15 - happy

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La rabbia piano piano stava scomparendo per dare spazio alla tristezza. Jisung, in un primo momento a passo svelto, stava camminando lentamente tra le strade buie della città. Il suo sguardo era rivolto verso l'asfalto, si sentiva senza forze. Voleva passare una serata in allegria, una cosa che gli capitava raramente, ma aveva perso l'umore. Ci stava andando soltanto per non dare buca a Hyunki, non voleva litigare anche con lui, nonostante sapesse che non se la sarebbe presa per questa cosa; non gli sembrava giusto abbandonarlo. L'insegna al neon del bar, "Haneul", fece capolino; Jisung sospirò prima di entrarci. Si ritrovò una grande folla al suo interno, alcune persone avevano già qualche drink tra le mani. Jisung si guardò intorno; la sala era dipinta di blu notte, abbastanza larga da ospitare banconi, tavolini e una piccola pista da ballo. Era un normale bar/discoteca, nulla di speciale, forse era soltanto troppo calmo per essere un bar. Le persone si stavano divertendo ma senza fare baldoria, Jisung non riuscì a non pensare che forse a Minho gli sarebbe piaciuto, sospirò di nuovo. Non poteva farci nulla; gli mancava sempre, anche quando doveva essere arrabbiatissimo con lui. «Jisung-ah!» quella voce familiare lo face girare di scatto. «Ciao Hyunki-ah» Jisung si bloccò per alcuni secondi a guardarlo. Fino a quel momento non aveva mai fatto caso a quanto fosse affascinante il suo amico, Hyunki indossava una semplice camicia bordeaux, un po' aperta avanti e dei pantaloni neri. I suoi capelli scuri quella sera erano tirati all'indietro, mostrando in quel modo i suoi occhi dalla forma tagliente, che di solito venivano coperti dalla frangetta. Jisung all'improvviso si sentiva nervoso, cercò di rilassarsi accennando un flebile sorriso a Hyunki. Quella sera voleva soltanto rilassarsi e staccare la spina da tutto e tutti; dalla sua noiosa vita, dal suo lavoro e... da Minho, che in quel periodo gli stava facendo solo del male. «Minho-ssi non è venuto?» Hyunki aveva urlato perché la musica stava diventando più forte. «No» si limitò a dire Jisung, calmo. Non voleva parlarne e non voleva annoiare Hyunki anche quella sera, il suo amico capì. «Vieni.» Hyunki afferrò Jisung per mano, trascinandolo in mezzo alla pista. Jisung sussultò a quel contatto improvviso, si sentiva... strano, non a suo agio. Era solito afferrare per mano solo Minho, si stava sentendo in colpa nonostante fosse un normale gesto tra amici. «Oh... scusami» come se Hyunki gli avesse letto nel pensiero, staccò subito la mano dalla sua. Jisung gli fu riconoscente. «Wow, Hyunki-ah, non sapevo ti sapessi muovere così bene!» Jisung era sinceramente sorpreso dal vedere il suo amico così sciolto, a lavoro era sempre calmo e un po' timido, Jisung stava sorridendo divertito a guardare quella scena. «Ci sono tante cose che non sai di me» Hyunki lo stava punzecchiando, Jisung rise anche se in fondo era davvero incuriosito da lui, voleva conoscerlo un po' di più. Jisung quella sera era felice, si stava divertendo come non mai. Amava ballare, stare in compagnia delle persone, si sentiva come ai vecchi tempi quando era un ragazzino e non aveva tante responsabilità addosso; a volte bisognava ritornare indietro nel tempo e scappare dalla realtà, Jisung fu contento di aver accettato l'invito di Hyunki e di essere andato in quel bar; Minho quella sera svanì nella sua testa. 

minsung; married lifeWhere stories live. Discover now