57 - beginning

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Dopo il lungo viaggio, Minho e Jisung si erano limitati a disfare un po' le valige e a fare un breve giro per la casa. Era davvero spaziosa, anche le pareti all'interno erano bianche e spoglie, Jisung le avrebbe sicuramente dipinte di qualche colore acceso e allegro. Le scale in legno portavano al piano di sopra dove c'erano le camere, in tutte erano quattro; una matrimoniale, una per gli ospiti, il bagno e l'altra era vuota. Invece il piano terra era costituito da una spaziosa cucina, il salotto e un altro bagno. Fuori c'era il garage dove potevano mettere la macchina, anche se il cortile era abbastanza largo per poterla mettere altrettanto lì. Dopo il giro avevano cenato in compagnia di Chan, quest'ultimo gli aveva procurato del cibo almeno per quella sera. Alla fine si salutarono andando poi a dormire, per entrambi fu una strana sensazione dormire in un letto nuovo, in una camera nuova. Prima di addormentarsi Minho e Jisung chiacchierarono molto, osservando le stelle attraverso la vasta finestra della stanza. Si affacciava sul panorama della città, Minho e Jisung assisterono a quello spettacolo stupiti. «Penso che mi ci abituerò qui» sussurrò felice Jisung, affondando il suo viso nella spalla di Minho. «Già... mi piace questo posto.» Minho l'abbracciò e Jisung ricambiò, addormentandosi entrambi in questo modo dopo un paio di minuti. La mattina seguente Minho e Jisung erano super curiosi e carichi di visitare la città, di ambientarsi in quel loro nuovo paese, nella loro nuova casa. Chan aveva procurato a Minho già un lavoro, sempre presso un ufficio di procuratori. Per Chan fu facile trovarlo grazie al suo lavoro che gli permetteva di avere legami con tutti, faceva il detective da un paio di anni e per colpa di quest'ultimo, tre anni fa, aveva dovuto trasferirsi in Australia. Ma alla fine si era abituato a quel luogo e fu felice di aver fatto quella scelta, lì stava bene e sperava che anche Minho e Jisung lo sarebbero stati. Minho gli fu così riconoscente per la milionesima volta, Chan era sempre stato un ottimo amico fin da quando erano soltanto dei ragazzini. Erano amici da tantissimi anni, avevano solo un anno di differenza; Chan aveva 29 anni e Minho 28. C'erano sempre stati l'uno per l'altro, erano così in sintonia tra loro tanto da aver scelto persino quasi lo stesso percorso da fare per il proprio futuro. Chan era più socievole, coraggioso, dal cuore enorme e preferiva fare il detective mentre Minho era molto più solitario e razionale, scegliendo di fare il procuratore. Per un tempo avevano addirittura lavorato insieme, ma da quando Chan si era trasferito in Australia Minho aveva preferito lavorare da solo. Minho era contento di essersi ricongiunto con lui, sperava con tutto il cuore di tornare a lavorare insieme a lui come ai vecchi tempi. «Sicuro che non ti devo accompagnare?» Chan era ritornato di nuovo da loro per accompagnarli a lavoro nel momento in cui Minho non aveva potuto portarsi appresso la sua macchina. «Non ti preoccupare, mi saprò orientare. È questo l'indirizzo, vero?» Chan aveva aiutato anche Jisung a trovare lavoro e quest'ultimo si stava per dirigere proprio verso l'agenzia per le guide turistiche grazie all'indirizzo che gli aveva procurato Chan, era nota per avere tanti impiegati stranieri come lui. Doveva fare un colloquio e vedere se l'avrebbero preso, Jisung era fiducioso nel momento in cui sapeva l'inglese ed era bravo con il suo lavoro. «Andate forza o farete tardi» Minho e Jisung si erano salutati con un bacio veloce per poi Minho salire nella macchina insieme a Chan e partire. Quel giorno Chan avrebbe dovuto presentare Minho al capo dei procuratori e fargli anche da traduttore, se Minho sarebbe passato stessa l'agenzia gli avrebbe procurato un assistente per aiutarlo con l'inglese. Minho però era fiducioso sul fatto che l'avrebbe imparato molto velocemente, anche grazie all'aiuto di Jisung. Non era nervoso mentre si dirigevano all'agenzia, Minho sapeva di essere talentuoso nel suo lavoro ed era sicuro che sarebbe riuscito a dimostrarlo anche se non sapeva bene l'inglese. 

Jisung osservava incuriosito ogni cosa che lo circondava. Le persone che camminavano lungo la strada, le numerose macchine che correvano avanti e indietro. Alla fine non era così diverso dalla Corea del Sud, ogni città di ogni paese era rumorosa, l'unica differenza era il caldo. Lì tutte le persone camminavano con le braccia scoperte anche se era dicembre, pure Jisung dovette mettersi una maglietta a mezze maniche (le aveva portate con sé per sicurezza e a quanto pare aveva fatto bene) però quel clima non gli dispiaceva. Gli ricordava l'estate e Jisung l'amava, amava le giornate lucenti e calorose, sembrava che l'Australia li avesse accolti felice; Jisung sembrava essersi già abituato a quel paese, si sentiva a suo agio. Aspettò alla fermata dell'autobus e prese quello indicato da Chan sul foglio, quello che l'avrebbe portato dritto dall'agenzia. Jisung si lasciò trasportare dai suoi pensieri guardando il paesaggio luminoso fuori dal finestrino, era così felice che quasi non credeva che quella fosse la realtà. Minho gli aveva promesso un viaggio e alla fine si erano direttamente trasferiti, dovette ammettere che l'aveva superato in fatto di sorprese. Jisung si sentiva davvero fortunato ad avere quell'uomo meraviglioso nella sua vita. L'autobus dopo una ventina di minuti arrivò a destinazione, Jisung guardò l'alto palazzo difronte a sé con aria di sfida; avrebbe superato il colloquio con tutte le sue forze, quello sarebbe stato l'inizio di una nuova vita, nessuno l'avrebbe fermato. 

minsung; married lifeحيث تعيش القصص. اكتشف الآن