19 - too late

753 58 4
                                    

✎. . .

Durante tutto il tragitto in macchina Jisung era rimasto in silenzio. Per la prima volta quello loquace era Minho, Jisung si limitava a rispondere di tanto in tanto e di accennare un sorriso. Si sentiva strano, Jisung avrebbe dovuto essere la persona più felice al mondo sapendo che finalmente avrebbero cenato insieme in un ristorante, ma quel fastidio che aveva accumulato giorno dopo giorno era diventato troppo grande per sparire soltanto con una cena; alla fine Jisung aveva perso davvero la pazienza. Minho si fermò nel parcheggio che disponeva il ristorante, quest'ultimo era interamente dipinto di bianco con una struttura rettangolare; ricordava una grande villa. Jisung lo scrutò sorpreso, non era mai andato in un luogo così lussuoso. Minho ad osservarlo in quel modo sorrise, porgendogli poi il braccio. «Andiamo» disse Minho, dirigendosi verso la struttura. Il luogo era allestito in modo elegantissimo, con tovaglie color panna e sedie rivestite della stessa tonalità. Erano circondati da vaste finestre, che ti permettevano di scrutare il bellissimo giardino fuori. C'erano abbastanza persone ma erano tutte pacate e tranquille, Jisung si sentiva un po' a disagio con tutto quel silenzio, la sua voce e il suo modo di parlare erano troppo forti per quel ristorante. Minho lo fece accomodare sulla sedia spostandola da vero gentiluomo, Jisung si sentiva così frastornato. «Mi sembra tutto così surreale» aveva detto sinceramente Jisung, guardandosi ancora intorno incuriosito. «Non lo sarà più, ti ci abituerai presto.» Minho prese il menù e osservò i nomi dei piatti al suo interno, Jisung lo guardò attentamente; era sempre bellissimo, in particolare quella sera che sembrava un principe di una fiaba. Il suo completo era un blu scuro, amava vestirsi di colori bui, Jisung da quando lo conosceva non gli aveva mai visto indossare qualcosa di colorato, a parte il rosso. «Quindi adesso che sei diventato ricco, che hai raggiunto il tuo scopo, sei finalmente felice?» Jisung aveva detto quelle parole senza pensarci; sembrava un vulcano in eruzione, non riusciva più a trattenere nessun suo pensiero. Quelle parole non erano state nemmeno chiare, era troppo turbato per farsi capire. Quello che intendeva era che non accettava il fatto che Minho avesse preferito di più i soldi a lui, che non gli bastava semplicemente il loro amore per essere felici. Minho aveva preferito abbandonarlo per diventare ricco, era ciò che pensava. «Jisung cosa stai dicendo.» Minho aveva distolto lo sguardo dal menù per guardare Jisung, confuso. «Sto dicendo che ho aperto gli occhi e ho capito che persona sei realmente, non ti credevo così attaccato ai soldi» Jisung si sentiva più libero a dire i suoi reali pensieri, anche se non lo rendeva felice; adesso il petto gli faceva ancora più male. «Jisung...» Minho era rimasto senza parole, troppo incredulo per rispondere. «No, fammi finire di parlare. Sono stato in silenzio per troppo tempo, giuro che sono felice per te ma...» Jisung si era alzato dalla sedia, non ce la faceva più a stare lì. «Non mi va giù il fatto che tu mi abbia messo in secondo piano per il denaro, che tu abbia fatto finta di nulla invitandomi a cena, come se una cena potesse risolvere tutto. Sono troppo arrabbiato, non so quando mi passerà» e detto quello, senza guardare in faccia Minho, sgusciò via dal locale sotto gli sguardi curiosi dei clienti del ristorante. «Quello a non aver capito niente sei tu» sussurrò Minho, senza che Jisung riuscisse a sentire. A quanto pare era troppo tardi per le spiegazioni. 

minsung; married lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora