22 - confession

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«Jisung-ah!» il cuore di Jisung quella giornata non aveva intenzione di smettere di battere all'impazzata, temeva che a momenti gli sarebbe venuto un infarto. «Ti prego, fermati.» Hyunki l'aveva bloccato piano per il polso, Jisung era girato in avanti, non avendo il coraggio di guardare in faccia nemmeno lui. Almeno per un giorno voleva stare da solo e in santa pace, tormentarsi con i suoi pensieri e schiarirsi le idee. «Ieri sei scappato via senza farti più sentire, mi sono preoccupato» continuò Hyunki, dal suo tono di voce sembrava davvero in pensiero. Ieri Jisung dopo quel suo gesto si era staccato di scatto e senza dire una parola era scappato via; non era arrabbiato o disgustato, si sentiva soltanto spaesato. Durante il tragitto di ritorno a casa, la sua testa si tempestò di domande: perché il suo amico gli aveva fatto quello? Hyunki per caso provava per lui qualcosa in più di un semplice affetto per un amico? La colpa era stata la sua? Magari aveva illuso Hyunki per sbaglio, si sentiva uno schifo. Da quanto tempo provava quelle emozioni per lui? Da quanto tempo stava soffrendo, con tutte le cose di lui e Minho che gli aveva raccontato. Se l'avesse saputo prima non si sarebbe avvicinato così tanto a lui, così forse non si sarebbe innamorato di una persona pessima. «Ho bisogno soltanto di stare per un po' da solo» Jisung continuò a dargli le spalle, ma il suo tono di voce era calmo. L'ultima cosa che voleva era ferirlo ulteriormente, ma quella giornata non ce la faceva proprio a parlare con lui e Minho. «Mi dispiace... Non ce l'ho fatta più, Jisung-ah. Mi piaci, mi sei sempre piaciuto» a quella confessione, Jisung si voltò di scatto nella sua direzione, con occhi sbarrati. «Io... non so cosa risponderti» Jisung era sincero, ieri sera l'aveva immaginato ma adesso aveva avuto la conferma e ciò lo coglieva impreparato. In quel momento si sentiva così immaturo, così inesperto. Sembrava essere ritornato il ragazzino diciottenne di una volta, non era più abituato a quelle situazioni, era passato un pezzo da quando qualcuno si era confessato a lui. «Non fa niente, non dire niente, per favore. La colpa è la mia, che mi sono innamorato di una persona impossibile da avere. Lo sapevo a cosa andavo incontro» i suoi occhi erano così magnetici, per Jisung era impossibile non guardarli. Tutta la sua persona era così affascinante, maturo. Per certi aspetti gli ricordava Minho; era sempre stato attratto dai suoi opposti, ragazzi un po' schivi e seri. Forse era per questo che lo confondeva tantissimo. «Anche se non mi arrendo, Jisung-ah, sappilo. Quella tua esitazione di ieri mi ha dato un pizzico di speranza.» Hyunki sorrise; era un sorriso diverso dal solito. Non era un sorriso dolce ma aveva più un'aria di sfida, determinata. Sembrava un'altra persona. E senza dare il tempo a Jisung di rispondere si allontanò, lasciandolo da solo ancora una volta a bocca aperta. «Hyunki-ah...» riuscì a sussurrare soltanto quello, senza avere le forze di controbattere, di urlargli che avrebbe sbagliato ad avere speranza. Il fatto però era che... ne era davvero sicuro? Non lo sapeva, gli faceva male solo la testa. 


minsung; married lifeWhere stories live. Discover now