55 - restart

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«Mamma, per favore!» Minho stava cercando in tutti i modi di svincolarsi dalla stretta di sua madre, ma quest'ultima era davvero forte per essere bassina e magrolina. Jisung osservava la scena con un vasto sorriso sul viso, stava mettendo le sue ultime cose all'interno della valigia. «Non ci posso credere che il mio bambino si trasferirà dall'altra parte del mondo, come sopravviverò adesso» la donna continuava a stringere forte Minho, tra le lacrime. «Ma quale bambino... e poi l'Australia non si trova dall'altra parte del mondo mamma» Minho l'aveva detto in modo calmo, anche se sembrava infastidito non voleva spaventare o ferire sua madre. «Signora Lee puoi venirci a trovare ogni volta che vuoi, tanto pagherà Minho il biglietto» Minho gli lanciò un'occhiataccia mentre Jisung rise divertito. «Jisung-ah quante volte ti ho detto di chiamarmi "mamma" invece di signora Lee!» l'aveva detto con tono rimproverante ma senza rabbia, la signora Lee voleva davvero bene a Jisung tanto da considerarlo suo figlio. «Va bene, ci proverò» Jisung le sorrise dolcemente, adorava quella donna. «Ya Minho, non osare celebrare il matrimonio senza invitare nessuno, soprattutto me, che ti diseredo» questa volta la donna usò un tono minaccioso, con tanto di indice alzato, facendo roteare gli occhi di Minho. «Inviterò la famiglia, non ti preoccupare. Anche se non so come farete ad arrivare tutti in Australia» Minho voleva pure pagare i biglietti degli invitati ma era troppo anche per un procuratore come lui. «Lascia fare a me» la mamma sembrava risoluta e Minho non riuscì a non preoccuparsi, aveva paura di cosa si sarebbe inventata quella donna pericolosa. Tutti e tre continuarono con i preparativi, mettendo tutti gli oggetti della casa all'interno di alcuni scatoloni. La mamma di Minho era venuta lì sia per aiutarli che per salutarli, Minho l'aveva avvisata un paio di giorni fa e le aveva chiesto di tenere il segreto almeno fino al matrimonio, Minho non aveva voglia di vedere tutta la sua famiglia e di dare a loro spiegazioni. Era passato un mese da quando Minho e Jisung avevano parlato di trasferirsi in Australia e alla fine stava davvero accadendo. Minho aveva parlato con i suoi superiori avvisandoli della cosa, aveva salutato a malincuore tutti i suoi colleghi e amici, di quel posto avrebbe sentito solo la mancanza di quelle persone. Jisung invece salutò solo i suoi amici più stretti il giorno prima, aveva voluto avvisare anche Hyunki per correttezza, pensava che non l'avrebbe calcolato e invece per sua sorpresa Hyunki lo rispose, augurandogli buon viaggio educatamente. Jisung era felice di voltare pagina, di lasciare quel lavoro, quei colleghi, quel paese e ricominciare da capo. «Qui finisco io non vi preoccupate, voi andate o perderete l'aereo». «Arrivederci Signora-, volevo dire mamma» Jisung alla fine riuscì a dirlo e diede un grosso abbraccio alla signora Lee. «Ciao mamma, e non piangere!» l'ammonì Minho ma la donna lo ignorò, l'abbracciò strettissimo a sé tra le lacrime, Minho stava facendo tutti il possibile per non farsi trasportare anche lui dalle emozioni o non sarebbe più partito. «Adesso andate» la mamma di Minho li spinse fuori gentilmente, Minho e Jisung guardarono per l'ultima volta la loro casa prima di entrare in macchina e partire per l'aeroporto. Quella casa era stata testimone del loro amore, delle loro litigate, delle loro risate, dei loro pianti per un anno ma la futura casa sarebbe stata testimone di tutte quelle emozioni per il resto della loro vita. Sapevano che la loro vita, nel momento in cui avrebbero messo piede in Australia, sarebbe cambiata per sempre e stranamente nessuno dei due era spaventato; erano più che pronti a sposarsi, a rafforzare ancora di più il loro rapporto.   

minsung; married lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora