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Jungkook's pov

Dopo la festa a casa di Hoseok io e Jimin ci eravamo parlati pochissimo, e non avevamo fatto nemmeno un piccolo accenno a quello che era successo. Eravamo decisamente troppo imbarazzati per riportare l'accaduto a galla.
Tuttavia a me quella situazione non piaceva per niente: avrei voluto non essere così ubriaco da spingere il mio migliore amico a- beh a praticamente ingoiare il mio cazzo, quella sera. Amavo Jimin come se fosse mio fratello maggiore, e vederlo allontanarsi così da me mi faceva male. La domenica non ci eravamo sentiti come facevamo sempre per giocare ai videogiochi, non avevo avuto modo di vederlo per chiarire.

Quella mattina a scuola, gli avrei parlato prima di entrare, così lo aspettai davanti al cancelletto di casa mia; mi veniva a prendere ogni giorno con la sua macchina rosso fuoco, e anche quella mattina non venne meno alla sua routine. Salii in macchina ma constatai il fatto che non c'era musica, né radio accesa: solo un silenzio agonizzante.
« Giorno Chim » dissi sorridendo appena al ragazzo, che fece partire la macchina, facendomi un segno con la testa e abbozzando anche lui un sorriso.
« Senti Jungkook, davvero, facciamo come se nulla fosse successo. Quella sera stavo una merda per Yoongi e probabilmente mi sarei fatto anche un albero. Tu eri confuso e io ne ho approfittato, mi dispiace. Per favore dimentichiamolo e mettiamoci una pietra sopra perché sto per esplodere. » disse il ragazzo dai capelli biondi senza mai distogliere lo sguardo dalla strada.
« Jimin in ogni caso volevo dirti che non sono affatto arrabbiato con te e non ti stavo evitando di proposito. Solo avevo bisogno dei miei spazi... Sai com'è, alla bellezza di 18 anni ho realizzato che mi piacciono gli uccelli!» dissi ridendo poi verso di lui, ottenendo la stessa reazione da parte sua.
« Sei senza speranze, davvero... » scosse la testa mentre entrava nel parcheggio della scuola. Scendendo entrambi dalla macchina notammo una figura a noi nota appostata vicino al cancello di ferro del nostro istituto, dai capelli arancioni. Inconfondibili.

« Hyung, buongiorno! Cosa ci fai qui? Non dovresti essere a lezione? » chiesi salutando Hoseok, che indossava un cappellino dal colore rosso acceso, che lo rendeva ancora più notabile.
« In effetti dovrei, ma ascoltatemi!! Namjoon mi ha detto che forse è riuscito a decifrare il codice di... V » sussurrò il nome e poi continuò « però mi ha riferito che ha trovato diverse possibilità, quindi vorrebbe discuterne con tutti noi. Se potete oggi pomeriggio, venite a casa mia e soprattutto portate i vostri computer portatili perché ne avremo sicuramente bisogno. »
Mentre il ragazzo più grande parlava mi si illuminarono gli occhi. Finalmente avrei potuto sapere qualcosa che riguardasse quel maledetto V.
« Per me va bene dopo le 17... Prima mia madre non mi fa uscire di casa perché mi costringe a studiare » sbuffò Jimin mettendo un finto broncio.
« Allora vi aspetto! Ci vediamo, adesso devo proprio scappare! » urlò appena, allontanandosi velocemente verso l'istituto adiacente al nostro.

Vidi Jimin tirare fuori il suo cellulare e guardare lo schermo con occhi assenti. « Che succede Chim? » gli chiesi posandogli una mano sull'avambraccio. Il biondo si girò verso di me e lasciò andare un sospiro basso, girando lo schermo del suo cellulare verso di me.

 Il biondo si girò verso di me e lasciò andare un sospiro basso, girando lo schermo del suo cellulare verso di me

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Avrei dovuto immaginarlo dal suo viso. Quel bastardo gli aveva fatto proprio male.
« Chim se vuoi andare non ti fermerò, alla fine oggi con me ci saranno Hoseok e Namjoon quindi non devi p-»
« Non ci andrò. » mi interruppe bruscamente con una espressione seria in viso. « Gli dirò che ho altro da fare. Tranquillo Kookie. » si morse un labbro mentre digitava la sua risposta. Lo bloccai mettendo una mano davanti allo schermo. « Ascolta, so che ti piace tanto. Solo... Beh non trattarlo male perché potrebbe sempre ricredersi. Dopotutto tu sei Park Jimin. » dissi poi facendogli l'occhiolino, scatenando in lui una reazione divertente. Cominciò a muovere le sopracciglia e a fare un leggero "yuuh" con fare sexy.
« Però comunque oggi non ci andrò. Così impara a non dirmi che ha la ragazza! Hmpf. »
Scossi la testa, dando poi una leggera pacca al mio migliore amico al suono della campanella.
Un'altra giornata scolastica stava per iniziare, ma io non riuscivo a pensare ad altro se non a cosa avesse decifrare Namjoon. Certo che quel ragazzo era un genio. Ci avevo provato anche io a cercare di decifrare quel codice, fallendo miseramente.

Da quella sera V non mi aveva più scritto.
Chissà perché.
Ieri sera fui tentato dallo scrivergli giusto perché mi annoiavo ma mi trattenni. Volevo aspettare il verdetto di Namjoon prima di fare qualche passo falso.
Tuttavia la tentazione era troppa. Quel ragazzo era inquietante, sì, ma sentivo qualcosa nella mia pancia ogni volta che leggevo un suo messaggio.

Angolo autrice!
Capitolo di passaggio, giuro uvu questa sera o domattina cercherò di aggiornare con quello che sarà uno dei capitoli più importanti della storia! Mi raccomando lasciatemi una stellina e commentate con quello che pensate!❤️❤️

Ⅴ stands for... | VKook  [BTS Fanfic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora