi fasciavano le cosce muscolose. Seppure fossi indubbiamente un figo da paura, quell'abbigliamento mi faceva sentire debole e in bella mostra, come una preda innocente che aspettava tristemente di andare incontro al suo destino.
Mentre io ogni tanto lanciavo occhiate allo specchio per controllare che nessuna zona del mio corpo fosse troppo esposta, Jimin era intento a truccare Hoseok: entrambi i miei amici quella sera erano di una bellezza disarmante; Jackson aveva fatto fare passa parola che il tema della festa di Halloween fosse "Movie Night e Red Carpet", quindi tutti e tre avevamo optato per un outfit molto vistoso e decisamente da Tappeto rosso: del resto, non sarei mai e poi mai andato in giro con quella roba addosso, in condizioni normali.
«Dannazione Hoseok vuoi smetterla di strizzare gli occhi?! Sono quasi le dieci e non abbiamo ancora finito! La festa inizierà tra poco. » disse Jimin spazientito, chino sul viso dello hyung.
«Mi impressiona la sensazione di avere cose negli occhi!» si giustificò Hoseok, facendo schioccare la lingua al palato. Il ragazzo dai capelli arancioni aveva indosso una bellissima giacca acetata, accompagnata da una cravatta sottile e una camicia bianca con dei ricami neri. Jimin invece, sprizzava sensualità da tutti i pori: a quanto pare aveva cambiato idea, accantonando il look da Angelo. Conciato così, sembrava il diavolo sceso in terra, pronto a sottomettere chiunque. Indossava una camicia di taffetà lucido, con i primi due bottoni sbottonati, un collarino di velluto che si abbinava alla giacca, anch'essa di velluto nero con dei ricami rossi sopra e ovviamente i suoi immancabili pantaloni attillati.
Quando Jimin terminò col trucco di Hobi, e i due si alzarono in piedi, li vidi riflessi nello specchio accanto a me: se nessuno ci conoscesse, ci potrebbe benissimo scambiare per degli attori famosi.
«Allora bei bambini, direi che abbiamo finito! Siamo pronti per spaccarci a merda?! » urlò Jimin, decisamente troppo eccitato di prendere parte alla festa più "In" dell'anno, per poi cominciare a correre verso l'uscita della casa di Hoseok. Io e il più grande ci scambiammo uno sguardo complice, rassegnati ormai a seguire quella peste dai capelli biondi verso la sua macchina.

Time skip - 20 minuti dopo

Quando scendemmo dalla macchina di Jimin, quello che si parò dinanzi a noi era decisamente indescrivibile. In diciotto anni di vita, non avevo mai visto una abitazione così grande: la sua vastità era quasi comparabile a quella di un municipio. La villa era illuminata da luci di ogni tipo, dal cancello di entrata si scorgevano due grandi fontane con giochi di luce e acqua ed è inutile dire che c'erano centinaia di persone. La folla si perdeva a vista d'occhio e la musica pompava alta nelle casse. Non scherzavano quando mi avevano detto che quella fosse la villa più grande di tutta la città.
Un brivido mi percorse la schiena, c'erano così tante persone che quasi mi sentivo soffocato. Ogni individuo su cui posavo lo sguardo, sembrava essere uscito direttamente da una rivista di moda. Qualcuno era vestito a tema film retrò, altri a tema film di spionaggio, altri semplicemente avevano optato per qualcosa di estremamente particolare, come noi del resto.
Mi sentii meno frustrato quando Jimin mi porse un bicchiere di vodka e lo ingurgitai a piccoli sorsi mentre conversavo con i due miei amici. Dopo la sera del compleanno di Hoseok, mi ero ripromesso di non bere mai più tutto d'un fiato a stomaco vuoto. Avevo imparato la lezione, mi era bastato un pompino di Jimin.

Ⅴ stands for... | VKook  [BTS Fanfic] Where stories live. Discover now