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Jisung si era reso conto che fino a quel momento non aveva mai preso del tempo per se stesso, per pensare. Trovava sempre qualcosa da fare, qualcuno con cui uscire. Evitava in ogni modo possibile di fermarsi a pensare e occupava la mente con qualsiasi cosa; aveva paura. Si circondava in continuazione di positività e ottimismo, agiva in maniera impulsiva per evitare di rifletterci su e poi cambiare idea, viveva attimo per attimo senza mai pensare al futuro, ma in realtà a volte qualche domanda gli frullava per la testa; non voleva mai approfondirla. In passato era una persona ansiosa, aveva paura di fare e dire qualsiasi cosa. Ancora adesso quell'ansia terribile veniva a fargli visita fino a mancargli il respiro, Jisung non voleva rivivere tutto quel malessere e con il passar del tempo aveva fatto uscire fuori il suo carattere solare e positivo; però era solo la metà del suo vero carattere. Jisung disponeva anche della parte riflessiva e che gli piacesse o meno, a volte doveva fermarsi per ascoltarla. E in realtà non gli dispiacque; per la prima volta fu felice di aver pensato. Stava continuando a farlo. Si trovava sul divano, era diventato il suo posto preferito, il suo sguardo era rivolto verso il vuoto. Stava così oramai da un paio di ore; aveva riflettuto su tutto, un continuo flusso di pensieri senza una vera e propria connessione tra loro, l'unica cosa che avevano in comune era un nome: Minho. Jisung stava riflettendo in particolare su di lui e sui sentimenti che aveva per lui e finalmente aveva capito. Jisung aveva fatto finalmente chiarezza nella sua testa e soprattutto nel suo cuore. Jisung amava Minho, davvero tanto. Jisung non aveva mai smesso di amare Minho. Nonostante fosse arrabbiato con lui, nonostante si fosse sentito abbandonato, il cuore di Jisung continuava a pulsare di un intenso amore per lui; non si poteva cancellare con tanta facilità. Non poteva una persona, Hyunki, cancellare tutte quelle emozioni e quei ricordi. Jisung ammise che per Hyunki aveva provato un'infatuazione, ma soltanto perché gli ricordava Minho e in quel momento aveva bisogno di attenzioni. Era come se per un momento avesse trovato un sostituto di Minho, che all'apparenza glielo ricordava sia dal punto di vista caratteriale che quello fisico, ma non era così. Minho era unico, Minho era speciale e insostituibile, nessuno sarebbe arrivato ai suoi livelli. Solo Minho sapeva amare in quel modo Jisung, aveva capito pure questo. Jisung si sentì così stupido e infantile, così colpevole ed egoista per aver pensato solo al suo bene. Si era sentito abbandonato, ma non aveva pensato ai pensieri di Minho, alle sue vere ragioni. Si era comportato da vittima quando in realtà aveva delle colpe pure lui. Avrebbe dovuto parlarne subito, avrebbe dovuto chiarire subito invece di farsi abbindolare dal primo che passava. Questa volta però era risoluto, non avrebbe commesso lo stesso sbaglio ancora una volta. Aveva ottenuto chiarezza dalla sua testa ed era pronto ad esprimerla. 

minsung; married lifeWhere stories live. Discover now