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Taehyung's pov

Mossi ancora le labbra sopra quelle di Jungkook, quel bacio pareva sembrare ore, tanto era intenso: il sapore salato delle lacrime del corvino si era mischiato a quello delle nostre salive, delle nostre lingue.
Ci stavamo assaporando, avevamo bisogno l'uno dell'altro in quel momento.
I mostri muscoli caldi e bagnati si accarezzavano teneramente, le nostre labbra soffici producevano schiocchi sonori di tanto in tanto. I respiri si erano fatti pesanti, ansimi lasciavano la bocca di Jungkook.
Lo baciai ancora e ancora, come a voler succhiare via la sua sofferenza, a volerlo alleggerire da quel peso che gli gravava sulle spalle. Gli cinsi il collo per approfondire nuovamente il bacio, tirandolo a me; mugolii sconnessi vibravano nell'aria, gli unici testimoni di quella follia così bella quanto proibita.
«Jungkook » soffiai appena sulle sue labbra arrossate, aprendo finalmente gli occhi dopo tutto quel tempo. I nostri sguardi si incontrarono per un secondo, prima che io mi abbassassi baciare le ferite sulle braccia del ragazzo.

Baciai ogni taglio, anche se ancora sanguinante, dolcemente per evitare di fargli ancora più male.
«Ci sarò sempre per te. Quando stai male, quando ti senti triste, quando sei annoiato, chiamami. Non pensare mai di essere una seccatura, perché, tu Jungkook, sei la cosa più bella che sia mai entrata nella mia vita.» sussurrai quelle parole, quasi avevo paura di urlarle, temendo che perdessero significato «Non buttarti via, non farti del male perché non ne meriti.» Così dicendo, posai le labbra sopra l'ultima ferita e continuai «Bacerò le tue ferite per farle guarire in fretta, leccherò le tue lacrime per impedire che ti solchino il viso, bacerò le tue labbra, se questo significherà evitare di farti star male e ti terrò stretto tra le mie braccia per confortarti.»
Tutte quelle parole lasciarono la mia bocca quasi d'istinto, in quel momento era il mio cuore a parlare, non la mia mente. Vidi Jungkook ancora una volta sull'orlo del pianto e gli rivolsi un piccolo sorriso, prima di stringerlo a me, sul petto.

Non sapevo con certezza cosa provavo, verso il corvino: lui era forse una delle pochissime persone che aveva visto le mie debolezze, mi aveva visto con le lacrime agli occhi per colpa della croce che gravava sulle mie spalle, mio padre. Eppure non mi aveva abbandonato, non aveva interessi nei miei confronti, a differenza di tutte quelle altre persone che mi avevano avvicinato sempre e solo per uno scopo.
Quel bacio non mi era, tuttavia, stato indifferente: avevo messo gli occhi su Jungkook dal momento in cui avevo trovato quel cellulare per terra, e mai avrei pensato di arrivare a tanto. Qualcosa, nel profondo del mio animo, si era smosso: non era uno dei soliti baci del sabato sera, prima del sesso, o uno di quelli dati perché troppo ubriachi.
No. Niente di tutto quello.
Era stato un bacio dolce, pieno di passione e necessità.

Accarezzai piano la testa del ragazzo, che si era ora addormentato sopra il mio corpo. Lo osservai e passai in rassegna i suoi lineamenti, gli occhi grandi ora serrati e le ciglia lunghe e nere, le labbra ancora un po' arrossate distese in un lieve sorriso.
D'improvviso, però, il mio cellulare prese a squillare: allungai il braccio per cercare di spegnere subito la suoneria, ma quando lessi il nome sopra lo schemo, dovetti pensarci due volte.
Era Ji-Sung.

«Ji-Sung. Ci sono novità? »

«Signor Kim. Buongiorno e scusi se la disturbo. Credo di avere una buona notizia.»

«Vai avanti. »

«Abbiamo un volto ed un nome a questo V. Sono nel mio ufficio al momento, se mi vuole raggiungere.»

«Arrivo subito. Grazie Ji-Sung.»

Riattaccai la chiamata, notando come Jungkook si fosse svegliato.
«Voglio venire con te.» mi disse con voce ferma.
«Hai ancora un po' di febbre, Jungkook... » ribattei portando una mano sulla sua fronte, constatando che fosse ancora leggermente caldo.
«Non mi interessa. Io vengo.» i suoi occhi erano scuri, segno della sua determinazione a non mollare. Sospirai, convincendomi del fatto che non sarebbe stato molto saggio impedirgli di venire, avrebbe potuto trovare un modo per raggiungermi da solo.
«Chiama anche i tuoi amici. Potrebbe volerci un po' di tempo.»

Angolo autrice!
Sono soft per questi due bimbi :( oggi mi sento così, quindi scusate se le cose che ha detto Tae sono un po' tanto sdolcinate ahaha
Nei prossimi capitoli scopriremo chi è V 🌚

Also, in questo weekend probabilmente non aggiornerò questa storia, bensì mi concentrerò sulla Namjin che sto scrivendo (che vi invito a leggere, è sempre sul mio profilo!) ❤️

Ⅴ stands for... | VKook  [BTS Fanfic] Where stories live. Discover now