49 - ambulance

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Il piede di Minho schiacciava sempre più forte sul pedale dell'acceleratore, stava correndo come un pazzo in mezzo alla strada e molto probabilmente si sarebbe preso una multa, ma era l'ultimo dei suoi problemi; Jisung era in pericolo. Minho aveva collegato i pezzi dopo quel messaggio anonimo e in seguito la chiamata di Jisung, chiunque fosse quel bastardo che lo stava minacciando non aveva intenzione di colpire Minho direttamente, ma la persona più importante della sua vita. Si era informato su di lui, forse l'aveva pure spiato da lontano, Minho stava bollendo di rabbia. Stringeva forte il volante della macchina, già aveva dei sospetti su chi potesse essere, ma ci avrebbe pensato più tardi. Arrivò a casa in meno di dieci minuti nonostante la stazione di polizia distasse parecchio, fermò l'auto in mezzo alla strada con il cuore che gli batteva a mille. Intravide dal finestrino una folla di gente accerchiare qualcuno, aprì lo sportello per poi dirigersi di corsa verso quella folla. Si fece largo a spintoni, ignorando le imprecazioni delle persone, fermandosi poi di scatto. I suoi occhi si sgranarono, gli sembrò di ricevere una coltellata nel petto a vedere quell'immagine. «Jisung...» sussurrò, incredulo. «Jisung!» ripeté questa volta urlando, inginocchiandosi alla sua altezza. «Ehi Jisung, mi senti?» l'aveva scosso leggermente per le spalle, il suo viso e il suo corpo erano pieni di sangue, gli occhi di Minho iniziarono a riempirsi di lacrime. «Jisung per favore...» lo prese tra le sue braccia, facendo attenzione a non ferirlo ulteriormente. Minho era sconvolto, terrorizzato, non riusciva ancora a credere ai suoi occhi. «Chiamate un'ambulanza invece di restare lì a guardare!» aveva urlato con rabbia alla folla curiosa, facendola sussultare. «Già l'abbiamo chiamata, sta arrivando» rispose gentilmente una signora, Minho la ignorò concentrandosi soltanto su Jisung. Continuava a stringerlo forte, mentre le sue lacrime cadevano sui vestiti sporchi di Jisung. Gli accarezzò delicato il viso, fregandosene di sporcarsi di sangue, Minho riusciva a sentire il suo respiro e ciò lo tranquillizzò un pochino. «Me la pagheranno» sussurrò a denti stretti, asciugandosi deciso le lacrime dal viso. La sirena dell'ambulanza invase all'improvviso il quartiere, costringendo alla folla di spostarsi e fare spazio. Corsero subito in soccorso di Jisung, trascinando la barella e sollevando piano Jisung dal corpo di Minho, quest'ultimo li aiutò a metterlo sulla barella. «Salgo anch'io» Minho aveva informato i paramedici e loro annuirono, salì nell'ambulanza insieme a Jisung, stringendo forte la mano di quest'ultimo. Gli misero subito la maschera d'ossigeno, ma Jisung continuava ad avere gli occhi chiusi e ad essere inerme, quel pizzico di rassicurazione che aveva avuto prima Minho svanì completamente, il suo cuore riprese a battere all'impazzata. Le porte dell'ambulanza si chiusero e successivamente partì. 

minsung; married lifeWhere stories live. Discover now