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Jungkook's pov

La musica a volume altissimo pompava nelle mie orecchie da ormai qualche mezz'ora e di Jimin ancora non c'era traccia. La villa di Hoseok era viva come non l'avevo mai vista, piena di ragazzi e ragazze universitari. Hobi mi aveva presentato qualcuno, ero sicuro ci fosse qualcuno chiamato Daniel, un altro ragazzo di nome Do, accompagnato da un'altro che si faceva chiamare Kai, altre due ragazze che mi aveva presentato di nome Lisa e Jisoo, e altri di cui non ricordavo il nome.
L'alcol scorreva a fiumi, come avevo potuto immaginare dalle numerose bottiglie che avevo aiutato a mettere in frigo. Qualcuno era già ubriaco, lo si poteva notare benissimo tra quelli che si stavano scatenando sulla pista da ballo - credo si chiamasse Jackson o qualcosa di simile. Qualche altro invece aveva acchiappato una bella ragazza da pomiciare: avrei voluto farlo anche io, se solo non fossi stato così timido e impacciato con le ragazze.

Ad un certo punto sentii una voce a me familiare chiamarmi e mi voltai esclamando « Oh ciao Namjoon! Come stai? » con un sorriso, guardando poi il ragazzo alto e imponente al suo fianco.
« Sono io che dovrei chiedertelo » scherzò lui « Comunque lui è Jin, il mio ragazzo. » disse poi prendendogli la mano sinistra.
« Piacere di conoscerti, io sono Jungkook! » dissi facendo un inchino allo hyung.
« Oh conosco il tuo nome, Nam mi ha raccontato... Mi spiace che adesso V abbia preso di mira te. » mi disse il ragazzo dai capelli leggermente rosati.
« Sopravviverò spero » abbozzai una risata rivolgendomi poi a Namjoon « Per caso hai visto Jimin? Il ragazzo che era con noi al pub, con i capelli biondi. » ma lui scosse la testa.

Ma dove era finito?
Se lo stava scopando Yoongi?

Feci spallucce e presi il cellulare per chiamarlo, ma subito i suoi capelli biondi si fecero largo nella folla di persone e io gli corsi incontro.
Tuttavia notai una espressione affranta sul suo volto.
« Jiminie che succede? Come mai ci hai messo così tanto? » gli chiesi prendendogli un braccio per trascinarlo in una parte della casa con meno caos.
« Mentre stavo andando da Yoongi mi ha chiamato e mi ha detto che aveva da fare con la sua ragazza e non poteva più venire alla festa. » rispose con tono basso, la testa rivolta verso il nulla « Mi sento un coglione, Kookie... » sospirò poi a quelle ultime parole.
Sentii il bisogno di abbracciarlo e così feci. Catturai il suo corpicino tra le mie braccia e lo strinsi forte. « Dai Jimin, lascialo perdere. Pensa solo a divertirti ora, okay? » gli dissi poi accarezzandogli la testa, e vedendolo annuire tornai dentro a prendere due bicchieri di soju e gliene porsi uno.
« Alla salute! » feci scontrare il mio bicchiere contro il suo e lo mandai giù tutto d'un sorso in contemporanea col mio migliore amico. Sentii una piacevole sensazione di bruciore nella mia gola ma non me ne importava.
Quella sera volevo divertirmi.

La serata continuò abbastanza tranquilla, nessuno si era preso a botte, nessuno aveva spaccato nulla e fortunatamente anche Jimin si stava svagando, riuscendo a non pensare a Yoongi. Io mi sentivo brillo, avevo bevuto qualche bicchiere di Soju ma fortunatamente reggevo in maniera discreta l'alcol. L'importante era non mischiare, come diceva sempre Hobi.
E a proposito di Hobi, la mezzanotte era vicina, quindi anche il suo compleanno. Io e Jimin avevamo fatto preparare una torta da una pasticceria e sarebbero dovuti passare a momenti a consegnarcela. Avevo preferito la consegna a domicilio così da non destare sospetti in Hobi.

Erano le 23.45, quando il ragazzo di nome Daniel partì alla ricerca del festeggiato, per poi bendarlo e portarlo nel salone, dove tutti lo aspettavano gioiosi. Il volume della musica era fortunatamente calato, si riusciva a parlare benissimo. Io e Jimin eravamo brilli ma ci reggevamo ancora in piedi. Jin e Namjoon invece un po' meno di noi, erano su una poltrona ad amoreggiare come se nulla fosse.
Scossi la testa e guardai Hobi arrivare al centro della stanza, bendato. Accesi quindi le candeline sulla torta tenuta da Jimin e cominciai ad intonare la canzoncina di tanti auguri, seguito poi da tutti gli invitati rimasti. Mezzanotte spaccata. Meglio di un orologio svizzero.
Daniel tolse la benda ad Hobi che sorrideva a trentadue denti come sempre con le mani giunte per la felicità.
« Hoseok esprimi un desiderio! »
Il ragazzo dai capelli arancioni chiuse gli occhi e qualche secondo più tardi soffiò sulle candeline per spegnerle. Un forte applauso sovrastò la musica e Hoseok venne incontro a me e a Jimin per abbracciarci forte.

Quasi al termine della festa, qualcuno era andato via perché troppo ubriaco, altri perché si era fatto tardi. Eravamo rimasti io, Jimin, Namjoon e Jin, e dei ragazzi di nome Do, Kai, BamBam, Yugyeom e Lisa e Jisoo inseparabili come sempre e ovviamente il festeggiato.
« Ragazzi giochiamo! Visto che siamo in pochi è più semplice! Vi va di fare 7 minuti in paradiso? » chiese Hobi sorridente, sedendosi sul grande tappeto del salotto.
Tutti acconsentimmo, e ci mettemmo in cerchio con una bottiglia al centro mentre il festeggiato spiegava le regole del gioco.
« La bottiglia verrà girata a turno e la prima persona che sarà indicata dal tappo verrà bendata e condotta in una stanza buia. Una volta chiusa la porta della stanza si chiamerà un'altra persona con lo stesso metodo che raggiungerà la persona nella stanza. Si avranno 7 minuti spaccati dal momento in cui la seconda persona entra nella camera. Tutto chiaro quindi? » disse poi.
Io intanto stavo ingurgitando un altro bicchiere di Soju con Jimin, continuando a sentirmi così bene. Annuimmo insieme agli altri.
Al primo turno capitarono DO e Kai insieme nella stanza, poi Hobi con BamBam. Eravamo già al terzo giro e ogni qualvolta azionavamo il tempo stabilito, noi rimanenti nel soggiorno giocavamo ad obbligo o verità.
« Jungkook è il tuo turno. Obbligo o verità? » chiese Jin.
« Verità » risposi.
« Sei gay? »
« Ma che- No! » esclamai guardando in cagnesco Jin. Il ragazzo dai capelli rosa rise appena « Certo come no... »
Ad un certo punto sentimmo il timer trillare, segno che il tempo era ormai scaduto. Hobi si precipitò ad aprire la porta della camera sorprendendo Lisa e Jennie molto imbarazzate.
Girammo nuovamente la bottiglia e stavolta capitò su di me.

Beh sarei dovuto andare prima o poi. Mi lasciai bendare e condurre nella stanza, mi sedetti sul letto ed aspettai.
Chissà chi mi sarebbe capitato.
Passò qualche minuto e sentii poi la porta aprirsi e chiudersi subito dopo.
« Chi sei? » chiesi curioso.
« Sei fortunato Kookie. » rise Jimin, togliendomi la benda dagli occhi.
« Per un attimo avevo avuto paura di ritrovarmi Namjoon, dio solo sa cosa avrebbe potuto farmi! » Sospirai poi contento e mi passai una mano tra i capelli. Nella stanza era ancora tutto buio.
« Comunque... Volevo chiederti una cosa. Come mai quando ti chiedono se sei gay rispondi sempre così allarmato? Sai che puoi dirmi tutto Kookie, siamo amici da una vita. »
La sua affermazione mi lasciò completamente destabilizzato.
Il mio cuore batteva forte, e non so nemmeno io perché ma mi ritornò in mente l'audio che mi aveva mandato V.
« Chim, la verità è che non so nemmeno io cosa sono. Sarò sincero con te, l'audio che mi ha mandato V mi ha eccitato. »
« Allora... Posso aiutarti a scoprirlo no? » sussurrò piano vicino al mio orecchio. Sentivo il suo fiato caldo sul mio collo, chiusi gli occhi e inspirai forte. Sentii Jimin abbassarsi piano su di me e presto mi soffiò sulle labbra.
Ma cosa stavo facendo?
La mia testa girava forte, il sapore dell'alcol mi invadeva la gola e sentivo di non ragionare più.
E ad un tratto successe.

Angolo autrice!
Aggiorno di nuovo perché si ahaha ultimamente ho davvero tante idee per questa storia quindi sono prolifera! Please lasciatemi un commento per sapere cosa ne pensate! Sto andando troppo lenta? O troppo veloce? Aiuto non lo so ahah

Ⅴ stands for... | VKook  [BTS Fanfic] Where stories live. Discover now