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Taehyung's pov

Ciao Taehyung. Sono Jungkook

Hey, Jungkook! Come mai mi chiami dal numero di Namjoon-ssi?

Lunga storia, adesso non ho tempo di spiegare... Potresti venire a casa mia adesso? È abbastanza urgente.

Hm? Casa tua? Mi vuoi violentare? - risi appena-

Non è divertente. Sono con Namjoon e Jimin quindi, per favore, cerca di venire subito. Ti mando il mio indirizzo per messaggio.

Dall'altro capo del telefono sentii la voce di Jungkook smorzarsi di colpo, come se fosse sull'orlo del pianto.

Per favore...

E va bene, arrivo. Ma solo perché sei mio amico e ti devo un favore, sia chiaro.

Grazie. Ti aspetto.


⏺️

Chiusi la chiamata e posai il cellulare sulla mia scrivania di mogano scuro: il tono che aveva assunto Jungkook mi aveva davvero preoccupato.
Senza nemmeno cambiarmi i vestiti salii in macchina e sfrecciai a tutta velocità verso l'indirizzo mandatomi dal ragazzo; mi sorpresi del fatto che abitassimo relativamente vicini, la sera precedente non avevo avuto modo di rendermene conto, distrutto com'ero dalle parole di mio padre.

In poco tempo ero già davanti al cancello della piccola abitazione di Jungkook, suonai il citofono e riconobbi la voce di Namjoon ad accogliermi. Lo conoscevo, essendo stati entrambi membri del consiglio studentesco per un anno avevo avuto modo di farci amicizia e passarci del tempo assieme, e non mi era mai realmente dispiaciuta la sua compagnia.

«Ho fatto più in fretta che potevo.» dissi ai due ragazzi davanti a me, che sedevano in salotto «Dov'è Jungkook?» chiesi poi, cercando con lo sguardo il moro.
«Kookie non si sente molto bene e adesso è in bagno. » rispose Jimin, indicando con lo sguardo una porta, che presumevo fosse proprio quella della toilette, visto che era chiusa.
«Oh... Che è successo?»
Prima di rispondermi il biondo si guardò attorno, quasi come se voleva che Jungkook non sentisse e poi ribatté «Non so se sei al corrente di quello che gli sta succedendo da ieri notte più o meno... » e dopo aver visto un mio segno negativo con la testa, continuò «Cerca di non infierire molto perché sta davvero male... Qualcuno ha messo un video privato di Jungkook online.»
Spalancai le labbra a quella notizia: il mio cuore si strinse in una morsa e guardai con occhi colmi di stupore i due ragazzi «Che bastardo. Sapete chi è stato?»
«No ed è proprio di questo che ti vorremmo parlare.» intervenne Namjoon, con il suo solito tono calmo e rassicurante «Ma preferiremmo che fosse Jungkook a raccontarti tutto.»
Annuii a quelle parole, effettivamente ci doveva essere un motivo più che serio se mi avevano chiamato così urgentemente. Stavo per rispondere quando mi accorsi di forti singhiozzi provenienti dal bagno dove era rinchiuso Jungkook: il mio cuore perse un altro battito a sentire il pianto del ragazzo, e di istinto mi avvicinai alla sua porta, sentendo in lontananza Jimin mormorare «Dio, è da stamattina che fa così...»

Titubante all'inizio, mi appoggiai con un orecchio alla superficie legnosa della porta per sentire meglio e le mie supposizioni erano fondate: Jungkook non smetteva di piangere e per quanto volesse farlo silenziosamente, proprio non ci riusciva.
«Jungkook... Sono Taehyung... Posso entrare?» chiesi incerto, appoggiando una mano sulla maniglia. Non ricevendo risposta dall'altra parte, ma solo altri singhiozzi, decisi comunque di entrare nella stanza; come si dice, chi tace acconsente, no?
Quando richiusi la porta alle mie spalle e mi voltai, vidi un Jungkook stretto nelle sue spalle e rannicchiato sulla lavatrice come un gufetto. Il mio lato nascosto, buono e amorevole allora prese il sopravvento e mi venne quasi istintivo raggiungere il moro e asciugargli le lacrime che gli ricadevano sulle guance con un polpastrello.
«Hey shh, va tutto bene, okay? Ci sono io qua.» tentai di rassicurarlo con un tono dolce, avvicinandomi ancora a lui, ma prontamente mi spinse via.
«Da oggi faresti meglio a non frequentarmi più... Ne varrebbe della tua reputazione.» esclamò tra i singhiozzi. «Cosa direbbero gli altri se ti vedessero con uno che sta su un sito porno?»
«Non dire cazzate, Jungkook.» Scossi la testa e mi portai una mano tra i capelli, tirandoli appena all'indietro. «Ora, mi spieghi cosa è successo?»
«È successo che sono un coglione.» rispose tra nuove lacrime «Mi sono fidato di quel maledetto V e gli ho mandato un video mentre mi masturbavo. Mi sono fidato troppo di quello stronzo. Eppure sembrava una persona per bene all'inizio.» nascose il viso tra le mani, e singhiozzò ancora.
Tuttavia la mia mente si era fermata alla sua prima affermazione: V?
Lui aveva mandato un video a V?
Non ci capivo più niente.

Indietreggiai fino a toccare con le mani la parete fredda dietro di me.
Cazzo.

«Taehyung? Stai bene?» chiese il moro, vedendomi impallidire di sicuro.
«Jungkook. Qualunque cosa mi chiederai, io ti aiuterò. Te lo giuro sul mio nome, Kim Taehyung.»

Angolo autrice!
Doppio aggiornamento oggi perché domani non potrò aggiornare ~ mi aspetta una giornata pienissima e soprattutto un colloquio super importante per essere selezionata come ambasciatrice alle nazioni unite! Si, proprio quelle dove hanno parlato i nostri bambini, a New York
Sono così emozionata che quasi piango vi giuro, spero di non fare figure di merda ❤️😅 e niente, ditemi cosa ne pensate che io leggo sempre tutto eh!


Ⅴ stands for... | VKook  [BTS Fanfic] Where stories live. Discover now