minsung; married life

01 - together

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Il letto cigolava ad ogni loro movimento. La camera era travolta dal calore che i due corpi nudi emanavano, uno vicino all'altro, pelle contro pelle. Una carezza leggera lungo tutta la schiena scoperta di uno, lenti baci sulle labbra carnose dell'altro. Quella era una delle tanti notti di Minho e Jisung da quando oramai avevano deciso di convivere insieme e di stare finalmente da soli e tranquillità, amarsi liberamente senza essere guardati da occhi sprezzanti, vivere una vita di coppia sposata. Legalmente non potevano sposarsi per colpa della legge coreana che non aveva ancora autorizzato le coppie gay a farlo, ma per Minho e Jisung non era importante. Delle persone, indipendentemente dalla loro sessualità, non dovevano per forza sposarsi per essere tali. Si amavano, volevano stare sempre insieme, quella era la cosa fondamentale per i due. Si staccarono l'uno dall'altro con un ultimo e passionale bacio, Jisung appoggiò la sua testa sul petto di Minho. «Oggi mi sei mancato più del solito» parlò Jisung piano, con un leggero broncio incorniciargli il viso. «Lo so... mi dispiace. Oggi mi hanno riempito come si deve con le cose da fare in ufficio.» Minho passò delicatamente la sua mano tra i capelli scuri di Jisung, accarezzandoli di continuo. Anche a Minho mancò tanto Jisung, non stare con lui per quasi una giornata intera lo faceva sentire stanco e vuoto; amava il suo lavoro, quello non poteva negarlo, ma stare rinchiuso per ore e ore davanti ad una cattedra a controllare pile e pile di fogli, senza la voce allegra del marito a risuonare per tutta la stanza, si sentiva soffocare. Minho amava quando doveva sbrigare del lavoro a casa, Jisung si trovava sempre lì a fargli compagnia (dato che a quell'ora aveva già terminato il suo lavoro) e con la sua allegria per Minho completare le mansioni, anche le più difficili, era una passeggiata. Ovviamente quando c'era del lavoro più serio Minho preferiva assoluta tranquillità e precisione, di solito si andava a rifugiare nel suo ufficio e Jisung passava di tanto in tanto solo per portargli del caffè, sapendo che in quei momenti suo marito non piaceva essere disturbato. Mentre per il resto Minho adorava la compagnia di Jisung. Era quel tocco di felicità, quel tocco di colore che gli era sempre mancato nella vita. «Povero il mio procuratore, non deve essere facile.» Jisung strinse d'impulso più forte il busto magro di Minho, come a consolarlo. Minho sorrise. «Adesso le cose si faranno più complicate» Minho parlò calmamente, per non far preoccupare Jisung, ma dentro di sé era nervoso. Se voleva salire di posizione doveva impegnarsi il doppio, le cose da fare erano moltissime e non sapeva se sarebbe riuscito a mantenere il ritmo. «Stai tranquillo, ci sono qui io a renderle più facili.» Jisung fece l'occhiolino e Minho gli diede un veloce bacio a stampo sulle labbra; non aveva un buon presentimento.