04 - spontaneity

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«Jisungie ti prego, perdonami.» Minho aveva circondato il busto di Jisung da dietro, il mento era appoggiato sulla sua spalla. Era mattina e Jisung si era appena alzato, Minho invece era già sveglio da un po'. Jisung non gli rivolse una parola mentre scendeva dal letto e si dirigeva in cucina, Minho l'aveva seguito fulmineo. Ieri sera non avevano potuto parlare perché quando Minho tornò a casa suo marito stava già dormendo, lo guardò dormire con un senso di colpa per tutto il corpo: era davvero dispiaciuto, ma purtroppo Minho non riusciva ad essere irresponsabile sul lavoro, non era quel tipo di persona. Jisung stava cercando di liberarsi dalla sua presa, innervosito, ma non ci riusciva per la forza che aveva Minho. Sospirò frustrato. «No, non ti perdono» Jisung era davvero arrabbiato, Minho lo vedeva raramente in questo modo e ogni volta era sempre una sorpresa e non sapeva come comportarsi. «Oggi non devo andare a lavoro, mi hanno dato una giornata di riposo per l'extra di ieri. Penso abbiano qualcosa in mente, ma va bene così. Oggi voglio dedicarmi soltanto a te.» Minho lasciò un lungo bacio sull'incavo del collo di Jisung, sentì quest'ultimo rilassarsi tra le sue braccia; non stava più cercando di liberarsi. «Se è l'ennesima presa per il culo giuro che ti lascio» Jisung si girò di scatto nella direzione di Minho, serio; stavano l'uno davanti all'altro. «Guarda tu stesso.» Minho gli mostrò il messaggio del capo che gli dava la giornata libera, sul viso di Jisung spuntò un sorriso che fece sospirare Minho dal sollievo. «Io oggi non dovrei fare troppe guide turistiche, farò mezza giornata» questa notizia fece sorridere Minho; finalmente avrebbero potuto stare insieme un po' di più. «Cosa vorresti fare?» Minho aveva preso il cellulare per organizzare la giornata ma Jisung glielo tolse subito da mano, baciandolo e spingendolo verso il divano. «Per favore non organizziamo niente, passiamo questa giornata in modo spontaneo» quelle parole avevano reso Minho un po' nervoso, non era il tipo che passava la giornata così come veniva, senza organizzarsi. Doveva sapere cosa fare ogni tot ore, l'ignoto e gli imprevisti l'agitavano ma invece per Jisung era il contrario; amava fare le prime cose che gli venivano in mente, senza darsi dei limiti. Minho pensò che almeno quella giornata glielo doveva, ieri lui aveva organizzato la cena e alla fine non l'avevano nemmeno fatta; pensò che per una volta doveva lasciarsi andare, anche se un pizzico di inquietudine c'era sempre. «Va bene» disse alla fine, facendo illuminare di più Jisung. Minho era seduto sul divano con Jisung che stava a cavalcioni su di lui; si strinsero l'uno a l'altro in un abbraccio, Jisung prese tra le mani il viso di Minho e lo baciò lentamente, con passione. Era ancora presto per lui andare a lavoro e onestamente quel giorno non gli importò di fare tardi, voleva soltanto godersi quel rarissimo momento. 

minsung; married lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora