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Jungkook's pov

«Quindi ci sei alla festa di Jackson?» la voce di Hoseok risuonò alta nella mia testa, non era proprio la cosa migliore da sentire a prima mattina.
«Domani? Ragazzi vi ho già detto che non lo so... Ho tanto da studiare, ricordiamoci che a novembre ci sono gli esami di mid-term. » ribattei leggermente sconsolato. La mia settimana di assenza si era fatta decisamente sentire, anche se Jimin mi aveva sempre passato i compiti, non ero riuscito a stare del tutto al passo con gli argomenti perché avevo avuto la febbre davvero molto alta. Fortunatamente stavo meglio da qualche giorno a questa parte ed avevo avuto modo di tornare a scuola. Camminavo assieme a Jimin e Hobi per il cortile della scuola prima che la campanella suonasse.
«Che palle che sei Kook, sei reduce da una settimana e più di clausura totale! Divertiti un po', ci saranno tutti, anche gli universitari! »
Storsi un po' il naso, effettivamente aveva ragione: erano giorni che non uscivo di casa a causa delle mia povere condizioni di salute e mi ci voleva qualcosa per staccare un po' la spina dai compiti. Alla fine, se avessi anticipato qualche materia avrei potuto benissimo andarci senza restare indietro col programma.
«Aish, riesci sempre a convincermi, maledetto Jimin... Però non so da cosa travestirmi. Voi avete idee? » guardai i miei due amici accanto a me ancora intenti a camminare. Era una festa di Halloween, quindi avevo immaginato fosse in costume. Ebbene, in 18 anni della mia vita io non avevo mai partecipato ad una festa del genere. Evviva le prime volte, insomma.

«Kook, ma quanti anni hai? Non è una festa in maschera, non andiamo mica all'asilo. » esclamò Jimin «Basta qualcosa di semplice, un trucco particolare, alla fine non credo che nessuno ci andrà con un costume di tutto punto... » concluse il biondo aprendo il suo armadietto per prendere i libri per la lezione.
Mi sentii leggermente in imbarazzo, tanto che non risposi più, mi limitai ad un mugolio sconnesso.
«E a proposito di trucco, Chim è vero che ti occupi tu del mio? Ti prego sono negato!» pregò Hoseok con le mani giunte facendo una specie di labbruccio.
«Mi sembrava scontato che dovessi occuparmi io dei vostri make-up, scemi. Però mi dovete una cena! » ridacchiò Jimin chiudendosi poi l'armadietto alle spalle.
Io e Hoseok annuimmo contemporaneamente, prima che il più grande rispondesse «Allora ci vediamo domani a casa mia alle 19,cosi abbiamo tutto il tempo a disposizione per sistemarci.». Detto ciò, il ragazzo dai capelli arancioni si allontanò verso il suo edificio, lasciando me e Jimin in balia di un'altra pesantissima giornata scolastica.

«Cosa pensi di mettere per la festa, Chim?» gli domandai scostandomi una ciocca di capelli dal viso.
«Sinceramente visto che ho i capelli biondi pensavo di fare qualcosa ispirato ad un angelo... Però non sono del tutto convinto, magari mi viene un'altra idea poco prima e cambio all'ultimo minuto. Tu invece hai idee?»
Ci pensai su un attimo. Effettivamente ora che mi avevano smontato l'idea del travestimento non sapevo dove andare a sbattere la testa.
«Con cosa mi vedresti bene? Non ne ho idea! Pensavo di travestirmi da qualcosa legato agli anime o ai videogiochi, ma adesso non so più cosa fare... » mi strinsi nelle spalle e guardai il mio migliore amico, intento a sfregarsi una mano sul mento.
«Forse ho una idea... Noi due ci vediamo un po' prima delle 19 così proviamo un po' di outfit, va bene?»
«Ho paura ma allo stesso tempo mi fido di te, Chim» conclusi con una risatina che venne sovrastata dalla campanella che suonava.

Time skip - ore 22 circa

Il ramen istantaneo fumava ancora accanto al mio libro di storia, disteso sulla scrivania. L'odore di chili riempiva la stanza, e io adoravo quell'odore. Avevo studiato per tutto il pomeriggio, non facendo nemmeno una pausa per cenare. Mia madre era fuori casa, aveva il turno di notte al lavoro ed era uscita lasciandomi la "cena".
Certo, il cibo in scatola non era proprio la cosa più salutare del mondo, ma ormai mi ci ero abituato: i miei genitori avevano fatto costantemente dei sacrifici per me, per mandarmi a scuola e ottenere una educazione decente, e io dovevo impegnarmi con tutto me stesso per ringraziarli. La mia famiglia non era nelle condizioni economiche migliori: da quando mio padre era morto, cinque anni fa, mia madre aveva preso sul groppone tutto quello che aveva lasciato. Aveva due impieghi, uno solo part time, per permettermi di condurre una vita dignitosa. A volte, in estate, prendevo io il suo posto al negozio di alimentari dove lavorava solo di sera per evitare che si stancasse troppo. Amavo mia madre più di ogni altra cosa. E volevo che fosse fiera di suo figlio.

Ⅴ stands for... | VKook  [BTS Fanfic] Where stories live. Discover now