36

4K 289 245
                                    

Jungkook's pov

Jungkook's pov

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Dopo una giornata così stancante a scuola, avevo bisogno di scaricare la tensione

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.


Dopo una giornata così stancante a scuola, avevo bisogno di scaricare la tensione. Non appena mi sdraiai sul letto, ecco che la mia mano passò dal mio petto fino al mio basso ventre. Posizionai il cellulare sulla scrivania, in modo che mi riprendesse tutto e ritornai con la mano sopra la mia erezione, chiudendo gli occhi. La penombra della mia stanza contributiva a creare una atmosfera decisamente sensuale. Mi mossi sopra e giù, ogni tanto stimolavo la punta lasciandomi scappare qualche gemito alto. Subito le immagini di Taehyung si presentarono nella mia mente, quasi in maniera inconscia. Immaginai la sua voce roca, le sue mani grandi e venose a passare lungo tutto il mio corpo e a stringermi: vicino a lui mi sentivo così piccolo ed impotente che una strana sensazione aveva cominciato a farsi largo dentro di me; portai un dito alla bocca e lo lubrificai ben bene con la saliva, prima di avvicinarlo al mio orifizio e spingerlo dentro con delicatezza. Non sapevo cosa mi avesse spinto a farlo precisamente, eppure mi stava piacendo da morire. Arcuai il dito dentro di me e lo mossi ancora, velocemente, lasciando fuoriuscire dei gemiti oscenamente alti dalle mie labbra. Con l'altra mano continuai sempre a pompare la mia erezione, che presto arrivò al limite. Venni copiosamente nella mia mano, con il fiato corto e gli occhi appannati.

Stoppai la registrazione e la inviai senza pensarci due volte: finalmente avrei scoperto l'identità di V, colui che ormai potevo ritenere un amico, visto quanto parlavamo. Da quel poco che avevo potuto capire, si era rivelato essere una persona assai affabile, gentile e con cui potersi divertire: ormai avevo perso il conto di quante partite ad overwatch avevamo giocato assieme.
Non vedevo l'ora di conoscere finalmente l'identità di quel ragazzo che mi aveva incuriosito così tanto. Mi sdraiai sul letto e fissai lo schermo, in attesa di una sua risposta.
⏺️⏺️⏺️
Passarono circa dieci minuti, eppure non avevo ancora ricevuto niente: il mio video era stato visualizzato, ma nessuna risposta era provenuta da V. Cominciai a sudare freddo e a mandargli altri messaggi, in preda al panico. Che gli fosse successo qualcosa?

Mi mordicchiai nervosamente le unghia mentre sentivo la mia fronte imperlarsi di sudore: perché mi sentivo così per una persona che nemmeno conoscevo? I pensieri più vari cominciarono a farsi spazio nella mia mente, ed erano uno peggio dell'altro

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Mi mordicchiai nervosamente le unghia mentre sentivo la mia fronte imperlarsi di sudore: perché mi sentivo così per una persona che nemmeno conoscevo? I pensieri più vari cominciarono a farsi spazio nella mia mente, ed erano uno peggio dell'altro. Non sapevo davvero cosa pensare poiché lui leggeva i miei messaggi ma non rispondeva.
V, cosa ti succede?

Time skip ⏳ - il mattino seguente, a scuola.

«Quindi mi stai dicendo che da allora non vi siete più sentiti?» chiesi al mio migliore amico, intento a tirare il freno a mano per bloccare la sua macchina nel parcheggio della scuola.
«Già... Avrei voluto contattarlo io, ma sarei apparso troppo disperato...» sospirò, uscendo dalla vettura. Lo seguii a ruota per rispondergli
«Secondo me dovresti farlo. Contattalo. Magari anche lui non ti sta contattando perché si sente così, no?» feci spallucce, avviandomi verso i cancelli del nostro istituto.
«Jungkook, è diverso... Lui ha una fidanzata. E se lo scoprisse?» scosse la testa, con espressione affranta in viso. Mi faceva davvero male vederlo così ;
«Beh anche tu hai un fidanzato, ti ricordo.» sdrammatizzai facendogli l'occhiolino e spingendogli appena l'avambraccio. Riuscii a strappargli una risata e ciò mi sollevò un po' il morale.

Tuttavia quella felicità durò meno di un minuto: quando entrai nei corridoi della scuola, tutti gli sguardi erano puntati su di me. Mi sentivo bruciare per quanto intensamente mi fissavano: alcuni erano più discreti e lo facevano di sottecchi, altri erano invece decisamente più spudorati.
«Che hanno da guardare, Kookie?» mi chiese Jimin con voce flebile
«Non ne ho idea... Ma che cazzo?»
Continuavo a camminare nel corridoio, in mezzo alla gente, quando d'un tratto sentii delle risatine farsi spazio alle mie spalle. Mi voltai e il mio cuore mancò un battito.

Stavano ridendo di me.
Ma perché?

Deglutii sonoramente e mi voltai verso Jimin, che mi guardava con occhi spalancati. Si era creata una piccola folla vicino ai nostri armadietti e quando mi avvicinai ad essi, sentii mancare il pavimento da sotto i piedi.
Il mio respiro si fece pesante e gli occhi presero a pizzicarmi non appena mi resi conto di quello che stava attirando l'attenzione di tutta quella gente.
Mi si gelò il sangue nelle vene quando notai delle scritte sul mio armadietto accompagnate da delle foto.

Mie foto.
Mie foto mentre mi masturbavo.
Foto estrapolate da quel video.
Erano attaccate su tutta la superficie del mio armadietto, alternate a delle scritte "Frocio" "Gay" "Bottom" a caratteri cubitali.

Tremai.
Delle lacrime cominciarono a scendere dai miei occhi e a bagnarmi le guance copiose, prima che io scappassi in bagno a gambe levate, scansando malamente la gente che ancora popolava i corridoi e rideva.
In quel momento, il mio unico desiderio era quello di scomparire. Corsi, corsi via da quel luogo di inferno, appena spalancai la porta di un bagno e mi richiusi al suo interno, scoppiai a piangere.
Singhiozzi e lamenti erano l'unica cosa che riuscivo a sentire. Nella mia testa, intanto, mi maledicevo per essermi fidato. Per essermi fidato di uno sporco bastardo di cui non avrei mai conosciuto nemmeno il volto. Mi maledissi anche per essere stato così stupido, così ingenuo e aver creduto che anche lui dal suo canto facesse lo stesso.

«Jungkook...» la voce di Jimin dall'altra parte del bagno mi solleticò le orecchie, ma tutto quello che riuscii a rispondere furono altri singhiozzi alti, che riecheggiarono nell'ambiente semi vuoto.
«Kookie ti prego fammi entrare...»
«NO! Vattene Jimin. Lasciami solo. » biascicai mentre le lacrime salate mi entravano anche in bocca, tanto era intenso il mio pianto.
«Voglio solo coccolarti... Se ti può consolare, ho strappato le foto... » sussurrò piano Jimin vicino alla serratura, così da potersi far sentire meglio da me.
«Come se tutta la scuola non mi avesse già visto ormai!» sbattei una mano contro la superficie liscia della porta, facendo sicuramente indietreggiare Jimin.
Mi rannicchiai sul pavimento lurido di quel bagno e tirai su più volte col naso, sicuro del fatto che non ci potessero essere più rimedi a quello che avevo stupidamente combinato.
Alla fine era stata solo colpa mia.
Solo mia.
Era colpa mia.
«Kookie... Prenderemo quel V e gliela faremo pagare. Te lo giuro.»

Angolo autrice!
Non uccidetemi vi prego :(

Ⅴ stands for... | VKook  [BTS Fanfic] Where stories live. Discover now