28 - everything is ruined

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Il tempo sembrava essersi fermato, a Jisung mancava il respiro. I suoi occhi erano ancora chiusi, non aveva il coraggio di aprirli. Un silenzio tombale aveva invaso il salotto, il luogo in cui si trovavano in quel momento. Jisung poté sentire Minho alzarsi sopra di lui e sedersi sul divano, un freddo improvviso inondò il suo corpo, ghiacciandolo. Solo in quel momento Jisung prese coraggio e aprì gli occhi, ma se ne pentì amaramente ad averli aperti dopo l'immagine che gli si parò davanti; l'immagine di un Minho sconvolto, deluso. I suoi occhi erano carichi di confusione, di distruzione. Jisung avrebbe preferito ricevere una coltellata al cuore che assistere a quella scena; si morse il labbro per evitare di piangere, era proprio l'ultimo che doveva farlo. «Minho...» alzò la sua schiena, mettendosi all'altezza di Minho. Allungò le sue mani a quelle del marito, ma Minho le scansò via. «È stato lui a baciarti per primo?» adesso il suo sguardo era diventato freddo, di marmo. La voce era seria, ma si poteva scorgere un pizzico di rabbia. «Sì» rispose subito Jisung, desiderando di sparire. «E tu cosa hai fatto?» Jisung sussultò a quella domanda, non se l'aspettava. «Ti è piaciuto? Hai provato qualcosa?» continuò Minho, ora sembrava disperato. Jisung era totalmente bloccato, incapace di rispondere. Voleva urlare con tutta la voce che aveva in corpo che no, non gli era piaciuto e che no, non aveva provato qualcosa; ma non ci riusciva. Forse perché non era vero, in fondo lo sapeva. Quel bacio gli aveva provocato confusione, gli aveva provocato qualcosa, non poteva mentire ancora a Minho. E come se Minho l'avesse letto nel pensiero, disse: «Quindi provi qualcosa per lui» si lasciò sfuggire una piccola risata sarcastica, piena di dolore. I suoi occhi stavano diventando lucidi, per Jisung fu come ricevere una freccia nel petto. «Minho, no!» si affrettò subito a dire, afferrandogli le mani. Aveva provato delle emozioni con il bacio, l'ammetteva, ma non era sicuro di provare delle emozioni per Hyunki in generale; era ancora molto confuso. «Non mi toccare» Minho si liberò bruscamente dalla presa di Jisung, alzandosi di scatto in piedi. Jisung non ce la fece più e si lasciò sfuggire una lacrima. «Ho bisogno di prendere aria, mi sento soffocare» Minho disse quelle parole senza guardare in faccia Jisung, visibilmente scosso. Afferrò la sua camicia sul divano e se la mise addosso, abbottonandola velocemente. Si diresse a passo svelto in direzione della porta chiudendola poi alla sue spalle forte, Jisung crollò sul divano singhiozzante; aveva rovinato tutto. 


minsung; married lifeWhere stories live. Discover now