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Taehyung's pov

Il giorno seguente alla mia chiacchierata con Jungkook, sembrava non passare mai: l'attesa mi stava divorando dall'interno, sentivo una costante sensazione di ansia sopra le spalle a pesarmi.
Il moro mi aveva raccontato tutto, dall'inizio alla fine: molte cose già le conoscevo, forse anche fin troppo bene, ma feci finta di nulla e lo lasciai parlare.
Jungkook si aprì totalmente con me, mentre era seduto a gambe incrociate sul letto, con una coperta che gli avevo messo sopra le spalle: mi raccontò di come non si fidasse per niente di V, all'inizio, di come lo reputasse solo un semplice stalker. Mi confessò che quella sera, quando aveva deciso di aprire il Link, era ubriaco come non mai e non si ricordava perché avesse deciso di farlo. E, ultimo, mi raccontò come nell'ultimo periodo, dopo la loro chiacchierata su Overwatch, Jungkook si fosse affezionato a quello sconosciuto.

Mentre mi parlava, così ingenuamente, non potevo fare altro che mordermi il labbro e annuire in silenzio. Mi ero cacciato in un guaio grosso come una casa.

Flashback - ⏳ qualche mese prima.

Mentre camminavo verso la mia libreria preferita, a passo spedito, un leggero venticello mi scompigliava i capelli. Quei pochi momenti di calma e tranquillità che caratterizzavano le mie giornate estive sarebbero finiti presto: l'università sarebbe iniziata tra una settimana e con essa sarebbero terminati i pomeriggi liberi.
Decisi appunto, di godermi appieno quel dolce far nulla e approfittarmene per leggere qualche buon libro. Tuttavia il mio passo venne interrotto da un cellulare, abbandonato per terra. Mi guardai attorno, notando solo poco dopo di essere solo in quella stradina: per questo mi accovacciai verso il cellulare e lo raccolsi, accendendolo poco dopo e constatando che fosse sprovvisto di password.
Aprii la rubrica, per provare a chiamare qualche contatto, nella speranza di rintracciare il suo proprietario, sorprendendomi del fatto che fosse vuota.

Strabuzzai gli occhi e perlustrai il telefono, i messaggi, il registro chiamate, ma nulla. Aprii l'unica app di messaggistica che c'era, notando una sola chat aperta.

Mi si gelò il sangue

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Mi si gelò il sangue. Avevo tra le mani un cellulare con un numero criptato? Questo spiegherebbe la rubrica vuota, i messaggi inesistenti e nessuna chiamata. Ma la cosa che mi spaventò maggiormente era il fatto di avere tra le mani il telefono di uno stalker.

Aprii la galleria e il mio cuore batté forte per qualche secondo, nel constatare che ci fossero solo foto sfocate o fatte davvero male che ritraevano sempre lo stesso soggetto. Ed ero abbastanza sicuro che quello nelle foto fosse proprio quel Jungkook.
Mi guardai ancora attorno, assicurandomi di non essere visto da nessuno e feci scivolare il cellulare nella tasca del mio cappotto.
Avrei chiesto a Ji-Sung, un amico stretto di famiglia che era nella polizia informatica, di aiutarmi a fare chiarezza in quella situazione.
Qualcuno stava stalkerando un povero ragazzo, davvero bello e non sembrava nemmeno tanto piccolo, a giudicare dalle foto che avevo avuto modo di vedere.
Mi incamminai quindi verso l'ufficio di Ji-Sung, abbandonando completamente i miei piani per quella giornata.

Angolo autrice!
Scusate se non ho aggiornato prima, ma avevo davvero poca ispirazione :/ ma adesso ci sono!
Che ne pensate di questo capitolo? Commentate e fatemi sapere se vi sta piacendo la piega che sta prendendo la storia, ve lo aspettavate?

Also, ricordo che sto continuando la mia Namjin "Confessor" sul mio profilo, in contemporanea a questa! Passate a dare una occhiata ❤️

Ⅴ stands for... | VKook  [BTS Fanfic] Where stories live. Discover now