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Jungkook's pov

Dopo quello che era successo quella mattina a scuola, Jimin mi aveva riaccompagnato a casa con il permesso del preside, che vedendomi in quelle condizioni aveva fatto una eccezione. A malapena mi reggevo in piedi, i miei occhi erano gonfi e rossi; avevo lo stomaco sottosopra, sensazione che mi accompagnò per tutta la giornata, impedendomi anche di mangiare.
Appena arrivato a casa, mi fiondiai verso la mia camera, per sgusciare nel letto e tirarmi le coperte fin sopra la testa: sentii i passi di Jimin, lenti, riecheggiare per l'appartamento vuoto, segno che mi aveva seguito, ma più pacatamente. In effetti ero stato così frettoloso nel nascondermi, che non mi ero neanche preoccupato di mettere il pigiama. Deglutii per impedire ad altre lacrime di scendere e mi beai della sensazione di isolamento che le coperte mi donavano.

«Kookie... » sentii il materasso abbassarsi leggermente «Piccolo... vuoi qualcosa da mangiare o da bere?»
«Voglio solo sparire... » mugolai da sotto le coperte, infilandomi una mano tra i capelli corvini.
«Ma cosa dici! Sarei decisamente troppo triste se tu sparissi! » vidi una mano intrufolarsi nel mio covo a cercare la mia. Di istinto la strinsi, e vidi gli occhi piccoli del mio migliore amico fare capolino sotto le coperte.
«Non so cosa fare Chim... Mi sento così male, davvero vorrei non esistere in questo preciso istante.» sentii le prime lacrime cominciare a bagnarmi il viso «Sono stato un idiota » dissi in mezzo ai singhiozzi.

Non appena il biondo si rese conto di quello che stava accadendo, scostò le coperte e mi intrappolò in un dolce abbraccio, cullandomi quasi come fossi un bambino: effettivamente dovevo sembrarlo, con le lacrime agli occhi e un pianto sonoro.
«Non ci pensiamo adesso, okay? Troveremo un modo per sistemare tutto, te lo prometto.» ribatté accarezzandomi piano i capelli.
Chiusi gli occhi, non volevo pensare a nulla, scosso com'ero: cullato dalle piccole manine di Jimin che strofinavano i miei capelli, senza nemmeno accorgermene, caddi nel mondo dei sogni.

⏺️

Jimin's pov

Doveva essere proprio senza forze per addormentarsi così. Osservai senza far rumore il piccolo Jungkook sonnecchiare amorevolmente sulle mie cosce: ma cosa gli era saltato in mente per fare una cosa del genere?
Proprio non riuscivo a spiegarmi quel gesto.
Accarezzai ancora per un po' di tempo i capelli del mio amico, prima di sottrarmi alla sua presa e coprirlo con una coperta. Forse il calore avrebbe potuto fargli fare sogni tranquilli.
Afferrai il mio cellulare dalla tasca è digitai il numero di Namjoon, prima di premere il tasto "inoltra chiamata". Se c'era una persona che poteva aiutare Jungkook ora, era sicuramente lui. Squillò per un paio di secondi, prima che la linea venisse aperta.

"Namjoon hyung. Scusa se ti chiamo così all'improvviso..."

"Non fa nulla Jimin, non disturbi. È successo qualcosa? Ti sento preoccupato."

"Sì. Riguarda Kookie..."

"Mh? Vai avanti..."

"Ecco... Stamattina siamo andati a scuola insieme e c'erano delle persone che già all'entrata lo guardavano in modo strano. Quando ci siamo avvicinati ai nostri armadietti, abbiamo trovato delle foto attaccate al  suo con delle scritte offensive."

"Aspetta, che tipo di foto?"

"... Foto di Kookie che... Beh si masturbava... A-anche dalla parte di dietro... Insomma hai capito..."

"Merda..."

"Ecco, ha inviato un video a V ed evidentemente le foto erano estrapolate proprio da quel video. Spero che almeno abbia avuto la decenza di non pubblicarlo su qualche sito... Nam puoi fare qualcosa?"

"Jimin, dove è Jungkook adesso?"

"Sono con lui a casa sua, ora si è addormentato."

"Mhh... Non ti chiedo di venire qui perché immagino tu non te la senta a lasciarlo solo."

"È distrutto Nam... Ha pianto per ore..."

"Lo immagino, so come ci si sente... Intanto cerco di vedere se quel pezzo di merda di V ha pubblicato quel video su internet, tu chiamami di nuovo non appena Kookie si sveglia, okay?"

"Va bene Nam, grazie. Sei un amico."

"Tienimi aggiornato."

Non appena chiusi la chiamata, ritornai nella stanza del più piccolo, trovandolo ancora addormentato sotto le coperte. Mi faceva così tenerezza.
Diedi un'occhiata veloce al comodino, dove vi trovai il cellulare di Jungkook: lo sbloccai e cliccai sulla chat con V, leggendo i messaggi che i due si erano scambiati.
Quasi mi venne il voltastomaco a leggere di come il moro si fosse aperto a quello sconosciuto così ingenuamente, e di come quel V lo avesse raggirato con dolci parole a mandargli quel video.
Sotto la falsa promessa di rivelare la sua identità: era sicuro che Jungkook non vedesse l'ora di scoprirla, quindi aveva giocato la sua carta in maniera egregia.
Bastardo.
Strinsi il cellulare con forza, cliccando sul video mandato da Jungkook e aprendolo, notando quanto il corvino fosse preso da tutto quel piacere e da come non guardasse mai la telecamera direttamente. Non aveva scusanti, il più piccolo si era decisamente fidato troppo.
Scossi la testa e interruppi la riproduzione, posando nuovamente il cellulare al suo posto originario.

«Kook... E ora come ce ne usciamo da tutto questo? » sussurrai tornando ad accarezzargli i capelli, sperando di donargli almeno un po' di sollievo nel sonno.

Angolo autrice!
Bohh raga che dire, abbiamo raggiunto le 3k views e io non so come comportarmi??? Aiuto??? VI AMO ❤️ Questa storia mi sta dando un sacco di soddisfazioni e ringrazio davvero di tutto cuore le persone che la leggono e commentano di tanto in tanto! Senza di voi probabilmente la avrei già abbandonata!

Piccolo avviso: ho pubblicato il primo capitolo della Namjin "Confessor", quindi ve lo siete perso andate a leggerlo sssubitisssssimo
🌸🌸

Ⅴ stands for... | VKook  [BTS Fanfic] Where stories live. Discover now