56 - new home

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Minho osservava il vasto mare attraverso il finestrino dell'aereo, Jisung dormiva beato appoggiato sulla sua spalla. Si girò verso la sua direzione, sorridendogli. Gli accarezzò delicatamente il viso e allo stesso tempo intensamente, come a verificare che Jisung stesse lì insieme a lui per davvero, che tutto quello che stavano facendo non era un sogno. Minho non era spaventato, o almeno non troppo, eppure ancora non riusciva a crederci che tra un paio di minuti sarebbe atterrato in Australia. Aveva sempre progettato tutto nella sua vita, sapeva cosa fare come minino una settimana prima, ma quella scelta di lasciare il proprio paese per andare in un altro fu totalmente improvviso, l'aveva travolto come un uragano; ancora una volta Minho fu sorpreso dal potere che aveva l'amore, fu sorpreso da cosa si faceva per amore. All'improvviso l'altoparlante avvisò i passeggeri dell'arrivo, interrompendo i pensieri di Minho. Jisung si svegliò confuso, affacciandosi poi di scatto al finestrino. «Siamo arrivati!» esultò come un bambino felice. «L'Australia è bellissima» gli occhi di Jisung brillavano di contentezza e stupore, Minho giurò di non averlo mai visto in quello stato, nonostante Jisung fosse una persona che si entusiasmava spesso di qualsiasi cosa. Minho era felice e rassicurato, forse avrebbero potuto essere veramente felici lì. Uscirono dall'aereo recandosi poi all'aeroporto, dopo varie procedure e aver preso i propri bagagli, Minho sorrise radioso alla vista di una figura per lui familiare. «Chan-hyung, da quanto tempo» Minho si incamminò verso la sua direzione, aprendo le braccia. Chan ricambiò il gesto con un grosso e luminoso sorriso a incorniciargli il viso, i due si abbracciarono dandosi pacche affettuose sulla schiena. «Non sei cambiato per niente, il solito noioso e rigido procuratore» Chan lo stuzzicò come al suo solito, Minho gli diede un pugno scherzoso sulla spalla. «Ah Chan-hyung, questo è Jisung. Jisungie, questo è Chan-hyung, l'amico di cui ti avevo parlato» Minho li presentò, Jisung aveva assistito alla scena di prima con un sorriso. Non aveva mai visto Minho stare così a suo agio con qualcuno, quel Chan doveva essere una brava persona. L'aveva osservato da lontano con curiosità, aveva i capelli castani e mossi, i suoi vestiti erano tutti neri tranne la camicia bianca che spezzava l'outfit scuro. Il suo viso era gentile, quando sorrideva apparivano delle fossette sulle sue guance. Jisung tornò al presente e si avvicinò a Chan, stringendogli la mano. «Minho-ah mi ha parlato molto di te, è un piacere conoscerti» disse Chan sempre con un sorriso a incorniciargli il viso, era una persona molto solare, sarebbe andato d'accordo con Jisung. «Il piacere è il mio, ho sempre voluto conoscere questo vero amico di Minho, mi fa strano sapere che esiste davvero una persona che lui ritiene tale» i due scoppiarono a ridere, facendo urlare a Minho un "ya" infastidito, ma in realtà era molto contento. Si sentiva a casa. «Adesso vi porto a casa vostra, è stato facile trovarla in un mese, meno male che mi hai avvisato» Chan si incamminò fuori dall'aeroporto e Minho e Jisung lo seguirono. «Ti ringrazio ancora tantissimo» Minho prima di prepararsi insieme a Jisung per partire aveva chiesto un favore a Chan, di trovargli una casa per stare almeno un paio di mesi nel caso in cui non gli sarebbe piaciuta ad entrambi e il suo amico si era messo subito a disposizione. Salirono in macchina e si avviarono tra le strade di Sydney, il luogo era così caldo e luminoso, Minho e Jisung osservavano incantati ogni cosa che gli si parava davanti. Durante il tragitto i tre parlarono molto, Chan e Jisung erano già entrati in sintonia l'uno con l'altro e sembravano due amici di vecchia data, anche Minho parlò molto e raccontò tantissime cose al suo vecchio amico che non vedeva da parecchio. Minho diventava un chiacchierone quando stava in compagnia di persone che lo facevano sentire a suo agio. Arrivarono a destinazione dopo una quindicina di minuti, il posto era abbastanza isolato dalle altre case e aveva un vasto giardino curato. Da quel punto, in lontananza si poteva vedere il vasto paesaggio della città. Minho e Jisung erano sbalorditi, ma mai quanto a vedere la loro nuova casa. Era una piccola villa bianca a due piani, rettangolare, ricordava la classica casa australiana. «È l'unica casa abbastanza grande che ho trovato, che ve ne pare?». «Va benissimo, deve essere grande per i bambini che avremo» a parlare era stato Jisung, anticipando le parole di Minho. Quest'ultimo si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo, quella casa gli piaceva tantissimo. «Chan-hyung non so davvero come ringraziarti, sono in debito con te» era il minimo che potesse fare per tutto quello che aveva fatto Chan per lui e Jisung. «Sdebitami semplicemente restando tu e Jisung qui per sempre, mi sei mancato tanto amico» i due sorrisero, stringendosi fortemente la mano. «Bene, adesso vi faccio fare il tour della casa. Prego, dietro di me!» Chan cacciò le chiavi della casa dalla sua tasca per poi aprire la porta, successivamente diede quelle chiavi a Minho, quest'ultimo lo ringraziò. Appena Minho e Jisung varcarono la soglia della porta, i due si strinsero l'uno all'altro, meravigliati e felici. 

minsung; married lifeDonde viven las historias. Descúbrelo ahora